Durer, Sepoltura di Gesù |
Nel suo blog ha recentemente affrontato il tema della tomba dove fu sepolto, secondo i vangeli canonici, Gesù. L'articolo si intitola «Reading Mark and John: The First Burial of Jesus», e nel titolo riassume i due temi affrontati: il primo è il confronto tra il racconto del Vangelo secondo Marco, il più antico dei vangeli canonici e quello a partire dal quale furono scritti i vangeli secondo Matteo e Luca, e quello del Vangelo secondo Giovanni, l'ultimo ad essere scritto e certamente indipendente dal vangelo marciano; il riconoscimento di una prima sepoltura di Gesù, il secondo.
Marco e Giovanni contro Matteo: la tomba di Giuseppe di Arimatea
Tabor riepiloga la storia della sepoltura di Gesù, così come nota al grande pubblico:
Tutti "sanno" che secondo i quattro vangeli del Nuovo Testamento, Giuseppe di Arimatea, altrimenti mai menzionato, si reca da Ponzio Pilato, governatore della Giudea, e ottiene il permesso di rimuovere il corpo di Gesù dalla croce. Prende il corpo e lo depone nella propria tomba nella tarda sera del venerdì. Un gruppo di donne, Maria Maddalena e altre, lo segue e vede la collocazione della tomba. Domenica mattina, quando vi si recano in visita per completare i riti ebraici di sepoltura, la tomba è vuota.Tabor fa notare, però, che la storia non è corretta per quanto riguarda la parte in corsivo: la tomba, infatti, non appartiene a Giuseppe di Arimatea!
Il Vangelo secondo Marco, la fonte più antica, dice infatti (Vangelo secondo Marco, 15:46):
Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro.Come si vede, "Marco" non dice nulla a riguardo della proprietà della tomba. Il Vangelo secondo Giovanni, il più tardo ma, a differenza di Matteo e Luca, indipendente da Marco, aggiunge un dettaglio (Vangelo secondo Giovanni, 19:41-42):
Ora, nel luogo dove era stato crocifisso, vi era un giardino e nel giardino un sepolcro nuovo, nel quale nessuno era stato ancora deposto. Là dunque deposero Gesù, a motivo della Preparazione dei Giudei, poiché quel sepolcro era vicino.Dunque la situazione è chiara: siamo nel tardo pomeriggio del giorno della Preparazione, il sabato è prossimo ad iniziare (per gli ebrei non inizia a mezzanotte ma al tramonto), c'è poco tempo, nei pressi del luogo della crocifissione c'è una tomba appena scavata, vuota; poiché hanno fretta, depongono Gesù nella tomba disponibile più vicina.
La tomba, dunque, è scelta perché la più vicina. Marco e Giovanni non fanno alcun accenno al fatto che Giuseppe di Arimatea ne sarebbe il proprietario; del resto sarebbe una coincidenza strana che la tomba più vicina fosse proprio la sua.
Allora perché si crede che la tomba in cui fu sepolto Gesù sarebbe appartenuta a Giuseppe? La ragione è la versione dell'episodio tramandata nel Vangelo secondo Matteo, in cui l'autore dice (Vangelo secondo Matteo, 27:60a):
e lo depose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella rocciaMatteo è l'unico a citare questo dettaglio, ma perché dovremmo considerarlo un'aggiunta errata? Per due ragioni.
La prima è che è inverosimile che Giuseppe di Arimatea avesse casualmente una tomba appena scavata proprio vicino al luogo della crocifissione; è improbabile che nessuno degli altri tre evangelisti fosse a conoscenza del fatto o l'avesse reputato irrilevante; è inverosimile che Giovanni spieghi la scelta con la vicinanza e non con l'appartenenza della tomba a Giuseppe.
La seconda ragione è che Matteo frequentemente aggiunge dettagli alla narrazione allo scopo di mostrare che la vita di Gesù avvera profezie dell'Antico Testamento; Matteo crede che la passione di Gesù verifichi la profezia di Isaia sul "Servitore sofferente" (Vangelo secondo Matteo 8:17), e siccome in quella profezia si dice che il servitore sarà sepolto «con il ricco» (Isaia 53:9), allora la tomba in cui Gesù è sepolto diventa quella di Giuseppe di Arimatea, del quale è solo Matteo ad affermare che fosse ricco (Vangelo secondo Matteo 27:57).
