Sempre tramite il blog di Antonio Lombatti (dovrò pagargli i diritti), sono venuto a sapere di una «rivolta» minacciata dai sacerdoti cattolici australiani, i quali si rifiutano di adottare la nuova traduzione inglese del messale, che entrerà in vigore a novembre, perché ritengono che allontanerà i fedeli.
La nuova traduzione dal latino, che da una parte è considerata più poetica e più simile all'originale latino, è criticata da qualche centinaio di sacerdoti come «una versione antiquata, artificiosa e meno politicamente corretta che ignora l'inglese moderno e potrebbe allontanare ancor di più i cattolici dalla Chiesa».
Tra i problemi di questa traduzione citati dai detrattori, ci sono alcune nuove traduzioni a mio parere innocue, come «Il Signore sia con voi - E con il tuo spirito» invece di «E anche con te», altre, invece, più significative.
Il Credo, in particolare, ha ricevuto una rinfrescata: invece di iniziare con «Crediamo», i fedeli dovranno pronunciare un più corretto «Credo»; inoltre, dovranno dire di credere in un Figlio «consustanziale col Padre», invece che «di un solo essere [one being] col Padre».
La nuova traduzione dal latino, che da una parte è considerata più poetica e più simile all'originale latino, è criticata da qualche centinaio di sacerdoti come «una versione antiquata, artificiosa e meno politicamente corretta che ignora l'inglese moderno e potrebbe allontanare ancor di più i cattolici dalla Chiesa».
Tra i problemi di questa traduzione citati dai detrattori, ci sono alcune nuove traduzioni a mio parere innocue, come «Il Signore sia con voi - E con il tuo spirito» invece di «E anche con te», altre, invece, più significative.
Il Credo, in particolare, ha ricevuto una rinfrescata: invece di iniziare con «Crediamo», i fedeli dovranno pronunciare un più corretto «Credo»; inoltre, dovranno dire di credere in un Figlio «consustanziale col Padre», invece che «di un solo essere [one being] col Padre».