Mi è capitato di leggere, in uno dei blog dichiaratamente cattolici e apologetici che consulto, un
post meschino,
1 (
link alternativo) volto a minimizzare la vergognosa piaga degli abusi su minori da parte di sacerdoti (cattolici, nel caso in questione) attraverso un imbroglio statistico.
Il post inizia affermando che "
l'uomo è un essere fragile che può cedere facilmente alle tentazioni", che "
qui, sulla terra, non esiste l'essere perfetto" e che quindi "
non deve scandalizzarci di trovare persone cattive in qualsiasi ambiente". Con questa premessa, l'autore intende dire che i malvagi sono dappertutto, e dunque è normale che ci siano nella Chiesa; l'autore del post pensa quindi di aver confutato la critica secondo la quale lo standard morale dei sacerdoti deve essere maggiore della media, se si vuole avere una qualunque credibilità quando si intende pontificare su ciò che è morale e ciò che non lo è. Poi passa all'attacco: non sono i preti pedofili il problema, quindi, ma i "
molti cattivi giornalisti e blogger" che si fanno strumento di diffusione di un presunto "
attacc[o] del laicismo [che] si basa proprio sul diffondere il maggior numero possibile di casi di sacerdoti criminali facendo intendere che la maggior parte di essi lo siano": quindi i cattivi sono i giornalisti cattivi che danno le notizie delle condanne dei sacerdoti per pedofilia, non i molestatori di bambini!
Ma il fatto che l'autore del famigerato post in questione abbia bisogno di inventarsi attacchi "del laicismo" per sentirsi giustificato ad appartenere ad un gruppo in cui sono diffusi i molestatori di bambini, ma che non rinuncia al contempo a rivendicare un'assoluta superiorità morale, non sarebbe un motivo sufficiente per indignarsi. Il problema nasce quando l'autore del blog "fabbrica" una dimostrazione pseudo-statistica per minimizzare l'incidenza dei sacerdoti condannati per abusi su minori: prende i dati sulle condanne comminate in quattro nazioni raccolti un po' ovunque, li somma e li rapporta alla popolazione sacerdotale mondiale!
Facciamo allora qualche conto, per mostrare come si fanno le statistiche serie.
La prima fonte citata dall'autore riguarda gli Stati Uniti, dove la Conferenza episcopale locale ha commissionato e pubblicato un rapporto indipendente suli casi di abusi su minore da parte di sacerdoti cattolici statunitensi nel periodo 1950-2002. Il rapporto "
A Report on the Crisis in the Catholic Church in the United States" (detto anche "Rapporto John Jay" dal John Jay College of Criminal Justice della City University of New York che lo ha compilato) rivela che nel periodo in esame vi sono state 11.000
accuse di molestie contro 4.392 sacerdoti cattolici statunitensi; di questi quelli
condannati (si escludono quindi tutti i casi di prescrizione, di morte dell'accusato, 3300, di ritiro delle denunce, di processi in corso) sono stati 958. Questo significa che
il 4% dei sacerdoti cattolici statunitensi attivi tra il 1950 e il 2002 sono stati accusati
di abusi sessuali su minori e che l'1% dello stesso campione è stato condannato
per tali reati.
Di contro, nel 2002 e sempre negli Stati Uniti, il numero di persone
accusate (quindi non condannate) per
maltrattamenti (quindi non solo abusi) su minori sono state 794.138 (fonte
Administration for Children and Families); considerato che la popolazione residente negli Stati Uniti a luglio 2002 è stimata a poco meno di 290 milioni di persone (fonte
US Census Bureau), meno del 3 per mille degli abitanti degli Stati Uniti è stato accusato di molestie su minori. La conclusione che si può trarre da questi numeri, con tutta la cautela del caso, è che negli Stati Uniti, nel 2002,
i sacerdoti cattolici sono stati accusati di abusi sessuali su minori oltre dieci volte più frequentemente del totale della popolazione!
Se rendere note queste cifre è essere "cattivi", quale giudizio si può dare di chi, invece di meditarvi sopra, le nasconde assieme alle sofferenze dei bambini coinvolti?
L'immagine utilizzata per il post è quella usata nel blog di Antonio Lombatti per segnalare i post sul coinvolgimento di sacerdoti in abusi su minori; l'autore del blog non intende ledere alcun diritto includendola nel presente post.