La prima sepoltura di Gesù e la tomba vuota
Dunque la situazione della sepoltura di Gesù è la seguente. Gesù muore sul Golgota e Giuseppe di Arimatea chiede di poter disporre del suo corpo, ma a causa del prossimo inizio del sabato è costretto a deporlo in una tomba che si trova lì vicino, in attesa che la fine del riposo sabbatico possa permettere di completare i riti di sepoltura e porre il suo corpo nel sepolcro definitivo: la seconda sepoltura.
Ciò che accadde dopo va probabilmente ricostruito nel seguente modo. Giuseppe di Arimatea, al termine del sabato, preleva il corpo di Gesù e lo porta in un nuovo sepolcro. Se si era preso l'impegno dinanzi a Pilato di seppellire il crocifisso è verosimile che intendesse farlo.
La domenica mattina, Maria Maddalena si reca al primo sepolcro, per completare i riti di sepoltura, ma trova la tomba vuota; quando torna dagli apostoli, ciò che dice è la seguente cosa (Vangelo secondo Giovanni 20:13):
Ed essi le dissero: «Donna, perché piangi?». Rispose loro: «Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto».Tabor conclude:
Sebbene tutti e quattro i vangeli implichino che il «corpo mancante» sia una prova della risurrezione dai morti di Gesù, si tratta chiaramente di una tarda aggiunta teologica al cuore della tradizione - che la tomba fu trovata vuota. [...] Credo che dobbiamo presumere che il processo di sepoltura del quale Giuseppe di Arimatea si assunse la responsabilità legale fu da lui portato a compimento. Senza badare alla fede nella risurrezione di Gesù, o, più probabilmente nel caso della comunità più antica, nella sua «esaltazione» in paradiso, il corpo di Gesù sarebbe stato ri-sepolto in una tomba, altrove a Gerusalemme.
James Tabor, «Reading Mark and John: The First Burial of Jesus»,TaborBlog, 17 luglio 2012. Le traduzioni del Nuovo Testamento sono quelle dell'edizione CEI, attraverso laparola.net.
Spiegazioni tutt'altro che convincenti. Giuseppe d'Arimatea avrebbe messo il corpo di Gesù nella sua tomba proprio perché era la più vicina. La spiegazione non tiene conto del fatto che la "teoria" della resurezione fu prossima (già Paolo ne parla) e non tiene conto della storia di Matteo che narra dei soldati pagati dai sommi sacerdoti per testimoniare che gli apostoli abbiano rubato il corpo.
RispondiElimina(1) Marco, Luca e Giovanni non sanno nulla della proprietà della tomba
RispondiElimina(2) Matteo ha un'ottima ragione per inventare la storia che la tomba appartenga a Giuseppe di Arimatea
(3) Giovanni dice esplicitamente che la tomba fu scelta perché era la più vicina
Che probabilità c'è che "casualmente" la tomba più vicina fosse quella di Giuseppe e che questa informazione non fosse nota alla fonte più antica ma solo a una posteriore?
Non ho capito cosa significhi che la spiegazione di Tabor non tenga «conto del fatto che la "teoria" della resurezione fu prossima», né capisco come la storia (verosimilmente inventata da Matteo) delle guardie abbia a che fare con questa storia.
La teoria che Matteo avrebbe inventato questo non ha senso dato che lo stesso nel Vangelo specifica quando una profezia si avvera e l'elemento a cui si riferisce Tabor è troppo debole.
RispondiEliminaSecondo Tabor poi la storia della tomba vuota è in realtà un invenzione postuma per "giustificare" la resurrezione, ma questa nacque troppo in fretta per poter essere credibile. Tutti i vangeli citano la tomba vuota come prova della resurezzione e la storia riferita di Matteo riflette il pensiero che avevano dei giudei della faccenda ossia che la tomba fosse vuota perché gli apostoli hanno rubato il corpo spacciando poi che il loro maestro fosse risorto.
Matteo inventa spesso dettagli o deviazioni dalla narrazione sinottica allo scopo di far "avverare" le profezie, e questo è un fatto noto nel campo degli studi accademici.
RispondiEliminaTabor non sostiene affatto che la tomba vuota sia un'invenzione, anzi! Egli afferma che la tradizione della tomba vuota è verosimile e riconducibile al fatto che le donne, andate al sepolcro, non trovarono il corpo; la differenza sta nel fatto che la comunità cristiana attribuì la sparizione del corpo alla risurrezione, quando questa era stata verosimilmente dovuta allo spostamento del cadavere dalla prima tomba (scelta perché più vicina) a quella definitiva.
