Géza Vermes è uno dei più importanti studiosi del Gesù storico, che colloca pienamente all'interno della cultura ebraica del I secolo.
Per Vermes, Gesù era un ebreo osservante e pio, che proponeva una sua visione peculiare del Regno di Dio. Questa visione era prettamente ebraica e i suoi insegnamenti avevano radici chiare nelle scritture e nell'autorità carismatica.
A differenza dei farisei, che erano interessati ad una interpretazione legalistica ed elitaria delle Scritture, Gesù era un hasid, un uomo santo interessato principalmente agli aspetti spirituali, sacri e popolari della fede.
Capo carismatico, guaritore, esorcista e profeta, proclamava l'avvento del Regno di Dio come intervento diretto e prossimo futuro del Dio di Israele nel mondo.
La caratteristica peculiare di Gesù, che lo distingue da tutti i pensatori della sua epoca, era che combinava una figura estremamente carismatica (come ve ne erano altre all'epoca, anche se meno spiccate) con un messaggio grande e penetrante.
Questo gli garantì un successo che però ne decretò la fine: il favore che riscuoteva presso le fasce basse del popolo lo rese sospetto di sedizione presso le autorità politiche del suo popolo, e fu per questo arrestato e messo a morte.
Anche la vita di Géza Vermes è interessante. Nacque in Ungheria nel 1924 da una famiglia ebrea. All'età di sette anni la sua famiglia si convertì al Cattolicesimo (a battezzarlo fu il beato Vilmos Apor). Malgrado ciò, i Vermes furono perseguitati durante la Seconda guerra mondiale, e i genitori di Vermes morirono in un campo di concentramento. Dopo aver provato ad entrare nell'ordine domenicano, da cui fu respinto per le sue origini ebraiche, Vermes entrò nell'ordine dei Fratelli di Nostra Signora di Sion; fu in questo periodo che iniziò a studiare l'ebraico e la Bibbia ebraica. Ebbe l'occasione di studiare i Rotoli del Mar Morto, scoperti nel 1947. Nel 1957 abbandonò il cattolicesimo per tornare all'ebraismo e l'anno successivo si sposò. Nel 1973 pubblicò un libro rivoluzionario per gli studi del Gesù storico, Jesus the Jew, seguito, vent'anni dopo, dall'altrettanto importante The Religion of Jesus the Jew. Nel frattempo era entrato all'Università di Oxford, occupando la cattedra di Studi ebraici che ha tenuto fino al pensionamento, nel 1991.
Fonti: Peter Kirby, «Historical Jesus Theories»; «The Spirit of Things», intervista di Rachael Kohn. Le opere di Vermes in italiano sono: Gesù l'ebreo, Borla, 2001; La religione di Gesù l'ebreo, Cittadella 2002; I volti di Gesù, Bompiani, 2000.
condivido al 100% :)
RispondiElimina...anzi diciamo 99%.... se proprio devo essere pignolo invece che dire "La caratteristica peculiare" avrei detto "Una caratteristica peculiare",
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