giovedì 29 marzo 2012

«Gesù è esistito?»: Bart Ehrman contro l'ipotesi di un Gesù mitologico

Bart Ehrman ha recentemente mandato alle stampe il suo ultimo libro di divulgazione, Did Jesus Exist? The Historical Argument for Jesus of Nazareth (HarperOne), in cui difende la storicità di Gesù di Nazaret contro l'ipotesi di un Gesù mitologico:
Un gran numero di atei, umanisti e complottisti stanno sollevando una delle domande più pressanti nella storia della religione: «Gesù è mai esistito? Fu inventato dal nulla per scopi nefasti da coloro che intendono controllare le masse? Oppure Gesù fu una figura oscura — tanto lontana da qualunque prova storica  —  che non ha alcuna somiglianza con la persona descritta nella Bibbia?

In Did Jesus Exist? lo storico e biblista Bart Ehrman affronta questi quesiti, difende vigorosamente la storicità di Gesù, e fornisce un ritratto inoppugnabile dell'uomo di Nazareth. Il Gesù che scoprirete qui potrebbe non essere il Gesù che speravate di incontrare — ma egli esistette, che ci piaccia o no.
In un articolo sull'Huffington Post, Ehrman chiarisce l'obiettivo di questo suo libro, colpire i cosiddetti «miticisti», coloro che ritengono che Gesù non sia stato un essere umano in carne ed ossa, ma una figura mitologica, costruita a partire da altri miti. Parlando di coloro che sostengono che Gesù non è mai esistito dice infatti:
Questa è l'asserzione sostenuta da un gruppo piccolo ma in crescita di scrittori (pubblicati), blogger e fissati internettiani che si fanno chiamare miticisti.Questo gruppo insolitamente vociferante di oppositori sostengono che Gesù sia un mito inventato per fini nefasti (o altruistici) dai primi cristiani, che modellarono il proprio salvatore sulla falsariga di semidei pagani che, si afferma, nacquero anche loro da una vergine il 25 dicembre, compirono anche loro miracoli, morirono anche loro per il perdono dei peccati e che furono infine risuscitati dai morti.

Come sottolinea Ehrman, quasi nessuno dei sostenitori del mito di Gesù sono accademici in campi pertinenti allo studio del Gesù storico, né chi sostiene una tale posizione potrebbe mai esserlo:
Pochi di questi miticisti sono realmente studiosi esperti in storia antica, religione, studi biblici o qualunque campo affine, men che meno nelle lingue antiche che generalmente si ritiene siano importanti per coloro che vogliono dire qualcosa con un minimo di autorevolezza riguardo un maestro ebreo che (si presume) visse nella Palestina del primo secolo. Ci sono un paio di eccezioni: delle centinaia — migliaia? — di miticisti, due (per quanto ne so) hanno realmente un dottorato di ricerca in campi di studio rilevanti. Ma anche prendendo questi in considerazione, non c'è un solo miticista che insegni Nuovo Testamento o Cristianesimo delle origini o anche solo Classici in un'istituzione accreditata di studi superiori nel mondo occidentale. E non c'è da meravigliarsi. Questi punti di vista sono così estremi e così poco convincenti per il 99,99 percento dei veri esperti che chiunque li sostenga può ottenere un lavoro di insegnante in un dipartimento di studi religiosi affermato con la stessa probabilità che un creazionista dei sei giorni possa entrare in un serio dipartimento di biologia.
Ehrman spiega che le nostre fonti storiche su Gesù sono esclusivamente quelle prodotte dai cristiani stessi, dunque ovviamente non imparziali sulla sua esistenza; l'assenza di fonti indipendenti, come ad esempio testimonianze di autori romani od ebrei contemporanei, non è un problema:
È vero che Gesù non è menzionato in alcuna delle fonti romane della sua epoca. Questo dovrebbe a malapena contare contro la sua esistenza, però, poiché le stesse fonti menzionano poche persone della sua epoca e della sua provenienza. Neppure il famoso storico ebreo Giuseppe, o in maniera più notevole, la più potente e importante figura dei suoi giorni, Ponzio Pilato.