Concordo col fatto che la storia di Matteo indichi una tradizione ebraica sulla sottrazione del corpo di Gesù da parte dei discepoli, ma: (1) questo dimostra che la tradizione evangelica è tarda, in quanto vi fu tempo per i cristiani di affermare che Gesù era risorto, per gli ebrei di mettere in giro la voce che il suo corpo fosse stato sottratto dai suoi discepoli, per "Matteo" di confutare tale affermazione; (2) questo implica che Matteo abbia inventato la storia delle guardie.
Tabor ritiene che la vista del corpo mancante sia una tarda aggiunta come prova che Gesù sia risorto, ma tutti i vangeli indicano il contrario tanto che fanno persino apparire degli angeli come prova che Gesù sia risorto. In più paradossalmente molti autori ritengono proprio che la tomba sia di Giuseppe d'Arimatea proprio per lo stesso motivo per cui Tabor lo ritiene impossibile ossia che è improbabile che possa trovare una tomba vicino al luogo della crocifissione. le sue teorie sono interessanti, ma al vedere i dati che porta si possono tranquillamente relegare nel puro campo ipotetico.
RispondiEliminaSolo per dire una semplice cosa: gli angeli. Quale è la prova tangibile storica dell'esistenza degli angeli. Tali presenza fanno parte dei riti religiosi che sono e rimangono riti. Guseppe D'Arimatea essendo di Arimatea, città non ebraica, e città neppure ancora bene identificata quindi dai caratteri leggendari con quale autorità faceva parte del sinedrio che era costituito da discendenti di antiche famiglie ebraiche che si passavano il "posto" per eredità? Se inoltre faceva parte del sinedrio avendo quest'ultimo condannato a morte Gesù all'unanimità come si fa a sostenere che fosse un seguace del condannato? E poi è Tabor a non essere preciso vero? I vangeli invece sono di una precisione spaventosa tanto che due giorni scarsi diventano tre per fare avverare una profezia. Meglio ma molto meglio le considerazioni di Tabor.
Elimina«Tabor ritiene che la vista del corpo mancante sia una tarda aggiunta come prova che Gesù sia risorto»
RispondiEliminaNo, come detto, afferma che la tradizione della tomba vuota è verosimile e riconducibile al fatto che le donne, andate al sepolcro, non trovarono il corpo; la differenza sta nel fatto che la comunità cristiana attribuì la sparizione del corpo alla risurrezione, quando questa era stata verosimilmente dovuta allo spostamento del cadavere dalla prima tomba (scelta perché più vicina) a quella definitiva.
«molti autori ritengono proprio che la tomba sia di Giuseppe d'Arimatea proprio per lo stesso motivo per cui Tabor lo ritiene impossibile ossia che è improbabile che possa trovare una tomba vicino al luogo della crocifissione»
Il ragionamento non ha senso: tra tutte le tombe di Gerusalemme, la probabilità che la più vicina fosse proprio quella di Giuseppe di Arimatea è bassissima, praticamente nulla, e Giovanni non dice che la tomba fu scelta perché era quella di Giuseppe, ma perché era la più vicina.
L'unico a suggerire che la tomba fosse di Giuseppe è l'autore di Matteo, ma è noto che inventasse molti particolari per far avverare le profezie, e Tabor spiega anche quale profezia doveva avverare il dettaglio introdotto da Matteo.
Resta comunque il fatto che le sue sono ipotesi. Niente fa pensare che il corpo dove fosse posto Gesù non sia stata la sepoltura definitiva. Quella di Matteo che si è inventato che la tomba fosse di Giuseppe per far avverare la profezia di Isaia è una sua personale interpretazione come anche quella di giudicare più affidabile il vangelo di Giovanni che è più tardo e contiene elementi non presenti negli altri vangeli (come la presenza di Nicodemo).
RispondiEliminaA beh, se sono apparsi gli angeli allora non c’è più discussione, il problema è risolto.
RispondiEliminaAnzi, è risorto.
«Resta comunque il fatto che le sue sono ipotesi»
RispondiEliminaCerto, come quelle che Gesù sarebbe risorto, ma con la differenza che quelle di Tabor sono infinitamente più probabili.
