Mi sono imbattuto nell'articolo «How Pig Guts Became the Next Bright Hope for Regenerating Human Limbs» («Come gli intestini del maiale sono diventati la prossima splendente speranza per la rigenerazione degli arti umani»).
Vi si descrivono le tecniche più all'avanguardia per la rigenerazione degli arti umani, basate sull'impiego della matrice cellulare estratta dalla vescica dei maiali. Secondo le testimonianze riportate nell'articolo (da prendere cum grano salis, ovviamente), vi sarebbero diversi casi in cui queste tecniche sarebbero state in grado di garantire la ricrescita di tessuti, muscoli interi e persino falangi. Tali successi iniziali hanno portato nuova linfa alla ricerca nell'ambito della medicina rigenerativa, con lo scopo di aumentare le applicazioni delle tecniche di rigenerazione degli arti e degli organi.
Sono un po' scettico su questo argomento, e nello stesso articolo si dice che i medici sono molto cauti sulle possibilità di successo e sulla tempistica della convalidazione dei risultati.
Ma anche se non vi dovessero essere altri avanzamenti tecnici, con la ricrescita di una sola falange la scienza ha ottenuto quello che Dio non ha mai fatto: far ricrescere un arto.
Ne parlai qualche tempo fa, nell'articolo «Perché Dio non guarisce gli amputati?»: anche i credenti devono ammettere che Dio non compie mai il miracolo di far ricrescere gli arti agli amputati. Significativo, no?