È  anche vero che le nostre migliori fonti su Gesù, i primi vangeli, sono zeppi di problemi. Furono scritte decenni dopo la vita di Gesù da autori di parti che sono in contrasto tra di loro su tutta la linea. Ma gli storici non possono scartare le fonti solo perché sono di parte.

La questione non è se le fonti siano imparziali, ma se fonti imparziali possano essere utilizzate per fornire informazioni storicamente affidabili, una volta che la pula di parte sia separata dal nucleo storico. E gli storici hanno sviluppato metodi per fare proprio questo.
Bart D. Ehrman, «Did Jesus Exist?», Huffington Post, 20 marzo 2012.

37 commenti:

  1. Grazie, grazie, grazie, grazie.

    Ora non ho tempo di leggere il post perché devo correre in biblioteca, ma proprio in questi giorni stavo cercando informazioni sulla Storicità di Cristo e ho letto di sfuggita qualcosa si questo libro su blog americani..

    Il libro "Gesù Cristo non è mai esistito" di Emilio Bossi, di 100 anni fa, è attendibile alla luce dei rotoli del Mar Morto?

    Visto che le maggiori prove della storicità di Cristo sono state manipolate o interpolate, è corretto presumere che la sua figura è mitologica in quanto se fosse stata reale non ce ne sarebbe stato bisogno?

    Grazie, torno fra due ore.

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    1. TUTTE le teorie mitologiche soffrono di una smemoratezza terribile: dimenticano difatti che il contesto monoteistico e giudaico di tutta la faccenda e` quanto di piu` allergico ai miti la mente umana possa concepire. Il 1 Comandamento ripetuto ai tempi di Gesu dai giudei da oltre 1500 anni, costituisce < IL > fondamento della loro identita` genetica spiritule e materiale e dimostra che in quei tempi e luoghi pensare un qualcosa di mitologico e` assolutamente inverosimile. QUESTA difficolta` e` talmente evidente ed enorme che i vari mitologi hanno cercato di spostare il piu` lontano possibile nel tempo ed in altri luoghi il sorgere del presunto Gesu` mitologico, affinche` vi fosse il tempo e ambiente necessari alla mitologizzazione ( come per gli atri miti dell`umanita ) con il risultato che Form e Redaktiongeschichte hanno dimostrato che " il mito " e` sorto proprio in quei luoghi e vicinissimo agli avvenimenti. In altre parole hanno dimostrato che sarebbe avvenuto dove non poteva in alcun caso avvenire. Ma non ti preoccupare, il prossimo libro sul Gesu mitologico uscira` presto e sfiatera` le stesse incongruenze di teorie vecchie di 200 anni, foraggiandole come nuove e rivoluzionarie.

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  2. Ok, ho letto il post.

    A parte cancellare l'ultima domanda, vorrei sapere cosa sappiamo della figura storica di Gesù Cristo.. e se vale la pena comprare un libro sulla storia degli zeloti da 50euro, visto che non è presente in nessuno biblioteca..

    Grazie mille

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  3. Ciao Censore, penso che sia utile considerare anche la critica preliminare dello storico Richard Carrier all' articolo dell' Huffington Post, in attesa della sua recensione completa del libro di Ehrman. La prospettiva di Carrier è molto interessante perché, se da una parte è un grande estimatore di Ehrman (raccomanda molto infatti le sue opere, da te più volte citate in questo blog) e sottolinea che il 99% dei miticisti dispone di argomentazioni risibili (ha infatti aspramente criticato le teorie di Kersey Graves e soprattutto D.M. Murdock)ritiene che i criteri per l'indagine del Gesù storico siano molto poco efficaci, e con lui a quanto pare diversi studiosi.
    Le sue ricerche a quanto pare lo hanno portato a inferire che un Gesù storico probabilmente non è esistito (anche se la possibilità, ammette, rimane aperta)e sono in cantiere due libri che espongono le sue tesi:

    1)"Proving History: Bayes's theorem and the quest for the historical Jesus", appena uscito in America ed interamente dedicato al metodo storico.

