martedì 20 luglio 2010

Altre vittime dell'intolleranza religiosa

Altre vittime dell'intolleranza religiosa. Fino a quando dovremo accettare la violenza in nome di una religione?

Pakistan

Un mercante pachistano è informato da un suo dipendente che due fratelli cristiani stanno distribuendo nel mercato dei volantini contro Maometto. Il mercante va dalla polizia e denuncia i due fratelli in base alla legge sulla blasfemia. La polizia fa esaminare la scrittura sui volantini e scopre che non corrisponde a quella dei due fratelli. Quando si sparge la voce che i due fratelli saranno rilasciati, dei fanatici musulmani si radunano di fronte al tribunale. All'arrivo dei due fratelli e della polizia che li sorveglia, un uomo spara al primo fratello; il secondo si interpone per salvarlo ed è colpito anche lui; anche un poliziotto è ferito, mentre l'aggressore riesce a sfuggire.

I due fratelli sono morti perché qualcuno credeva avessero offeso Maometto. Si chiamavano
Rashid e Sajid Emmanuel.

Subito dopo i fatti, un gruppo di cristiani avrebbe (la notizia non è confermata) dato fuoco alle case di due famiglie musulmane. Altri duri scontri scoppiano tra cristiani e musulmani a seguito della diffusione di questa notizia.

Altre violenze causate dalla religione.

Maldive

Alle Maldive un controllore del traffico aereo di venticinque anni ha la malaugurata idea di rivelare agli amici che non è musulmano, ma ateo. L'idea è malaugurata, perché i cittadini maldiviani sono obbligati ad essere musulmani, e se trovati colpevoli di apostasia sono condannati a morte. Gli amici lo abbandonano, mentre alla sua ragazza è proibito di vederlo. Riceve minacce di morte e decide di cercare lavoro all'estero senza successo.

Lo invitano a ritrattare, ma lui rifiuta. Scrive in una sua lettera:
I maldiviani sono orgogliosi della loro omogeneità religiosa e sto imparando duramente che non c'è posto per maldiviani non-musulmani in questa società.

Non riesco a pretendere di essere ciò che non sono, in quanto sono un accorato sostenitore dei diritti umani. Ho paura per la mia vita qui, e non conosco nessuno in questo paese che possa aiutarmi.
Dopo aver inutilmente richiesto asilo politico nel Regno Unito, a causa delle pressioni e delle minacce ricevute, si è impiccato nella torre di controllo.

Un'altra vittima dell'intolleranza religiosa. Si chiamava
Ismail Mohamed Didi, ma aveva scelto come indirizzo di mail i.smilemohamed@gmail.com, "io sorrido"-Mohammed.

Questa la mail che aveva inviato il 25 giugno ad un'organizzazione umanitaria:

———- Forwarded message ———-
From: ismail mohamed
Date: 25 June 2010 09:30
Subject: a plea for help

Dear sir,

I’m a 25 year-old Maldivian living in Male’. I have been working as an Air Traffic Controller at Male’ International Airport for almost 7 years now.

I started becoming disenchanted with Islam around 5 years ago and am now an atheist. During my transformation, and even now, I am quite the idealist, and when i was confronted about two years back by a couple of my colleagues about my aversion from the daily practices of Islam, i somewhat foolishly admitted my stance on religion.

I had asked them to keep it a secret from the rest of our workforce at ATC, although i now realize i should have known better. It did not take long for everybody at work to find out and since then, i have faced constant harassment in my work environment.

An atheist is not a common feature at all among Maldivians and the word has spread like wildfire since then. It has now come to the point where everyone I know, including my family, have become aware of my lack of belief.

In a society that has always been proud of their religious homogeneity, you can imagine what i am being put through. I have been subjected to numerous consultations with religious scholars and even my closest friends are not allowed to see me.

My company has already begun investigating a complaint regarding me, collecting testimony from fellow workers about my apostasy.

Just 3 days ago, i received two anonymous phone calls threatening violence if i do not start openly practicing Islam.

I am at my wit’s end now. I have been trying for sometime to secure employment abroad, but have not yet succeeded.

The only other alternative i can think of is to flee the country to seek asylum elsewhere. I have already written an e-mail to your organization, and am anxiously waiting for a reply. I found your e-mail address on facebook. I am in dire need of assistance and know of no one inside the country who can guide me.

I would have already left the country if i was sure i could meet the required burden of proof in an asylum claim. I would like to know if you would be able to help me in anyway should i travel to the U.K to seek asylum and what my chances are of making a successful claim.

Thank you for your consideration
Ismail Mohamed Didi

La notizia dell'uccisione di Rashid e Sajid Emmanuel e la foto del cadavere di uno dei fratelli provengono dall'articolo «Faisalabad, seppelliti i fratelli uccisi. Giustizia e Pace: abolire la legge sulla blasfemia», di AsiaNews.it. La notizia della morte di Ismail Mohamed Didi e la sua foto sono riprese da «Hanged air traffic controller sought asylum for fear of religious persecution», di Minivan News.