«Niente fa pensare che il corpo dove fosse posto Gesù non sia stata la sepoltura definitiva»
Falso: Giovanni dice esplicitamente che quel sepolcro fu scelto perché non c'era tempo ed era il più vicino; il sepolcro non era di Giuseppe di Arimatea; le donne che vanno al sepolcro e scoprono che il corpo è stato rimosso affermano «hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto», credono, cioè, che il corpo sia stato spostato.
«Quella di Matteo che si è inventato che la tomba fosse di Giuseppe per far avverare la profezia di Isaia è una sua personale interpretazione»
Certo, ma è vero che Matteo inserisce spesso dettagli per far avverare le profezie e dei quali gli altri evangelisti non sanno mai nulla, giungendo persino a risultati ridicoli quando sbaglia ad interpretare i testi (vedi caso del puledro e dell'asina).
«come anche quella di giudicare più affidabile il vangelo di Giovanni che è più tardo e contiene elementi non presenti negli altri vangeli (come la presenza di Nicodemo)»
Due tradizioni indipendenti (Marco e Giovanni) concordano in un'interpretazione; una terza (ampiamente dipendente da una delle prime due) presenta una narrazione discorde da quelle, ma concorde con la pratica di inventare dettagli a fini teologici.
La spiegazione di Tabor è notevolmente più verosimile di quella della risurrezione. È chi sostiene quest'ultima ipotesi che ha l'onere della prova.
Va detto che Matteo quando vuole fare avverare la profezia cita il brano della Bibbia a cui si riferisce ad esempio nella venuta di Gesù a Gerusalemme cita il brano di Zaccaria.
RispondiEliminaAd ogni modo i vangeli non si preoccupano di verificare se il sepolcro fosse quello di Giuseppe o un altro, ma quello di vedere la tomba vuota come confermano tutti e quattro i vangeli e non può essere, come ritiene Tabor, una tarda aggiunta teologica al cuore della tradizione. per quello che possiamo sapere il corpo potrebbe anche essere stato trafugato e la spiegazione di Tabor non è l'unica.
«Va detto che Matteo quando vuole fare avverare la profezia cita il brano della Bibbia a cui si riferisce»
RispondiEliminaFinalmente sono arrivato a capire cosa volevi dire. Sì, in effetti hai ragione. Ciononostante è significativo che Matteo sia l'unico a dire che Giuseppe era ricco e l'unico a dire che la tomba era sua, e che al tempo stesso questa sia una profezia.
«non può essere, come ritiene Tabor, una tarda aggiunta teologica al cuore della tradizione»
Mi sono sforzato di capire quello che volevi dire su Matteo e le profezie, per favore, sforzati di capire che Tabor non afferma che la tomba vuota sia una tarda aggiunta teologica, anzi, al contrario, ritiene che sia la chiave per capire ciò che è accaduto.
Se non credi a me, leggi l'articolo originale.
No capisco come mai abbiano spostato il corpo di Gesù nel nuovo sepolcro la sera tardi del sabato o addirittura di notte,potevano farlo la domenica mattina.
RispondiEliminaIn verità che Giuseppe d'Arimatea sia ricco è facilmente intuibile anche dagli altri vangeli seppur non lo dicano chiaramente: un uomo che faceva parte del sinedrio e che va a parlare con lo stesso Pilato non può essere d'umili origini.
RispondiElimina@marco:
RispondiElimina«No capisco come mai abbiano spostato il corpo di Gesù nel nuovo sepolcro la sera tardi del sabato o addirittura di notte,potevano farlo la domenica mattina.»
Vero, ma (1) magari i dettagli della tempistica della visita delle donne non sono precisi (diciamo che il fatto che dovesse risorgere il terzo giorno era un po' obbligato dalle profezie) e (2) ricorda che l'avevano deposto in una tomba non loro, avrebbero potuto avere problemi se il padrone fosse arrivato a lamentarsi dell'«occupazione abusiva di sepolcro»!
@anonimo:
Si può essere aristocratici senza essere necessariamente ricchi. Del resto, se il tuo ragionamento fosse giusto, Matteo non avrebbe dovuto precisare che era ricco.
E quanto è probabile che quell'aristocratico sia stato povero?
RispondiEliminaBisognerebbe conoscere la composizione del sinedrio dell'epoca.