    2)"On the historicity of Jesus Christ", che affronterà invece di petto l'argomento. Forse uscirà tra un annetto.

    Penso che sarà interessante assistere ad un dibattito in campo storico su una questione su cui, a detta di alcuni (mi viene in mente Tom Verenna), gli esperti si sono un po' troppo fossilizzati. Per adesso anche io ritengo che sia più probabile che un Gesù storico sia effettivamente esistito (non fa molta differenza per me) ma chissà... Vedremo.

    Vedi qui per i suoi pensieri sul libro di Ehrman, ma anche per le sue pesanti critiche ad alcuni miticisti.

    http://freethoughtblogs.com/carrier/

    "Il libro "Gesù Cristo non è mai esistito" di Emilio Bossi, di 100 anni fa, è attendibile alla luce dei rotoli del Mar Morto?"

    Baker street boy, se vuoi la mia modesta opinione è sempre meglio ascoltare l'opinione di storici e biblisti critici, piuttosto che di avvocati che si cimentano in un campo che non è il loro.

    Sugli zeloti, ovviamente esistevano nella Palestina del primo secolo, ma che Gesù fosse uno di loro è una tesi abbastanza di nicchia. Se non sbaglio l'unico che la sostiene è Robert Eisenmann.

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  4. Andrea, devi essere un mio clone perché sottoscrivo le tue parole praticamente al 100%. Infatti intendo pubblicare anche le opinioni di Carrier di cui apprezzo la volontà di rifondare su basi scientifiche l'indagine storica su Gesù.

    Non so se hai letto l'articolo «Ricerca del Gesù storico: panoramica», col quale iniziavo il progetto (ora sospeso) di presentare le varie ipotesi di identificazione del Gesù storico avanzate dalla storiografia moderna; in effetti la varietà di figure ottenute è un indizio, non so quanto forte, della fragilità delle tecniche storiografiche adottate in questo campo. Ben venga l'introduzione di Bayes proposta da Carrier, allora!

    Per quanto riguarda la domanda di Baker street boy, concordo col suggerimento di lasciare stare l'opinione di un dilettante e di preferire le opere di storici professionisti. Tanto tempo fa, mi interessai alle teorie qumraniane e gesuane di un certo David Donnini e a quelle paoline di Sabato Scala, il primo insegnante di fotografia e il secondo ingegnere elettronico; trovai entrambi molto convincenti e "rivoluzionari", salvo poi imbattermi nelle pubblicazioni di livello accademico (Ehrman su tutti) e scoprire che Donnini e Scala avevano lacune clamorose che rendevano scarsamente significative le loro "scoperte". Bossi, poi, è "vecchio" di 100 anni, e forse è peggio dei dilettanti moderni.

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  5. Vi ringrazio di cuore tutti e due.

    Anch'io ho letto David Donnini, per questo chiedevo se era valida la teoria di Gesù rivoluzionario e restauratore del Regno di Davide.. a me sembra una tesi convincente con alcune sue parole (vedere tutte le sue dichiarazioni sul Regno di Dio entro la sua generazione), ma se dite che non è cosa attendibile mi arrendo.

    Benissimo, e quindi ora a quali pubblicazioni devo rivolgermi?
    Quali libri?

    Siccome sto studiando questa cosa, vorrei poterne leggere qualcosa di attendibile, ma non chiaramente di parte.. Perché nelle varie biblioteche della mia provincia, tutti i libri che riguardano la Storia della Chiesa sono di teologi e anche di qualche decennio fa..

