Se i santi vanno in auto di lusso (come la Mercedes 180 bicolore del 1959 di san Pio), gli atei vanno in autobus. A partire dal 4 febbraio 2009 due autobus della città di Genova porteranno in giro una pubblicità dello UAAR, l'"Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti" (http://www.uaar.it/).
Lo slogan scelto è «La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona, è che non ne hai bisogno».
In attesa di polemiche che coinvolgano le alte gerarchie ecclesiastiche (siamo sinceri, credo che all'UAAR sarebbero delusi se la cosa passasse sottotono, anche perché se la Chiesa volesse potrebbe semplicemente seppellire sotto il peso del silenzio questa iniziativa), mi ha colpito la risposta di Andrea Gallo, definito "prete di frontiera" dal Secolo XIX: Gallo infatti dice «[...] mi piacerebbe rispondere agli organizzatori che Dio invece esiste, ma non sei tu. E allora: rilassati, cerchiamolo insieme tra gli ultimi»; a me piacerebbe sapere se l'impegno sociale di Gallo, che non dubito sia un benemerito dell'assistenza agli ultimi, dipende dalla sua fede, come sembrerebbero suggerire le sue parole, in altre parole se lui ritenga che sia la minaccia dell'infermo o la promessa del paradiso che spinga gli uomini a comportarsi bene.
In fin dei conti, questa campagna non potrà che far bene a tutti: a quelli che hanno ora il monopolio delle coscienze, per indagare su ciò che li muove nel profondo, su quelli che saranno raggiunti dalla pubblicità, che avranno l'opportunità di riflettere su argomenti che danno per scontanti, e per chi è ateo o agnostico, per sentirsi meno solo in questa società. Non disponendo delle laute prebende fornite alla Chiesa cattolica dal perverso meccanismo dell'8 per mille, lo UAAR ha bisogno di un contributo economico diretto per le sue azioni; per il sostegno a questa campagna c'è una pagina informativa, http://www.uaar.it/uaar/campagne/bus/
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