mercoledì 29 settembre 2010

Il "Sole delle Alpi" e il crocifisso

Segnalo l'intervento di Piergiorgio Odifreddi (che sto lentamente rivalutando) su Repubblica.it: «Una croce sul Sole delle Alpi» tratta della vicenda della scuola di Adro, tappezzata col simbolo politico della Lega Nord, per sottolineare una strana dissociazione nelle menti dei nostri politici.

Odifreddi fa riferimento alla lettera della Presidenza della Repubblica indirizzata ai genitori della scuola, in cui si dice
Il capo dello Stato ha apprezzato il passo compiuto dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, invitando il sindaco di Adro a rimuovere quelle esibizioni [...] ha ribadito la sua convinzione che nessun simbolo identificabile con una parte politica possa sostituire, in sede pubblica, quelli della nazione e dello Stato, né questi possono essere oggetto di provocazione e sfide.
Condivido in pieno la posizione di Napolitano su questi fatti, e non ho dubbi che la sua dichiarazione di sostegno ai valori della Costituzione sia sentita e non una semplice convenienza politica (come nel caso della Gelmini).

Ma, come giustamente fa notare Odifreddi, al Presidente della Repubblica e al Governo tutto andrebbe chiesto perché, invece, nel caso dei crocifissi nelle aule scolastiche hanno deciso di appellarsi contro la sentenza della Corte europea per difendere l'affissione di simboli identificabili con una parte religiosa? (In realtà Odifreddi afferma che si tratti di un simbolo politico, ma non sono obbligato a riprendere quella parte delle sue argomentazioni che non condivido)

Il Sole delle Alpi è il simbolo di una parte politica e, in quanto tale, non può essere usato come simbolo della collettività, neppure lì dove quella parte politica fosse maggioranza assoluta. Allo stesso modo il crocifisso è il simbolo di una parte religiosa e, in quanto tale, non può essere usato come simbolo della collettività, neppure se rappresenta la maggioranza degli italiani.

Non è neppure vero che si tratti di un simbolo "culturale" italiano: è vero che è un simbolo rappresentativo di molti italiani, ma non è un loro simbolo in quanto italiani. E questa è, fondamentalmente, la laicità dello Stato: rispetto ma equidistanza dalle convinzioni personali o collettive degli italiani che non siano loro in quanto italiani.

6 commenti:

  1. Il crocifisso e la cristianità, in generale, sono al di sopra del simbolismo partitico o sociale. Non rappresentano un gruppo di persone ma dei valori ben precisi che sono in buona parte riconosciuti e accettati anche dagli atei normali. Ma non si può pretendere "normalità" da un militante e intollerante come pierciccio odifreddi

    RispondiElimina
  2. Il crocifisso rappresenta una religione che ha la pretesa di detenere il copyright di questi "valori ben precisi" e che ritiene di essere stata l'unica e indispensabile fonte di educazione dell'Occidente.
    Presunzione coadiuvata da un'abitudine secolare, quella di cannibalizzare i progressi altrui e di vantare come merito cambiamenti di posizione imposti dall'esterno (abitudine che continua ancor oggi: vedasi la recente celebrazione per la ricorrenza di Porta Pia).

    Va da sè, poi, che se i valori sono "in buona parte riconosciuti", significa che non tutti lo sono e che, quindi, la tesi per cui uno dovrebbe "accettare" quel simbolo, che oltre a non rappresentarlo appieno è anche segno distintivo di una specifica religione* (e del relativo "gruppo di persone" devote), è irricevibile.

    *la scappatoia ci sarebbe: togliete il crocifisso da tutte le chiese. Poi, se ne riparla.

    RispondiElimina
  3. Buongiorno, gradirei segnalare un saggio che parla di simboli esoterici in cui è possibile trovare un approfondimento inedito sul simbolo solare chiamato superficialmente il Sole delle Alpi.Il libro è "Il marchio della bestia è tra noi" potete trovare di seguito anche due articoli in merito,grazie.

    http://www.laprovinciadivarese.it/stories/Cronaca/156226_toh_il_sole_delle_alpi__un_mito_made_in_africa/


    http://www.dongiorgio.it/scelta.php?id=1305&nome=prima

    RispondiElimina
  4. «Il crocifisso e la cristianità, in generale, sono al di sopra del simbolismo partitico o sociale.»

    Ma non al di sopra del simbolismo religioso, ed è questo che viene sostenuto.

    «Non rappresentano un gruppo di persone ma dei valori ben precisi che sono in buona parte riconosciuti e accettati anche dagli atei normali.»

    Falso. Il crocifisso è il simbolo dei cristiani: si trova sulle costruzioni dei devoti cristiani.

    Quanto al resto, mi piacerebbe sapere quali valori accettati dagli atei "normali" sarebbero simbolizzati dal crocifisso.

    «Ma non si può pretendere "normalità" da un militante e intollerante come pierciccio odifreddi»

    Storpiare il nome di chi non la pensa come lei è indice di scarsa maturità intellettuale. Se non è in grado di confrontarsi con gli altri da adulto, può tranquillamente andare altrove.

    RispondiElimina
  5. «Il libro è "Il marchio della bestia è tra noi" potete trovare di seguito anche due articoli in merito,grazie.»

    Mi pare il solito ciarpame esoterico.

    RispondiElimina
  6. una modesta proposta:visto che il crocifisso non è un simbolo religioso, perchè non appenderlo capovolto? un simbolo puramente umano di tolleranza e sacrificio non dovrebbe avere un verso preferenziale

    RispondiElimina