RispondiEliminaMa se tutti erano, per definizione, ricchi, perché dire che era ricco, come fa Matteo? Perché voleva sottolineare il riferimento alla profezia, la quale prevedeva che la tomba fosse del suddetto ricco.
Non credo perché se avesse voluto sottolineare la profezia, avrebbe riportato il brano di Isaia come aveva fatto tutte le altre volte. Può anche darsi che Matteo non sapesse che Giuseppe d'Arimatea era un membro del Sinedrio altrimenti avrebbe riportato la notizia nel suo vangelo
RispondiEliminaNon ho letto l'articolo ma ho letto i commenti, e sinceramente mi sembrano questioni di lana caprina.
RispondiEliminaMa c'è ancora qualcuno che pensa che i Vangeli siano affidabili racconti storici?
@anonimo:
RispondiElimina«Non credo perché se avesse voluto sottolineare la profezia, avrebbe riportato il brano di Isaia come aveva fatto tutte le altre volte»
Ma in questo caso, stando alla versione di "Matteo", abbiamo una persona ricca che seppellisce Gesù nella propria tomba, esattamente come Isaia aveva profetato. Allora perché non ha citato questa profezia? Forse perché questa profezia l'aveva già citata, come sta scritto nell'articolo, al versetto 8:17.
«Può anche darsi che Matteo non sapesse che Giuseppe d'Arimatea era un membro del Sinedrio altrimenti avrebbe riportato la notizia nel suo vangelo»
Impossibile, l'autore del Vangelo secondo Matteo aveva il Vangelo secondo Marco sotto mano, mentre componeva il proprio, non poteva non saperlo.
Maria di Magdala e le altre donne non si sono sbagliate perchè videro bene dove era stato sepolto Gesù.Infatti Maria di Magdala non dice :forse mi sono sbagliata ma è certa che abbiano rubato il corpo.
RispondiEliminaOltretutto andò al sepolcro che ancora era buio con tipica premura femminile
Inoltre Giovanni cita Nicodemo con Giuseppe Arimatea e nel vangelo di Nicodemo è chiaro che la tomba è di Giuseppe Arimatea
La profezia al verso 8,17 sta scritto: "Egli ha preso su di sé le nostre sofferenze, si è caricato delle malattie" non sta scritto il passo del ricco.
RispondiEliminaNel vangelo di Marco ci sono parti non presenti negli altri vangeli nonostante in teoria dovessero averli sotto mano entrambi e quindi l'ipotesi che Matteo non sapesse l'esatta identità di Giuseppe d'Arimatea non è da escludere a priori.
"La profezia al verso 8,17 sta scritto: "Egli ha preso su di sé le nostre sofferenze, si è caricato delle malattie" non sta scritto il passo del ricco."
RispondiEliminaNo, ma è la stessa profezia, stando a Tabor.
"Nel vangelo di Marco ci sono parti non presenti negli altri vangeli nonostante in teoria dovessero averli sotto mano entrambi"
Il fatto che in Marco ci siano parti assenti in Matteo non significa che Matteo non possa aver avuto sotto mano Marco. Che "Matteo" e "Luca" dipendano da "Marco" è il consenso praticamente unanime della ricerca moderna (priorità marciana).
"quindi l'ipotesi che Matteo non sapesse l'esatta identità di Giuseppe d'Arimatea non è da escludere a priori"
E' un'eventualità talmente improbabile che è irrilevante.
Una profezia riferita ad un altro contesto e con una parte che dovrebbe essere essenziale mancante. Anche questa è un'eventualità talmente improbabile da essere irrilevante.
RispondiEliminaÈ più probabile che Matteo non citi esplicitamente la profezia, o che un essere umano risusciti?
RispondiEliminaEh no Censore, si contraddice
RispondiEliminaLei crede al vangelo di Giovanni per mostrare che la tomba non è di Giuseppe Arimatea.
Creda anche quando scrive:Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Non si crede a senso alternato!
«Eh no Censore, si contraddice»
RispondiEliminaPerché?
«Lei crede al vangelo di Giovanni per mostrare che la tomba non è di Giuseppe Arimatea.»
Sto riportando la spiegazione di Tabor, non la mia.
Tabor mostra come dai testi si intuisca una spiegazione molto più plausibile della risurrezione per il problema della tomba vuota.
«Creda anche quando scrive: Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.»
