giovedì 15 dicembre 2011

«Sono solo una macchina»

Segnalo un articolo pubblicato sul The Telegraph e intitolato «Neuroscience, free will and determinism: 'I'm just a machine'» («Neuroscienza, libero arbitrio e determinismo: 'Sono solo una macchina'»).

Si tratta di un'intervista a Patrick Haggard, professore all'Institute of Cognitive Neuroscience dell'UCL. L'intervista non rivela nulla di nuovo per chi conosce, anche solo sommariamente, i risultati cui è giunta la neuroscienza contemporanea; ma tali risultati sono scarsamente noti al di fuori del campo, ed è comprensibile il tono dell'intervista, con l'intervistatore che pare alquanto stupito di scoprire che il libero arbitrio non esiste.

Haggard e una sua collaboratrice mettono in pratica un piccolo esperimento: utilizzando la stimolazione magnetica transcranica – una tecnica che permette di eccitare alcune parti del cervello per mezzo di campi magnetici – mostrano come sia possibile controllare il corpo di un essere umano a sua insaputa, forzando il suo cervello ad ordinare il movimento degli arti.

martedì 6 dicembre 2011

La Curia di Bologna è un'offesa all'umanità

Mi scuso per il titolo, deciso e diretto; non mi piace spararle grosse, ma - come si dice a Roma - quanno ce vo', ce vo'.

Qualche giorno fa, il presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Bologna, Pasquale Caviano, ha ammesso alla Consulta per la famiglia diverse associazioni che avevano fatto richiesta, tra cui le Famiglie Arcobaleno (associazione delle famiglie con genitori omosessuali) e l'Agedo (Associazione dei Genitori di Omosessuali).

La Curia di Bologna ha risposto con un editoriale non firmato dell'inserto settimanale di Avvenire, in cui afferma che la decisione del Comune è:
una grave offesa in primo luogo alla ragione e al buon senso comune perché non si capisce la congruenza dell’una con le altre; poi alla comunità civica, perché in palese contrasto con l’articolo 29 della Costituzione; e inoltre alla comunità cattolica – che pure è parte rilevante del consorzio bolognese - perché degrada a un relativismo senza fondamento nella persona umana quella concezione della famiglia che da secoli è patrimonio della nostra gente.
Trovo questo messaggio della Curia di Bologna una grave offesa:
  1. in primo luogo alla ragione e al buon senso, dato che entrambe le associazioni sono associazioni di famiglie - in cui i genitori e/o i figli sono omosessuali, certo, ma sempre famiglie - e la congruenza tra tali associazioni e la Consulta per la famiglia è lampante;
  2. in secondo luogo alla comunità civica, dato che la Costituzione non richiede che in una famiglia i figli o i genitori siano eterosessuali;
  3. all'umanità tutta, dato che le preferenze sessuali di una persona non sono a disposizione né della Curia né di altri.
Con questa presa di posizione si evidenzia, ancora una volta, l'intolleranza della gerarchia ecclesiastica e la sua politica di imposizione alla società tutta delle sue peculiari e - aggiungo - infondate posizioni morali.

È giunta l'ora di scrollarsi di dosso questo fardello.

«Famiglia, il comune ha deciso anche i gruppi gay nella Consulta», laRepubblica Bologna.it, 1 dicembre 2011; «Consulta, la Curia attacca il Comune "L'ingresso dei gay offesa ai cattolici"», laRepubblica Bologna.it, 1 dicembre 2011.

giovedì 1 dicembre 2011

Boicottata un'altra campagna pubblicitaria atea negli Stati Uniti

Ancora una volta una campagna pubblicitaria con un messaggio ateo è stata boicottata dall'azienda che ne avrebbe dovuto curare l'affissione. La LIND Billboard Company ha infatti rescisso all'ultimo istante il contratto che aveva stipulato con l'associazione Mid Ohio Atheist.

La pubblicità censurata è la seguente:



La spiegazione fornita informalmente dalla LIND è stata (enfasi mia):
[...] la natura incendiaria delle esposizioni proposte sarebbe stata considerata senza dubbio offensiva dalla gran parte della comunità e sarebbe stata dannosa per la buona reputazione della Lind presso la comunità. Lind si è sempre riservata e continuerà a riservarsi il diritto di non pubblicare pubblicità che, a suo esclusivo giudizio, siano oscene, inutilmente offensive e non nel miglior interesse della comunità in generale.
Ora, la situazione è ridicola per tre ragioni.

Prima: la libertà di parola non è mai «oscena» né «inutilmente offensiva». Il messaggio degli atei dell'Ohio afferma semplicemente che Dio non esiste, e che non si deve credere a qualunque cosa si senta. Affermare che Dio non esista non può essere osceno od offensivo, senza implicare che il diritto alla parola degli atei sia osceno. È inoltre un invito a ragionare con la propria testa e ad esaminare tutte le possibilità prima di decidere, e non mi pare vi sia nulla di offensivo in ciò.

Seconda: la LIND ha diffuso messaggi ben più offensivi, ma commissionati da cristiani e che dunque non sono stati censurati. La LIND ha infatti diffuso un messaggio pubblicitario in cui si accusano i cristiani che vanno a messa di domenica, invece che di sabato, di recare il segno dell'Anticristo:
Sabato è il VERO giorno del Signore. L'Anticristo l'ha cambiato, evita il suo marchio.

Terza: la pubblicità censurata perché offensiva per i cristiani è stata copiata da una campagna pubblicitaria di cristiani! La Mid Ohio Atheist non ha inventato lo slogan pubblicitario «Non c'è alcun Dio - Non credere a tutto ciò che senti», ma l'ha ripresa da una campagna pubblicitaria della McElroy Road Church of Christ, una chiesa dell'Ohio che ha scelto di veicolare il suo messaggio cristiano col seguente cartellone, che però nessuno ha pensato di censurare:

Insomma, meglio rendersi tre volte ridicoli che affrontare l'ira dei «buoni» cristiani...

Michael, «Billboard backlash (before it ever started)», Mid Ohio Atheists, 22 novembre 2011.