9 commenti:

  1. Posso chiederle una cosa?
    Che ne pensa di quelli che voglio imputare agli atei i crimini dei regimi comunisti?

    Potrebbe farci un post a riguardo?

    Troppo spesso in Answers vedo gente che fa apologia di Inquisizione, Crociate e quant'altro, mentre imputa agli atei i crimini dei regimi comunisti, come se fossero stati ammazzati in nome dell'ateismo di stato?
    E' così? Mi devo ricredere?

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  2. Salve

    Che ne pensa di quelli che voglio imputare agli atei i crimini dei regimi comunisti?

    Mi pare che i crimini del comunismo non vadano in alcun modo giustificati. Fortunatamente il comunismo (o meglio il marxismo-leninismo e le sue derivazioni occidentali e orientali) sono stati superati dalla storia e dal comune sentire, dunque non vi sono giustificazioni ideologiche a minimizzarne le atrocità.

    Detto questo, una giusta condanna del marxismo-leninismo non ci deve impedire di smascherarne l'uso strumentale che ne viene fatto per colpire gli atei e l'ateismo.

    Ciò che caratterizza i regimi comunisti atei è il fatto di essere dei regimi basati su di un'ideologia che non ammette altro potere, non quello di essere atei.

    Se si indagano i regimi "comunisti" si scoprirà infatti che il loro tratto comune è il totalitarismo: non accettano nessuna autorità esterna a quella dello Stato, neppure nella sfera religiosa.

    Questo significa che quando la religione è permessa (vedi la Cina moderna), essa è posta sotto il controllo totale dello Stato (in Cina lo Stato controlla la Chiesa cattolica patriottica e tollera trecento milioni di fedeli, malgrado il nominale ateismo di Stato). Quando la religione non è tollerata, è sostituita con una ideologia, in genere quella marxista-leninista. Addirittura alcuni Paesi "comunisti" di comunista hanno ben poco: la Corea del Nord, per esempio, ha sostituito il marxismo con la Juche, una ideologia autarchica e mistica.

    Dunque, riassumendo, i crimini dei "regimi comunisti" sono crimini dei regimi comunisti, appunto, e con l'ateismo non c'entrano nulla.

    Saluti

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  3. P.S.: un post? Magari dopo le vacanze...

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  4. Nonostante i cattotalebani di Answers vogliano assodata l'equazione ateo=comunista, io non sono affatto comunista, come immagino lo sia anche lei..

    Per questo mi chiedevo perché sul groppo dovrei prendermi i cadaveri dell'ideologia comunista..

    Non essendo ancora uno storico, anche se ho intenzione di ripassare Storia Contemporanea a breve, mi chiedevo se veramente in qualche modo tutti quei milioni di morti fossero dovuti all'ateismo di stato..
    Mi sembra di capire che non è così.. e la ringrazio, ma le chiedo di essere più esplicativo se decide di farne un post, sarebbe utile a far cambiare idea (tsè!!) ai famosi cattotalebani di cui le ho parlato..

    Aspetto comunque il post dopo le vacanze, grazie mille!! :D

    Un'altra bufala che circola sull'ateismo di stato cinese è che porterebbe a un aumento dei suicidi..

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  5. In cina non c'è libertà religiosa. La religione viene tollerata solo se concepita ad uso e consumo dello Stato: se contrasta con l'idologia e il potere viene bandita e controllata. I comunismo c'entra fino a un certo punto: è proprio la mentalità millenaria imperiale cinese che si porta dietro questa mentalità. L'associazione patriottica (AP) è un tentativo di mettere sotto il controllo statale i cattolici, per distuggere la Chiesa.
    Ci sono vescovi e sacerdoni che non si sono voluti piegare all'associazione patriottica e non si sa che fine abbiano fatto. Altri che sono in carcere e nessuno può visitarli da decenni: non si sa se siano vivi. Atrli uccisi altri deportati. Questa sarebbe la tua "Cina Moderna"? Questo sarebbe il modello di giustizia? Ecco qui che emerge dalle tue stesse parole la vera filosofia su cui si fonderebbe la gestione della religione: "Date a Cesare quello che è di Cesare e anche quello che certi stupidi pensino che sia di Dio".

    Mentre per noi cristiani (per favore evitiamo etichettamenti tipo cattotalebani, cristianisti etc..)
    è date a "Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio".

    Ciao

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  6. l'equazione

    Religione = Violenza

    non regge alla prova dei fatti. Infatti dalla religioni possono venire tante virtù, così come anche violenza.

    Una delle prime cause di morte sono gli incidenti d'auto. Vuol dire dunque che le auto sono una cosa cattiva e andrebbero tolte di mezzo? Ecco... chi vede ancora questa equazione come vera ragiona piu o meno allo stesso modo.

    La verità è che l'amore, così come l'odio viene dal cuore. Le parole del Vangelo, di cui il Censore è vorace lettore, ci aiutano a capire la logica di questa natura:

    Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?» [...] «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l'uomo».
    (Mc 7,14-23)


    E queste "intenzioni" buone o cattive sono tanto nell'uomo religioso che non. ateo o no. etc...