Ma io a questo ci credo: il testo evangelico fu scritto affinché i lettori credessero che Gesù fosse il figlio di dio.
Che poi Gesù non fosse figlio di dio, è un'altra cosa!
«Non si crede a senso alternato! »
O bella, e perché? Come fa a dimostrarmi che quello che sta scritto nel testo evangelico sia o tutto giusto o tutto sbagliato?
Capisco che lei, in quanto fedele, ritenga una virtù la fede, il credere ciecamente e senza prove, ma per me lo scetticismo è una virtù e la fede un vizio.
La comprendo benissimo ;chi non ha fede si accontenta e si nutre di polemiche ,assai pignole per restare vivo perchè in fondo cosa si aspetta dalla vita? Che le foglie non cadano dagli alberi e gli uomini non muoiano senza gridare allo scandalo.
RispondiEliminaLeggo solo ora l'articolo pubblicato lunedì 23 luglio 2012 intitolato: Marco e Giovanni spiegano "la tomba vuota" secondo Tabor e vorrei esprimere alcune considerazioni: 1) Che nei vangeli ci siano varie contraddizioni tra gli evangelisti è facilmente rilevabile. Basta pensare alle genealogie e alle modalità del concepimento e della nascita di Gesù tra Matteo e Luca. 2) Nel caso in questione non mi sembra giusta l'opinione che la tomba appartenga o no a Giuseppe, perché poteva appartenere a uno dei tanti facoltosi seguaci di Gesù, che a Gerusalemme poteva contare su molti amici, come quello che gli mise a disposizione la sala per l'ultima cena. 3) Quello che ritengo assurdo è che il corpo di Gesù sia stato spostato da una tomba a un'altra, anche perché sarebbe avvenuto in pieno sabato. 4) Nella confusione verificatasi all'arresto di Gesù durante il quale tutti gli apostoli erano fuggiti, chi avrebbe pensato a spostare il corpo di Gesù in un altro sepolcro? E chi poteva avere interesse a farlo? 5) Solo alcune donne asseriscono di aver trovato la tomba vuota e i loro racconti apparvero come "vaneggiamenti" e non furono creduti e Marco afferma che non dissero niente a nessuno perché avevano paura. 6) La teoria di una tradizione postuma della risurrezione di Gesù è del tutto assurda, se dobbiamo credere agli Atti degli Apostoli secondo i quali già dalla Pentecoste Pietro afferma che Gesù è stato risuscitato da Dio. Ben altri sono gli argomenti da discutere, come la tradizione postuma dell'assunzione o dell'ascensione...
RispondiEliminaAlcuni appunti:
Elimina2) "non mi sembra giusta l'opinione che la tomba appartenga o no a Giuseppe, perché poteva appartenere a uno dei tanti facoltosi seguaci di Gesù"
L'autore del quarto vangelo sostiene che la scelta della tomba sia stata dovuta solo al fatto che si trovasse vicino al luogo dell'esecuzione. Nessuno degli evangelisti afferma che fosse di un altro seguace di Gesù.
3) "Quello che ritengo assurdo è che il corpo di Gesù sia stato spostato da una tomba a un'altra, anche perché sarebbe avvenuto in pieno sabato."
La narrazione del quarto vangelo afferma che il corpo sia stato sepolto nella tomba solo perché era la più vicina. E' verosimile che venisse poi spostata nella tomba inizialmente scelta da Giuseppe di Arimatea.
4) "Nella confusione verificatasi all'arresto di Gesù durante il quale tutti gli apostoli erano fuggiti, chi avrebbe pensato a spostare il corpo di Gesù in un altro sepolcro? E chi poteva avere interesse a farlo?"
Colui che va da Pilato dopo che Gesù è morto e gli chiede il permesso di rimuovere il cadavere dalla croce e seppellirlo.
6) "La teoria di una tradizione postuma della risurrezione di Gesù è del tutto assurda, se dobbiamo credere agli Atti degli Apostoli secondo i quali già dalla Pentecoste Pietro afferma che Gesù è stato risuscitato da Dio"
A parte che Atti è un testo molto tardo e molto influenzato da scopi teologici ed ecclesiastici (nel senso che ha lo scopo di fornire una ben precisa visione della Chiesa di Gerusalemme), il fatto stesso che passino diversi giorni dalla tomba vuota alla Pentecoste dimostra che gli apostoli non credettero subito alla risurrezione; e il fatto che le donne non dissero nulla conferma che non v'era ragione perché credessero.