    Di Ehrman ho solo "Gesù non l'ha mai detto".

    Karlheinz Deschner è attendibile?

    Aspetterò con calma il libro di Carrier, ho tempo prima di portare a termine i miei studi..

    Un'altra domanda: in quanto ad Archeologia Biblica, cosa mi consigliate?

    Ho letto anche libri di Leo Zen, ma è solo uno pseudonimo, e alcune sue teorie sono molto vecchie e poco attendibili..

    In compenso ho letto un libro di Mario Liverani.. che ne sapete degli habiru e della moglie di YHWH, Anat?

    Ho anche un pdf intitolato "The Bible Unearthed", me lo consigliate?

    Io vorrei provare a scrivere una tesina sull'archeologia biblica, quindi mi metto nelle vostre mani, sperando in un aiuto. Grazie.

    (Mi accorgo ora di aver scritto un papiro e di aver mosso un po' troppe richieste.. rispondete come e quando vi va, se vi va. Grazie.)

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  6. Siccome intendo portare una tesina sull'archeologia biblica, sarà un piacere nei prossimi giorni spulciare il vostro blog.
    Grazie mille.

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  7. Attenzione: quello che affermo è che Donnini non è attendibile, non che le sue teorie siano completamente false. Quindi qualcosa detto da lui potrebbe essere vero, ma non essendo in grado di dire cosa sia giusto e cosa no, meglio affidarsi a chi studia queste cose a livello accademico.

    Tra i libri sul Gesù storico, consiglio di iniziare da «Gesù, l'invenzione del dio cristiano» di Paolo Flores D'arcais (di cui ho già parlato); D'arcais non è un esperto, ma ha scritto un libriccino che riassume le conclusioni della critica moderna. Il libro ha una bibliografia da cui partire. Consiglio anche «Inchiesta su Gesù», intervista di Corrado Augias a Mauro Pesce

    Di archeologia "biblica" non ho letto altro che «Oltre la Bibbia, storia antica di Israele», di Mario Liverani.

    Non ho letto niente di Karlheinz Deschner, né di Zen. Se "The Bible Unearthed" è il libro di Finkelstein, di cui credo esista una traduzione italiana, so che è un testo "estremo", ma comunque sostenuto da un'ottima base accademica.

    Saluti

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  8. Sì, è esattamente a quel libro di Mario Liverani che mi riferivo.
    Sono arrivato al capitolo sull'Età Assiale.
    Il riferimento agli habiru come antenati degli ebrei mi sembra abbastanza forte in quel libro, invece sulla wiki inglese ho letto che secondo studi accademici sarebbe solo "wishful thinking"..
    In quanto ad Anat mi riferivo alla moglie di YHWH nel regno di Israele prima dell'invasione assira e della riforma di Giosia..
    Secondo altri libri che ho letto, ci sarebbe molta differenza tra El Elyon e YHWH, in quanto uno sarebbe il dio di Abramo, l'altro il dio di Mosè..

    Quindi un autore può essere inattendibile, ma le teorie che propone vanno comunque accertate?
    È una cosa che mi ha detto anche un mio amico demonologo.. in pratica, più che contare l'autore, conta la bibliografia riportata e che questa sia presa in analisi coerentemente con quello che si vuole dimostrare? Sbaglio?

    Qual è il titolo di "The Bible Unearthed" in italiano? Sono stufo di ricorrere a traduttori..

    Ha una mail, in modo che le possa scrivere?

    Saluti a Lei, La ringrazio!!

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  9. Le lascio la mia, sempre se è interessato a darmi maggiori informazioni.

    venexianinterpreter at gmail.com

    Arrivederci e grazie.

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  10. @Baker Street Boy

    Non so se ti può aiutare, ma mi pare d'aver letto da qualche parte che la moglie si chiamasse Asherah. Che poi questa fosse solo un alias di Ishtar/Anat non saprei dire...