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  7. «In cina non c'è libertà religiosa. [...] Questa sarebbe la tua "Cina Moderna"? Questo sarebbe il modello di giustizia?»

    Questa affermazione, rammento, mi serviva per mostrare un paese in cui non c'è l'ateismo di Stato.

    Non ho difeso la Cina come modello di giustizia, ti sarei grato se mi dessi ragione di questo.

    Tu mi contesti affermando che in Cina non c'è libertà religiosa, ma questo è quello che sostengo io: infatti ho scritto che in Cina la religione è tollerata, il che significa che è permesso professare una certa fede a certe determinate condizioni.

    La differenza tra libertà religiosa e possibilità di professare una certa religione a certe condizioni non è recente. Nella cattolica Spagna di Isabella di Castiglia, beata e in via di santificazione, o si era cattolici o si veniva espulsi dal paese. O, se preferisci un altro esempio, dopo la pace di Augusta gli abitanti di un certo paese dovevano professare la religione del loro principe (ma solo cattolica o luterana) o emigrare altrove.

    «Mentre per noi cristiani è date a "Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio".»

    Sarà per questo motivo che il Papa è anche capo di Stato: così può pretendere i diritti di Cesare, immunità inclusa.

    «l'equazione Religione = Violenza non regge alla prova dei fatti. Infatti dalla religioni possono venire tante virtù, così come anche violenza.»

    Non mi pare di aver sostenuto la validità di questa equazione.

    Religione e violenza non coincidono, certo, ma non si può affermare che siano completamente disgiunte. Le religioni, che richiedono una devozione assoluta alla causa, sono ottime scuse per marcare differenze altrimenti inesistenti. Su queste differenze nascono poi contrasti anche violenti.

    Conoscerai forse la storia di quei cristiani indiani che hanno subito violenze dai loro compaesani perché accusati di fare proselitismo. Cosa li distingueva dagli altri abitanti del loro paese se non la loro religione?

    Quando un'idea - sia essa religiosa, politica o "sportiva" - porta alla separazione in gruppi distinti e assurge ad ideologia, la violenza è uno degli sbocchi più frequenti.

    E la religione, con il suo assolutismo, è uno dei maggiori responsabili di atti violenti nel mondo.

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  8. Prendo atto della precisazione che non pensi alla Cina come un modello.
    Ma poi ti contraddici perchè dici di non sostenere l'equazione "Religione=Violenza" mentre poi dici che "con il suo assolutismo, è uno dei maggiori responsabili di atti violenti nel mondo" mentre hai evaso la mia osservazione per cui gli atti violenti e ingiusti (la violenza non è sempre ingiusta) vengono dal cuore degli uomini.

    Il Papa è capo di uno stato per le vicende storiche che ben conosci. Quello Stato, la cui natura è atipica anche se la sovranità sostanziale, sta a testimoniare che il successore di Pietro, in virtù del suo particolare ministero che rappresenta l'unità visibile della Chiesa, non è sottoposto a nessun potere temporale, a nessuna forza "mondana" istituita sulla Terra di qualunque tipo, democratica o dittatoriale che sia. E' un segno di grande libertà, che sarebbe bene che anche altri culti potessero avere.

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  9. «Ma poi ti contraddici perchè dici di non sostenere l'equazione "Religione=Violenza" mentre poi dici che "con il suo assolutismo, è uno dei maggiori responsabili di atti violenti nel mondo"»

    Non tutti i credenti, anche limitandosi a coloro che sentono di vivere pienamente la propria fede, credono di dover difendere o diffondere la propria fede con la violenza. Al contempo, la religione è la molla che spinge molte persone a compiere delle violenze.

    Da ciò deriva che religione e violenza non coincidono, ma che la religione possa essere l'origine di molte violenze (proprio in quanto richiede devozione assoluta).

    «Quello Stato, la cui natura è atipica anche se la sovranità sostanziale, sta a testimoniare che il successore di Pietro, in virtù del suo particolare ministero che rappresenta l'unità visibile della Chiesa, non è sottoposto a nessun potere temporale, a nessuna forza "mondana" istituita sulla Terra di qualunque tipo, democratica o dittatoriale che sia.»

    Cosa differente da quanto accaduto a Pietro e ai suoi successori immediati per quattro secoli. Trovo significativo che quella frase proverbiale, «date a Cesare quel che è di Cesare...» eccetera, fu pronunciata quando fecero vedere a Gesù una moneta recante il profilo di Cesare; oggi potrebbero mostrare a Gesù una moneta recante l'effige di Ratzinger...

    «E' un segno di grande libertà, che sarebbe bene che anche altri culti potessero avere.»

    E perché solo i culti dovrebbero godere di questo privilegio? Perché altre espressioni della cultura umana, per esempio una corrente filosofica, non dovrebbero avere lo stesso diritto a non essere soggetti a leggi umane altrui?

    P.S. Altrove mi avevi chiesto la differenza tra cristiano e cristianista. Beh, questo è un cristianista (e forse anche cristiano): «Mons. Babini su Pontifex: “No concerto di Elton John davanti cattedrale di Trani”»

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