Come gentilmente
2 fattomi notare, i conti presentati qui sopra sono sbagliati: invece di 958 sacerdoti condannati, il rapporto "John Jay" segnala 252 condanne.
E' stata una grave mancanza, mi sono "fidato" di quanto stava scritto nel
post meschino1 (
link alternativo) che stavo commentando (dove si parla di 958 condanne, appunto) e del fatto che nella fonte indicata si riportava quella cifra, anche se in un altro contesto. Ripeto, la mia è stata una
grave mancanza.
Ma... Ma da una parte sono stato tratto in inganno dalla stessa manipolazione dei dati che lamentavo (la cifra da me indicata è quella presente nel post incriminato), dall'altra il problema che evidenziavo non era certo la percentuale di sacerdoti condannati, ma la
manipolazione statistica dei dati volta a minimizzare l'entità delle molestie sessuali su minori ad opera di sacerdoti, qualunque essa sia. E questa manipolazione non solo era vera per il
post in questione,
1 (
link alternativo) ma non è stata smentita dal
secondo post1 (
link alternativo). Infatti, il manipolatore trovato con le mani nella marmellata, invece di scusarsi o quanto meno tentare di giustificarsi, ha ricarato la dose affermando che: "
Se allora vogliamo fare una statistica realmente seria sulla percentuale di pedofili nel clero, dobbiamo considerare il numero dei condannati nel mondo (magari citando proprio le fonti predilette dei laicisti) con il numero totale di sacerdoti presenti"! Peccato che quello che lui aveva fatto nel suo primo e meschino post era stato sommare i dati di quattro stati e dividerli per il numero di sacerdoti nel mondo! E infatti aveva preso le 2785 condanne (Stati Uniti più stima del Brasile più Australia più Italia) e le aveva divise per 407000 sacerdoti nel mondo, per trovare quel "
meno del 7 per mille" ben evidenziato in neretto per concludere che il 99% della Chiesa era innocente.
Per di più, nel
secondo post1 (
link alternativo), dovendo giustificare sacerdoti coinvolti in molestie su minori in percentuali paragonabili a quelle della popolazione totale (nel secondo post non si dice che si stanno confrontando statistiche per sacerdoti accusati di molestie sessuali con statistiche riguardo ad accuse di maltrattamenti, che includono anche maltrattamenti non a sfondo sessuale), l'autore del post meschino, indicandomi come un "l
aicista forsennato", definisce illogica la mia affermazione "
lo standard morale dei sacerdoti deve essere maggiore della media, se si vuole avere una qualunque credibilità quando si intende pontificare su ciò che è morale e ciò che non lo è", accusandomi di scagliare un attacco basato sull'argomento "
ad personam" (che consiste nel criticare la persona invece di ciò che sostiene). In altre parole, secondo l'autore del post meschino, che un sacerdote pecchi non toglie forza a ciò che predica, e dunque io ho torto. Ma, volendo parlare di tipi di fallacia, la sua è quella nota come l'"
uomo di paglia": mi attribuisce qualcosa che non ho detto e confuta questa affermazione non mia invece che la mia argomentazione autentica. Infatti stavo contestando la credibilità della Chiesa, non la veridicità delle sue affermazioni.
Ma, in fin dei conti, comprendo quell'autore: deve proprio arrampicarsi sugli specchi per poter giustificare la propria posizione.
1L'autore del post meschino, alquanto irritato da questo post che lo svergogna, ha inserito uno script nel suo blog che ridirige i browser provenienti dal mio blog ad un altro sito, quello del Vaticano. Per chi fosse interessato controllare i suoi articoli elenco qui i link, da copiare e inserire nella barra degli indirizzi.
- "post meschino" e "post in questione": http://seraphim.splinder.com/post/20770403/Pecore+nere+e+cattiveria+media
- "secondo post": http://seraphim.splinder.com/post/21817428/La+pedofilia+e+la+zecca
2La versione attuale del post "La pedofilia nel clero" tratta, appunto, dell'argomento pedofilia e clero. Il post, però, è stato manipolato: prima si intolava "La pedofilia e la zecca" (e infatti è tutt'ora raggiungibile all'indirizzo http://seraphim.splinder.com/post/21817428/La+pedofilia+e+la+zecca) e l'autore continuava con un attacco contro di me, definendomi una "zecca" che appestava il suo blog. Un vero esempio di mansuetudine e gentilezza.