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  11. @Baker Street Boy. Il titolo italiano di Bible Unearthed è "Le tracce di Mosé. La Bibbia tra storia e mito", editore Carocci.

    Per quanto riguarda il consiglio dell'amico, è solo parzialmente vero. Come dice Carrier nell'intervista che ho citato nell'articolo successivo a questo, «giungere a conclusioni storiche corrette richiede una vasta conoscenza specialistica contestuale, e una formazione specializzata nei metodi e nei loro trabocchetti tale, che semplicemente non è possibile per un profano avere tale esperienza, a meno che non spendano molti anni dedicati ad acquisirla (e questo è molto più difficile a fare da soli, anche se non impossibile)». Dunque non è solo un problema di "bibliografia", ma di conoscenza del contesto degli studi e delle tecniche storiografiche, conoscenze che si ottengono solo con anni di studi, per lo più a livello accademico.

    Il mio indirizzo di email è indicato in calce alla pagina. Preferisco, però, usare il blog per questo genere di discussioni.

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  12. Ok, allora non Le scriverò e interverrò solo nei post dedicati alla questione.
    Grazie mille e arrivederci.

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  13. Sarei davvero grato a "censore", sebbene abbia abbandonato la ricerca ormai da numerosi anni, se mi segnalasse in quali ambiti e in cosa egli ha trovato "lacunoso" quanto proposto nelle mie ricerche che, peraltro, portano comunque in direzione di una reale esistenza storica di Gesù.

    Nel mio caso ho notato che numerose tesi "eretiche" che proponevo su base meramente documentale nel lontano 2001, sono state spostate da eminenti storici tanto da assurgere, oggi, a verità storica. Inoltre, allo stato, non mi risultano accademici italiani che abbiano approfondito, come il sottoscritto, le tematiche storiche e contenutistiche dello gnosticismo cristiano. Spero che il giudizio non sia, invece, un "pre-giudizio" legato alla mia professione e non per le mie competenze (e questa non sarebbe affatto una novità).

    Ringrazio in anticipo per eventuali risposte sue o di altri rassicurando che andrò di certo a consultare il testo segnalato appena potrò.

    Cordialmente,

    Sabato SCala

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  14. Che Gesù sia esistito come personaggio storico difficilmente si può negare. Non a caso la corrente miticista è minoritaria: se si dovesse negare l'esistenza di Gesù si dovrebbe negare anche quella di altri personaggi a lui collegati come ad esempio gli apostoli e di questi vi è testimonianza anche in altre fonti. Gli stessi ebrei, avversari del cristianesimo, non dubitarono mai della loro esistenza come fecero di altre divinità e già a partire del I sec. fecero nascere storie come quelle di Gesù, figlio di un soldato romano.

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  15. La risposta alla domanda dipende se si desidera affrontare il tema dal punto di vista meramente storico o filosofico. Se lo si affronta dal punto di vista storico fonti coeve sono numerose, contraddittorie salvo 2 casi (Giuseppe Flavio e Svetonio) sempre a carattere religioso-filosofico (sia che ci si riferisca a quelle canoniche che, soprattutto, al più fasto materiale extracanonico), sono tarde (le prime sono databili ottimisticamente a non prima del 90 d.C.), quelle canoniche sono ampiamente e notoriamente rimaneggiate, al di fuori delle canoniche sono per lo più scarne e leggendarie e, comunque, sempre contraddittorie. Lo storico vero, quindi, deve arrendersi di fronte alla oggettiva impossibilità di definire con certezza l'esistenza storica di Gesù. E' possibile unicamente dire che essa é assai probabile. Va, inoltre, aggiunto che le notizie bibliografiche sono talmente contraddittorie e tarde che possiamo sicuramente affermare di non avere alcun elemento biografico certo. Le fonti più vicine alla vita di Gesù sono tratte dalle lettere di Paolo che non contengono alcun riferimento alla vita di Gesù essendo, notoriamente, Paolo all'oscuro dei fatti della vita del Cristo di cui conosce qualcosa di più o meno leggendario relativo alla passione. Uno storico serio deve riconoscere di non poter affermare alcunchè di scientificamente e storicamente valido sulla vita di Gesù e, peraltro, affermare che stante la molteplicità dei movimenti sorti intorno alla sua figura, anche precocemente, quale sia la vera storia di Gesù é, almeno dal punto di vista storico, assolutamente ininfluente ed irrilevante. Ciò che, invece, può essere studiato con sufficiente affidabilità é la storia dei movimenti religiosi che si generarono alla morte di Gesù: quello paolino, quello giudaico cristiano ma soprattutto quello gnostico. Chi afferma si possa fare storia sulla "vita di Gesù" non é uno storico ma un romanziere.

