giovedì 29 marzo 2012

«Gesù è esistito?»: Bart Ehrman contro l'ipotesi di un Gesù mitologico

Bart Ehrman ha recentemente mandato alle stampe il suo ultimo libro di divulgazione, Did Jesus Exist? The Historical Argument for Jesus of Nazareth (HarperOne), in cui difende la storicità di Gesù di Nazaret contro l'ipotesi di un Gesù mitologico:
Un gran numero di atei, umanisti e complottisti stanno sollevando una delle domande più pressanti nella storia della religione: «Gesù è mai esistito? Fu inventato dal nulla per scopi nefasti da coloro che intendono controllare le masse? Oppure Gesù fu una figura oscura — tanto lontana da qualunque prova storica  —  che non ha alcuna somiglianza con la persona descritta nella Bibbia?

In Did Jesus Exist? lo storico e biblista Bart Ehrman affronta questi quesiti, difende vigorosamente la storicità di Gesù, e fornisce un ritratto inoppugnabile dell'uomo di Nazareth. Il Gesù che scoprirete qui potrebbe non essere il Gesù che speravate di incontrare — ma egli esistette, che ci piaccia o no.
In un articolo sull'Huffington Post, Ehrman chiarisce l'obiettivo di questo suo libro, colpire i cosiddetti «miticisti», coloro che ritengono che Gesù non sia stato un essere umano in carne ed ossa, ma una figura mitologica, costruita a partire da altri miti. Parlando di coloro che sostengono che Gesù non è mai esistito dice infatti:
Questa è l'asserzione sostenuta da un gruppo piccolo ma in crescita di scrittori (pubblicati), blogger e fissati internettiani che si fanno chiamare miticisti.Questo gruppo insolitamente vociferante di oppositori sostengono che Gesù sia un mito inventato per fini nefasti (o altruistici) dai primi cristiani, che modellarono il proprio salvatore sulla falsariga di semidei pagani che, si afferma, nacquero anche loro da una vergine il 25 dicembre, compirono anche loro miracoli, morirono anche loro per il perdono dei peccati e che furono infine risuscitati dai morti.

lunedì 19 marzo 2012

Paolo di Tarso contro le donne

Sul blog bzImage, Fabrizio ha pubblicato qualche tempo fa l'articolo «S.Paolo e il femminismo», in cui analizza un brano della Lettera agli Efesini di Paolo di Tarso e ne discute il contenuto misogino.

I due punti fondamentali avanzati da Fabrizio sono:
  1. Paolo prende atto della situazione sociale dei suoi tempi, utilizzando il rapporto di subalternità della donna antica rispetto all'uomo come metafora ben comprensibile ai suoi contemporanei del rapporto di subalternità dei fedeli a Dio;
  2. le parole di Paolo non sono le cause del maschilismo nella storia.
Riguardo il secondo punto, naturalmente nessuno imputa a Paolo la nascita storica del maschilismo, fenomeno sociale notoriamente antecedente il Cristianesimo. La critica è che sin dalle origini, il Cristianesimo abbia relegato le donne a un posto secondario, e che questo valga a tutt'oggi (basti vedere la composizione delle alte sfere della Chiesa).

domenica 18 marzo 2012

Pensiero pre-pasquale

Perché un Dio onnipotente è costretto a mandare sé stesso nel mondo e a farsi uccidere come sacrificio a sé stesso, per redimere il mondo da una punizione che egli stesso ha inflitto?

Non poteva perdonare direttamente Adamo ed Eva, così ci evitavamo tutti questi casini?

martedì 13 marzo 2012

Polvere di stelle: Miley Cyrus, Lawrence Krauss e la fallibilità della fede

Una settimana fa, Miley Cyrus ha pubblicato su twitter la seguente immagine, che riporta una citazione del fisico teorico Lawrence Krauss, accompagnandola col commento «Bellissima»:


Come fa notare Hemant Mehta, la citazione originale di Krauss è leggermente differente, e recita:
La cosa sorprendente è che ciascun atomo nel vostro corpo proviene da una stella che è esplosa. Inoltre, gli atomi nella vostra mano sinistra probabilmente provengono da una stella differente [da quelli] della vostra mano destra. È davvero la cosa più poetica che conosca in fisica:
Siete tutti polvere di stelle.
Non potreste essere qui se le stelle non fossero esplose, perché gli elementi — il carbonio, l'azoto, l'ossigeno, il ferro, tutte le cose che contano nell'evoluzione — non furono creati all'inizio dei tempi. Furono create nelle fornaci nucleari delle stelle, e l'unico modo in cui sarebbero potute entrare nel vostro corpo è che quelle stelle fossero così gentili da esplodere. Dimenticate Gesù. Le stelle sono morte perché voi possiate stare qui oggi.
La Cyrus è stata subissata da suoi correligionari cristiani, che l'hanno aggredita, augurandole di andare all'inferno, per aver definito «bellissimo» un brano che contiene le parole «dimenticate Gesù». Lei ha risposto affermando che «La scienza senza la religione è zoppa», ma a me interessa il pensiero di Krauss e la relazione dei cristiani.

Quello che Krauss afferma non è la rivelazione di qualche dio o l'elucubrazione di qualche teologo, ma il risultato della ricerca critica e basata sui fatti operata da scienziati come Krauss stesso. Grazie a questo processo scientifico, siamo in grado di comprendere l'origine di ciò che ci circonda e ricondurlo a fenomeni di una potenza inimmaginabile, avvenuti in luoghi la cui distanza è difficile da capire; e in un'epoca la cui distanza dal nostro tempo è al di là della nostra capacità di immaginazione.

Eppure questa capacità di indagine, che ha dimostrato di essere un mezzo formidabile di acquisire conoscenza, è messa da parte non appena si tratta di analizzare una ben determinata classe di credenze, quelle religiose.

La mia domanda è: perché non si applica la scienza alle credenze religiose? Perché quando si indaga questo campo, persone che sono estremamente razionali decidono di abbandonare il proprio spirito critico e fare affidamento sulle proprie sensazioni, percezioni, rivelazioni? Perché ciò avviene malgrado il fatto che sia palese che ciascun fedele di ogni religione della storia ha scelto la propria religione (declinandola secondo la propria visione personale, per di più) sulla base di queste sensazioni, ed è logicamente chiaro che la maggior parte di loro abbia sbagliato?

Hemant Mehta, «Is Miley Cyrus an Atheist?», Friendly Atheist, 1 marzo 2012.