Qualche tempo fa Andrea Tornielli, vaticanista de La Stampa, pubblicò un articolo intitolato "Quel pregiudizio negativo sul Papa nel web italiano", in cui commentava i risultati di un'indagine effettuata sul web italiano da Reputation Manager e che confrontava i contenuti relativi alle figure di Benedetto XVI e del Dalai Lama. Tornielli lamentava il generale tenore negativo dei contenuti pertinenti il pontefice, a differenza di un atteggiamento più equilibrato presente nei commenti relativi a Tenzin Gyatso:
La citazione, rintracciabile nel libro Dalai Lama: A Policy of Kindness (Sidney Piburn, Motilal Banarsidass Publ., 2002, p. 31) è traducibile come:
Andrea Tornielli, "Quel pregiudizio negativo sul Papa nel web italiano", Vatican Insider, 11 settembre 2012.
I risultati dicono che Web, video e social network, concordemente, appaiono «equilibrati» sul Dalai Lama, «emotivi, e non in positivo» sul Papa. «La sintesi offerta dall'analisi dell'impatto emotivo delle conversazioni rilevate da Reputation Manager su queste due importanti figure religiose offre una fotografia molto chiara: quasi la metà dei contenuti online sul Papa (48,74%) ha un tono negativo e un impatto lesivo; solo il 7% è positivo ma generalmente tiepido, poco entusiasta; il resto ha valore neutro. Il Dalai Lama è invece decisamente più popolare sul web , sia quantitativamente (53% contro 47%, come totale delle conversazioni) che qualitativamente: il 26% dei contenuti online è positivo, e solo l’8% negativo, ma non lesivo, perché l’impatto emotivo delle parole utilizzate è in generale equilibrato, sia sui toni positivi che su quelli negativi».I risultati di questa indagine mi sono tornati alla mente quando ho visto la seguente immagine, che riporta un pensiero del Dalai Lama:
[...] Il primo video su Benedetto XVI, con oltre mezzo milione di visualizzazioni e tantissimi commenti, si chiama “Papa Ratzinger....in tutta la sua cattiveria!” e fa ben oltre cinque volte tanto il video più visualizzato sul Dalai Lama (meno di 90.000 visualizzazioni) che ha come tema i suoi aforismi di saggezza. La presenza in video di Benedetto XVI è in effetti nettamente sbilanciata sul versante “parodie”, “rivelazioni” e “critiche”, spesso feroci».
La situazione non appare migliore, secondo la ricerca, sui social network: il Dalai Lama ha al suo attivo ben 4.390.916 fan su 290 pagine dedicate e 71 gruppi attivi su Facebook. [...] Per quanto riguarda il Papa, «i numeri sono nettamente più bassi: 263.032, su 154 pagine e 62 gruppi attivi, ma in questo caso, tranne i primi intestati al pontefice in modo neutro col suo nome (Benedetto XVI, papa Benedetto XVI), la stragrande maggioranza è pesantemente sbilanciata sul negativo, come si evince scorrendone i titoli, sbeffeggianti o addirittura offensivi. Anche qui, però, solo l’1,8 % dei fan è attivo, segno che non c’è un accanimento crescente o portante del trend negativo».
La citazione, rintracciabile nel libro Dalai Lama: A Policy of Kindness (Sidney Piburn, Motilal Banarsidass Publ., 2002, p. 31) è traducibile come:
Dobbiamo fare ricerca e poi accettarne i risultati. Se non reggono alla sperimentazione, le parole dello stesso Budda devono essere scartate.Una ricerca tra gli articoli di questo blog ne restituisce diversi relativi a Benedetto XVI, e certo non celebrativi, ma nessuno, prima di questo, sul Dalai Lama. Forse la ragione di questa discrepanza non sta nella malignità della Rete, quanto nell'abissale differenza di spessore morale tra le due figure.
Andrea Tornielli, "Quel pregiudizio negativo sul Papa nel web italiano", Vatican Insider, 11 settembre 2012.