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    1. TUTTE le teorie mitologiche soffrono di una smemoratezza terribile: dimenticano difatti che il contesto monoteistico e giudaico di tutta la faccenda e` quanto di piu` allergico ai miti la mente umana possa concepire. Il 1 Comandamento ripetuto ai tempi di Gesu dai giudei da oltre 1500 anni, costituisce < IL > fondamento della loro identita` genetica spiritule e materiale e dimostra che in quei tempi e luoghi pensare un qualcosa di mitologico e` assolutamente inverosimile. QUESTA difficolta` e` talmente evidente ed enorme che i vari mitologi hanno cercato di spostare il piu` lontano possibile nel tempo ed in altri luoghi il sorgere del presunto Gesu` mitologico, affinche` vi fosse il tempo e ambiente necessari alla mitologizzazione ( come per gli atri miti dell`umanita ) con il risultato che Form e Redaktiongeschichte hanno dimostrato che " il mito " e` sorto proprio in quei luoghi e vicinissimo agli avvenimenti. In altre parole hanno dimostrato che sarebbe avvenuto dove non poteva in alcun caso avvenire. Ma non ti preoccupare, il prossimo libro sul Gesu mitologico uscira` presto e sfiatera` le stesse incongruenze di teorie vecchie di 200 anni, foraggiandole come nuove e rivoluzionarie.

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    2. "il contesto monoteistico e giudaico di tutta la faccenda e` quanto di piu` allergico ai miti la mente umana possa concepire."

      Allora perché in quel contesto è nata e fiorita la ricchissima letteratura apocalittica ebraica?

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  16. Paolo, però, incontrò gli apostoli e dubito seriamente che questi si siano inventati la storia di un uomo chiamato Gesù ed è esagerato affermare che i vangeli non diano alcun contributo nella storia di Gesù. Inoltre, il passo di Svetonio relativo alla morte di Giacomo, fratello di Gesù è stato dichiarato autentico dagli storici.

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  17. @Sabato Scala

    Sono molto dispiaciuto di poterle essere di scarso aiuto in questo.

    Anni fa seguivo Il Tredicesimo Apostolo e gli studi ivi contenuti, e trovai il tutto molto convincente, ottima conoscenza dei testi, illuminanti collegamenti e teorie plausibili.

    Dopo qualche tempo, ho iniziato a frequentare autori di livello accademico, e mi sono accorto che a quel livello, l'approccio alle tematiche è di un altro pianeta. E non perché si tratti di persone che hanno la scienza infusa, ma perché per ottenere conoscenze antropologiche, storiche, filosofiche, religiose e storiografiche così vaste, è necessario dedicare molto tempo allo studio delle materie più varie.

    Absit iniuria verbis.

