mercoledì 19 settembre 2012

Alcuni dubbi sull'autenticità del Vangelo della moglie di Gesù

Karen King e il frammento
La divulgazione dal parte della professoressa Karen King del frammento di un vangelo altrimenti sconosciuto, da lei intitolato Vangelo della moglie di Gesù in quanto caratterizzato dalla presenza di un riferimento al moglie di Gesù, ha scatenato i mezzi di informazione di tutto il mondo.Il papiro è stato dichiarato da King e da altri esperti un autentico frammento di un codice del IV secolo, contenente una traduzione in lingua copta di un vangelo in lingua greca composto probabilmente nella seconda metà del II secolo.

Alcuni studiosi hanno però avanzato dubbi sull'autenticità del frammento. Fatta salva la correttezza professionale di King, James R. Davila, Louis Painchaud, Larry Rothfield, Alin Suciu, e altri partecipanti al congresso al quale il papiro è stato presentato, sostengono che il frammento sia probabilmente falso.


Le ragioni di questi dubbi coinvolgono l'aspetto del frammento e  i suoi bordi troppo regolari, ma anche la sua provenienza dubbia. King è stata contattata via email nel 2010 da un collezionista di manoscritti greci, copti e arabi, che ha scelto di rimanere anonimo; il frammento proviene da un insieme di manoscritti acquistati nel 1987, ed era accompagnato da una nota scritta da un professore tedesco di Egittologia, ora deceduto, che lo definiva l'unico testo in cui Gesù afferma di avere una moglie. Rothfield riassume la situazione:
Quindi un professore di Egittologia, ora convenientemente morto, ha rivelato al precedente proprietario, anche lui ora convenientemente morto, questa notizia esplosiva, e i precedente proprietario non ha annunciato questo incredibile fatto al mondo, o provato a donare il frammento ad un museo, o a metterlo sul mercato per milioni, ma invece ha venduto i papiri privatamente ad un altro proprietario che se l'è tenuto per 13 anni prima di chiedere ad un professore di Harvard di tradurlo.
[...]
Il proprietario potrebbe certamente rispondere ad alcune domande delle autorità che potrebbero rendere possibile seguire le tracce che il proprietario descrive, e forse alla fine condurre alla scoperta di altri pezzi del frammento. D'altro canto, potremmo ben scoprire che la provenienza fornita è una copertura. Ma, ovviamente, nessuna di queste domande può essere avanzata, poiché il proprietario è rimasto anonimo in quanto non vuole essere infastidito, ci dice la dottoressa King, da compratori.
Davila fa anche riferimento al fatto che il frammento è troppo perfetto, troppo simile a quello che ci si attende oggi (un testo sulla moglie di Gesù), per essere vero:
La professoressa King ha fatto tutto correttamente e ha assunto una linea estremamente ragionevole di ottimistico scetticismo, ma c'è un punto che non ho visto nessuno sollevare fino ad ora [...]: questo frammento è esattamente, esattamente, ciò che lo Zeitgeist del 2012 vorrebbe farci trovare in un vangelo antico. Nella mia mente questo va pesantemente contro l'autenticità del frammento. Ovviamente spero di sbagliarmi e che sia genuino, e c'è certamente una possibilità che lo sia, ma questo [ritrovamento] è equivalente ad una grossa vincita alla lotteria, e ciò dovrebbe renderci nervosi. È troppo perfetto. Come dice Larry Schiffman, «le cose più eccitanti sono le cose falsificate con più probabilità». La mia ipotesi di lavoro, al momento, è che qualcuno che sapeva cosa faceva abbia fatto grandi sforzi usando un pezzo di un antico papiro per creare un notevole falso.
James R. Davila, «A Coptic gospel that mentions Jesus' wife?», PaleoJudaica.com, 19 settembre 2012. Larry Rothfield, «The Provenance of the Jesus' Wife Papyrus Doesn't Pass the Smell Test», The Punching Bag, 18 settembre 2012. La fotografia è di Rose Lincoln/Harvard Staff Photographer.

9 commenti:

  1. ciao
    ho letto l'articolo di ieri dove veniva trascritto il testo tradotto dal papiro. in relata' non proverebbe niente quindi. o quasi?

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    1. Conferma che alla fine del II secolo c'era in atto un confronto molto animato tra le varie correnti del cristianesimo sul fatto che Gesù fosse o meno sposato, e che questa posizione era ancora di interesse nel IV secolo.

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  2. Pare che in Francia vi sia al momento qualche problemino con i musulmani ... così, segnalo.

    Davide

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  3. Non è così semplice come si può credere. Il papiro parla di una moglie di Gesù, ma non specifica quale. Nelle lettere paoline, ad esempio, si parla di Cristo sposo della Chiesa e in alcuni vangeli gnostici si vuole Gesù "sposato" con la madre degli angeli.

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    1. Sì, ma dal contesto si capisce che non si parla di Chiesa ma di una sposa in carne ed ossa, probabilmente Maria (Maddalena).

      P.S.: mi ricorda in quale lettera paolina si definisce Cristo "sposo della Chiesa"?

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  4. Da quel che ho sentito il papiro non spiega se Gesù era spostato fisicamente o spiritualmente con questa presunta moglie. Calcolando poi che il papiro dovrebbe provenire, se autentico, da una fonte gnostica se ne può dedurre che la sposa non è in carne e ossa dato che loro consideravano la materia come il male.
    Sui passi di Cristo sposo, le posso citare la lettera agli Efesini dove paragona il rapporto tra marito e moglie a quello tra Cristo e la sua Chiesa oppure il passo di Paolo che dice: "Io vi ho fidanzati a un solo sposo per presentarvi a Cristo quale vergine pura" (2 cor. 11,2).

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    1. La novità di questo nuovo vangelo, posto che sia autentico, sarebbe proprio quella che rappresenterebbe una corrente cristiana per la quale Gesù era "fisicamente" sposato; che poi questo matrimonio fisico fosse una rappresentazione del matrimonio spirituale è qualcosa di possibile, dato ciò che conosciamo delle correnti gnostiche.

      Per quanto riguarda Cristo "sposo della Chiesa", la ringrazio per le citazioni. Quella di Efesini, però, parla di Cristo "capo della chiesa", non suo sposo (giusto un appunto).

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    2. Da quel poco che si è riuscito a tradurre non pare che questo "vangelo" abbia apportato radicali novità. Esso pare essere un brano tratto dal vangelo di Filippo.

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    3. La novità, come ho detto, è che il matrimonio descritto è "autentico" e non simbolico.

      E, almeno stando a Francis Watson (http://markgoodacre.org/Watson.pdf), la fonte è Tommaso, non Filippo.

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