Ringrazio della cortesia, ma le risposte non sono pienamente soddisfacenti.
Elimina1) Se il corpo di Gesù è stato deposto in una tomba da Giuseppe d'Arimatea aiutato da Nicodemo (e certamente da altri) nella tomba di uno sconosciuto perché vicina al Golgota e successivamente avessero provveduto allo spostamento del cadavere, almeno la Maddalena sarebbe stata informata e non avrebbe cercato Gesù nel sepolcro che sapeva vuoto;
2) Sarebbe più probabile, come pensava la Maddalena che il corpo fosse stato portato via da avversari per impedire la venerazione da parte dei seguaci di Gesù;
3) Non ritengo che Giuseppe avesse interesse dopo aver rimosso il corpo del Signore, oltre tutto di sabato, infrangendo la legge, a provvedere a spostarlo in un'altra tomba senza informare le donne che avevano seguito la sepoltura e che la domenica si accingevano a visitare il sepolcro e lo trovarono vuoto;
4) Comunque le contraddizioni degli evangelisti sono notevoli sia sui partecipanti alla sepoltura, sia a su chi assistette alla crocifissione e morte di Gesù, sia sulle ultime parole e sulle apparizioni;
Non possiamo, come fa la Chiesa cattolica basarci su quanto scritto su un vangelo ignorando gli altri e prendere per buono quello che conviene.
Cordiali saluti
1) "almeno la Maddalena sarebbe stata informata"
EliminaNon è detto. Marco dice solo che Maria Maddalena vide dov'era stato deposto, non c'è ragione di credere che fosse parte della cosa.
2) "Sarebbe più probabile, come pensava la Maddalena che il corpo fosse stato portato via da avversari per impedire la venerazione da parte dei seguaci di Gesù;"
Implicherebbe che i seguaci di Gesù intendessero venerarlo, che gli oppositori di Gesù lo sapessero e che importasse loro abbastanza da impedirlo.
Ma non è questo il punto. Il punto è che secondo Tabor il testo stesso fornisce un indizio per la traslazione: la tomba non era quella dove originariamente Giuseppe intendeva seppellire il cadavere.
3) "Non ritengo che Giuseppe avesse interesse dopo aver rimosso il corpo del Signore, oltre tutto di sabato, infrangendo la legge, a provvedere a spostarlo in un'altra tomba senza informare le donne che avevano seguito la sepoltura e che la domenica si accingevano a visitare il sepolcro e lo trovarono vuoto;"
Ritiene verosimile che lo seppellisca nella prima tomba che trova con l'intenzione di lasciarlo là? E il vero padrone della tomba cosa avrebbe fatto? E per quale motivo Giuseppe dovrebbe avere dei riguardi per le donne?
4) "Non possiamo, come fa la Chiesa cattolica basarci su quanto scritto su un vangelo ignorando gli altri e prendere per buono quello che conviene."
No, e non è quello che fa Tabor; quella di Tabor è un'analisi critica dei testi. Giusta o sbagliata non so, ma non può essere tacciata di derivare da un'accettazione acritica dei testi.
Buone cose.
La tomba privata vicina al Golgota che era un luogo adibito a patibolo è una teoria che non sta in piedi. Un uomo di Arimatea decide di farsi una tomba personale a fianco di un patibolo che per definizione "ospitava" cadaveri ed era un luogo impuro. In più non solo si fa una tomba ma vi costruisce attorno un giardino tanto che le donne erano obbligate a guardare da lontano. Ora, Gesù l'hanno crocifisso sul golgota, cioè luogo da patibolo, oppure dentro un giardino? La tomba vicina al golgota era una fossa comune dove probablmente, come sostiene in un ceeto senso Tabor, hanno messo il cadavere di Gesù e degli altri due zeloti crocifissi con lui in attesa che passasse la settima santa della Paqua ebraica per poi seppellirli in tombe più appropriate. Le donne non raccontano ai discepoli che gli erano apparsi due angeli (ecc.ecc.)ma che qualcuno aveva spostato il corpo di Gesù e che non sapevano dove questi ( perché si parla al plurale)l'avessero portato. Infatti sono le donne che guardano, poche ore prima, dove viene seppellito il corpo di Gesù ed infatti si recano in quel posto preciso e non trovano nulla.
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