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  18. io ho fatto una lunga ricerca oltre alla considerazione personale. Per conto mio nell'antichità c'è stata una figura tipo Gandi che predicava pace e bene, in seguito la storia è stata manipolata e il popolino che non aveva nulla ha cominciato a credere e anno dopo anno si è creato il grandissimo impero della chiesa dove le porcherie hanno cominciato a prendere forma e accumulare danaro a dismisura i più grandi carnefici dell'epoca erano i papi oggi lo stato pontificio è il più ricco del mondo continua ad accumulare immobili ristoranti alberghi facendoli passare per luoghi di culto non paga nulla l'ultima porcheria si chiama esonero dell'imu non aiuta nessuno il papa ha addosso un capitale cominciando dall'anello il solo cappello vale 30.000€ continuano a regalarli automobili se esisrtesse un dio sicuramente non permetterebbe che facesse sfruttare la sua immagine per fare porcherie a tutto spiano

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  19. Ho già letto altri libri di Ehrmann, quelli di sacra scrittura in italiano quasi tutti, questo l'ho trovato di straforo e l'ho trovato interessante. E' forse l'unico biblista (per altro agnostico) di un onestà intellettuale impressionante: i dati hanno un alto tasso di scientificità (tanto è vero che molti elementi sono ritrovabili anche ne "Il testo del Nuovo Testamento", libro più corposo e che richiede la conoscenza basilare del greco koinè, e, come scrittore, sa perfettamente come si distingue lo stile narrativo divulgativo da quello erudito. Spero vivamente venga tradotto presto in italiano, almeno per fare un dibattito serio fuori da qualsiasi anticlericalismo (perchè in realtà sono accuse alla chiesa cattolica, alla quale anche io mi unisco)e capaci di leggere la storia per comprendere passato, presente e dare una visuale onesta del futuro.

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    1. Salve Gilberto,

      concordo con lei sull'opportunità di avere una traduzione italiana di questo libro, sia perché Ehrman scrive generalmente molto bene (sto leggendo in questo periodo "Sotto falso nome", traduzione del libro precedente, "Forged", e devo dire che è molto scorrevole), sia perché è sempre meglio che sia pubblicato un libro buono che una delle "ciofeche" che spesso si trovano in libreria.

      Riguardo a questo libro in particolare - libro che non ho letto - ho però un piccolo dubbio: alcuni autori "miticisti" accusano Ehrman di non presentare correttamente le loro tesi e quindi, di fatto, confutare tesi che non esistono o che non sono le migliori formulazioni del miticismo.

      All'interno della produzione di Ehrman, questo libro è molto particolare, molto più simile al libro sul codice Da Vinci che non ai suoi altri testi di divulgazione, in quanto si basa su affermazioni e tesi che non fanno parte dei suoi studi (nel senso che non aveva mai studiato le tesi miticiste prima di decidere di scrivere questo libro). Quindi un piccolo dubbio che possa aver mal rappresentato tali tesi mi rimane.

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  20. Per capire come sia potuta nascere la figura di Gesù o di altri personaggi religiosi, occorre affrancarsi dalle scritture (o dalla Storia Scritta) e attingere al vissuto dei popoli attraverso la loro lingua, storie, credenze, danze, canti, cerimonie, sapere e la loro stretta relazione con il territorio e il mondo vegetale e animale circostante. Tuttavia anche la figura di Gesù, se attentamente studiata, potrà contribuire a svelarci la più probabile delle verità sulle nostre autentiche e più antiche origini culturali.

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    1. E in che modo sarebbe possibile studiare "la lingua, storie, credenze, danze, canti, cerimonie, sapere e la stretta relazione con il territorio e il mondo vegetale e animale circostante" degli ebrei del I secolo, se non attraverso i documenti storici?

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    2. Anche attraverso i documenti storici...meglio se si parte da quelli originali e con buona padronanza della lingua utilizzata. Occorre poi, però, avere l'ardire di smontarli e ricomporli per il verso giusto. Era pratica corrente tra gli scrittori antichi derivare le loro storie rovesciando i miti e le leggende orali su cui si fondava il credo popolare. La "storia" di Gesù ne è un probabile esempio...
      Per me è stato fondamentale andare personalmente sui luoghi del racconto, osservarne il clima, l'orografia, la fauna e la vegetazione, parlare con gli anziani del posto (meglio con le donne anziane, vere testimoni di saperi e credenze antiche), partecipare a riti e cerimonie. Dipanare i fatti che hanno orientato le scelte dell'uomo deve diventare semplice e naturale, la storia scritta, invece, mistifica e confonde.

