Tre mesi fa, avevo dato notizia dei corsi di etica laica introdotti in alcune scuole australiane, dove sono andati ad affiancare i corsi di religione (si veda l'articolo «Insegnamento dell'etica nelle scuole pubbliche australiane»).
Si tratta di corsi il cui scopo è permettere ai bambini di «imparare a pensare criticamente, a discutere di ciò che è giusto e sbagliato, e a trattare temi filosofici di livello adatto; i corsi evitano esplicitamente di inculcare particolari precetti morali nei bambini».
In un certo senso, si tratta dell'equivalente laico della SRE (l'ora di religione australiana), nel senso che ha lo scopo di far impratichire i bambini con le questioni di etica; in un altro senso, però, è diametralmente opposta, in quanto non si inculca ai bambini una particolare visione del mondo.
Ma mi era sfuggita una notizia: cosa è successo nelle scuole in cui la sperimentazione dell'ora di etica laica è stata avviata? Il 47% degli studenti dei corsi di SRE (protestante) sono passati al nuovo corso. La metà degli studenti che prima seguivano un corso di indottrinamento in una particolare visione morale ha scelto di avvalersi di un corso che insegni i fondamentali dell'etica senza inculcare alcuna visione particolare.
In Italia, la Chiesa cattolica ha il monopolio dell'ora di religione (che infatti è chiamata «Insegnamento della religione cattolica», IRC); teoricamente, la scuole sarebbero autorizzate a offrire insegnamenti alternativi per gli studenti che non intendono avvalersene, ma in pratica, la cronica mancanza dei fondi, che però non si avvera mai nel caso della IRC, implica che queste ore alternative non siano quasi mai offerte.
Dunque ribadisco la richiesta che feci all'epoca del primo articolo, alla luce del successo che questi corsi hanno avuto in Australia: non si potrebbe organizzare un'ora alternativa di etica in Italia?
Intanto c'è una campagna per il rispetto della legge sull'ora alternativa: Progetto ora alternativa.
Si tratta di corsi il cui scopo è permettere ai bambini di «imparare a pensare criticamente, a discutere di ciò che è giusto e sbagliato, e a trattare temi filosofici di livello adatto; i corsi evitano esplicitamente di inculcare particolari precetti morali nei bambini».
In un certo senso, si tratta dell'equivalente laico della SRE (l'ora di religione australiana), nel senso che ha lo scopo di far impratichire i bambini con le questioni di etica; in un altro senso, però, è diametralmente opposta, in quanto non si inculca ai bambini una particolare visione del mondo.
Ma mi era sfuggita una notizia: cosa è successo nelle scuole in cui la sperimentazione dell'ora di etica laica è stata avviata? Il 47% degli studenti dei corsi di SRE (protestante) sono passati al nuovo corso. La metà degli studenti che prima seguivano un corso di indottrinamento in una particolare visione morale ha scelto di avvalersi di un corso che insegni i fondamentali dell'etica senza inculcare alcuna visione particolare.
In Italia, la Chiesa cattolica ha il monopolio dell'ora di religione (che infatti è chiamata «Insegnamento della religione cattolica», IRC); teoricamente, la scuole sarebbero autorizzate a offrire insegnamenti alternativi per gli studenti che non intendono avvalersene, ma in pratica, la cronica mancanza dei fondi, che però non si avvera mai nel caso della IRC, implica che queste ore alternative non siano quasi mai offerte.
Dunque ribadisco la richiesta che feci all'epoca del primo articolo, alla luce del successo che questi corsi hanno avuto in Australia: non si potrebbe organizzare un'ora alternativa di etica in Italia?
Intanto c'è una campagna per il rispetto della legge sull'ora alternativa: Progetto ora alternativa.
Giusto per completezza di informazione, riporto che ad allarmarsi per il successo dei corsi di etica laica sono le organizzazioni religiose, quelle che fino ad ora avevano il monopolio dell'etica e che insegnavano agli studenti la loro versione della morale (e poi si lamentano della mancanza di libertà di educazione!).
La diocesi anglicana di Sidney ha infatti aperto un sito dedicato alla raccolta di fondi per «proteggere la SRE». Secondo questo sito, la perdita dell'educazione religiosa comporterebbe il rischio «di perdere la vera e fondamentale etica che ha sostenuto la struttura morale dell'Australia per centinaia di anni». Chissà che non sia una cosa positiva.
La diocesi anglicana di Sidney ha infatti aperto un sito dedicato alla raccolta di fondi per «proteggere la SRE». Secondo questo sito, la perdita dell'educazione religiosa comporterebbe il rischio «di perdere la vera e fondamentale etica che ha sostenuto la struttura morale dell'Australia per centinaia di anni». Chissà che non sia una cosa positiva.
Fonti: Jacqueline Maley, «Scripture classes lose half of students to ethics, say Anglicans», The Sidney Morning Herald, 8 maggio 2010.
La religione inseghnata male, tipo catechismo, è infruttuoso ... ok.
RispondiEliminaMa uno studio comparativistico antropologico attento non solo alle differenze ma anche alle analogie, ancillare allo studio dell' arte e delle lettere sarebbe interessantissimo !
Davide
Ma non è quello che avviene, anche quando l'IRC è insegnata a dovere da professori preparati.
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