La maggioranza dei cristiani statunitensi ritiene che sia possibile dissentire dalla Chiesa sui «valori fondamentali»; in particolare, il 72% afferma che è possibile farlo in materia di aborto, mentre il 63% non crede ci siano problemi a ignorare il magistero ecclesiale in materia di omosessualità. Per di più, i cristiani statunitensi si sentono a disagio quando le gerarchie ecclesiastiche dettano la linea ai politici, in particolare nel caso dei politici cattolici del Partito Democratico.
Al contempo, i cristiani statunitensi ritengono che queste deviazioni dalla dottrina non portino all'esclusione dalla comunità ecclesiale. Una minoranza consistente ritiene persino che l'aborto non sia da considerarsi un peccato.
Si tratta del risultato di un'indagine del Public Religion Research Institute, secondo la quale questo atteggiamento è diffuso trasversalmente per tutto lo spettro delle denominazioni cristiane, dai cattolici agli evangelici. In particolare, i cattolici statunitensi seguono l'opinione del resto dei cristiani in materia di aborto e sono addirittura più liberali per quanto riguarda l'omosessualità.
Al contempo, i cristiani statunitensi ritengono che queste deviazioni dalla dottrina non portino all'esclusione dalla comunità ecclesiale. Una minoranza consistente ritiene persino che l'aborto non sia da considerarsi un peccato.
Si tratta del risultato di un'indagine del Public Religion Research Institute, secondo la quale questo atteggiamento è diffuso trasversalmente per tutto lo spettro delle denominazioni cristiane, dai cattolici agli evangelici. In particolare, i cattolici statunitensi seguono l'opinione del resto dei cristiani in materia di aborto e sono addirittura più liberali per quanto riguarda l'omosessualità.
Adelle M. Banks, «Most Americans Disagree With Church Teaching On Homosexuality, Abortion», Huffington Post, 10 giugno 2011.
Si chiamava Giuseppe Dossetti ... suggerisco ricerchina.
RispondiEliminaDavide