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    3. È quello che fanno gli studiosi moderni del Gesù storico, Ehrman incluso.

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    4. Allora proviamo a rendere semplice naturale:
      Gesù, il salvatore, è nato in una grotta...
      Certo è difficile che qualcuno abbia potuto immaginare una nascita umana in un luogo tanto insidioso e umido; quale madre, anche nell’emergenza, non sceglierebbe per suo figlio un riparo più sicuro e asciutto.
      E allora, se il racconto non è inventato, chi nasce solitamente in una grotta, anche ora in tutto il mondo?
      E’ l’Acqua del fiume, è l’Acqua la fonte di salvezza, così vitale per gli antichi che ne onoravano le fonti, e così essenziale per noi che, invece, non ne vediamo la potenza abituati come siamo a tenerla imprigionata in tubi di piombo e in bottiglie di plastica.

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  21. "Certo è difficile che qualcuno abbia potuto immaginare una nascita umana in un luogo tanto insidioso e umido; quale madre, anche nell’emergenza, non sceglierebbe per suo figlio un riparo più sicuro e asciutto."

    L'eroe deve sempre partire da una situazione di svantaggio.

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    1. Ecco, appunto, la prova di come la storia scritta complichi furbamente le cose. Gli Eroi non originavano da situazioni di svantaggio, essi erano semplicemente (e naturalmente) i figli di Era (Hera). Ovvero erano figli del cielo acqueo, delle piogge, particolarmente delle piogge torrentizie, erano appunto i fiumi torrenziali, proprio quelli che ancora oggi ci preoccupano quando vogliono riprendersi le zone di laminazione di piena che noi abbiamo tanto imprudentemente edificato.

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  22. Abbandono la conversazione. Grazie per l'ospitalità.

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  23. io ho comprato il libro e l'ho letto...cosa ne pensate ora?

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  24. In morte di Karlheinz Deschner


    A mai più, studioso conoscitore-divulgatore del Vero
    che tracciasti tante vie, che per me furon maestre!
    Esprimo per la tua dipartita un mio pensiero sincero
    commosso e grato d'avermi aperto porte e finestre...

    Vivrai ora nell'unico luogo atto ad accogliere i morti:
    l'imperituro ricordo con stima nella mente d'onesti ... http://www.sharedits.net/M-Ebooks-E-18-C-50.html

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  25. Liquidare il libro di Zen senza averlo letto mi sembra un pò poco "scientifico"

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    1. Non l'ho letto, e se nessuno mi spiega per quale motivo dovrei prenderlo sul serio, non lo leggerò.

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  26. Ho letto Eisenmann e Donnini e sto iniziando in questi giorni il libro di Ehrmann (scrittore che seguo con molta attenzione e piacere per la sua continua ricerca di equilibrio). Le tesi di Donnini sono interessanti, ma sono d'accordo con il Censore sulla sua non completa attendibilità. Eisenmann mi sembra più autorevole.In ogni caso, alla luce di tutti questi scritti e da quello che sto leggendo sul libro di Ehrmann, mi sembra di poter dire che, indipendentemente da chi sia realmente stato in vita, l'esistenza storica di Gesù non sia da mettere in discussione.

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    1. Caro Mimmo,

      la ringrazio per il suo commento, e spero si stia godendo il libro di Ehrman.

      Quanto alla storicità di Gesù, devo ammettere che per me diventa sempre più simile al lancio di una moneta, nel senso che più ci rifletto meno mi pare probabile che sia esistito (o che sia possibile determinarne l'esistenza dal punto di vista storico).

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