Nell'articolo «Irlanda: continua la piaga dei preti pedofili, continuano le coperture del Vaticano» ho parlato del Rapporto Cloyne, prodotto dalla commissione che ha indagato sulla gestione degli abusi su minori da parte di sacerdoti della diocesi di Cloyne (Irlanda). Il rapporto dimostra come successivamente al 1996 (anno in cui il governo irlandese tentò di porre fine a questa piaga con nuove direttive) e fino al 2009, la diocesi di Cloyne fu estremamente attiva nel coprire i sacerdoti accusati di aver molestato dei bambini.
Michael Nugent ha letto il rapporto e ne riassume la gravità delle accuse contro il vescovo John Magee, il quale ingannò i rappresentanti del governo e i propri diocesani per coprire i sacerdoti accusati di aver molestato dei bambini:
Michael Nugent ha letto il rapporto e ne riassume la gravità delle accuse contro il vescovo John Magee, il quale ingannò i rappresentanti del governo e i propri diocesani per coprire i sacerdoti accusati di aver molestato dei bambini:
Come possiamo credere, senza prove, a qualunque cosa che i membri della gerarchia cattolica irlandese affermano in casi in cui è nel loro interesse ingannarci? Questa è certamente la questione centrale che sorge dal rapporto Cloyne sulla gestione delle accuse di abusi sessuali su bambini da parte di sacerdoti della diocesi cattolica di Cloyne in Irlanda, specie quando osservato fianco a fianco con la precedente scoperta che l'arcivescovo Desmond Connell di Dublino era felice di ingannare deliberatamente la gente attraverso un processo da lui chiamato di «riserva mentale».