mercoledì 11 maggio 2011

Persone pie che massacrano in nome di Dio: Bin Laden e Saul

Saul stermina gli Amaleciti per ordine di Dio
Commentando l'articolo «Luigi Tosti, la rimozione del crocefisso e l'obiezione di coscienza» ho citato un episodio della Bibbia narrato nel Primo libro di Samuele. Nel capitolo 15 si narra infatti:
1 Samuele disse a Saul: «Il Signore ha inviato me per consacrarti re sopra Israele suo popolo. Ora ascolta la voce del Signore. 2 Così dice il Signore degli eserciti: Ho considerato ciò che ha fatto Amalek a Israele, ciò che gli ha fatto per via, quando usciva dall'Egitto. 3 Va' dunque e colpisci Amalek e vota allo sterminio quanto gli appartiene, non lasciarti prendere da compassione per lui, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini».
[...]
7 Saul colpì Amalek da Avila procedendo verso Sur, che è di fronte all'Egitto. 8 Egli prese vivo Agag, re di Amalek, e passò a fil di spada tutto il popolo. 9 Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio del bestiame minuto e grosso, gli animali grassi e gli agnelli, cioè tutto il meglio, e non vollero sterminarli; invece votarono allo sterminio tutto il bestiame scadente e patito.

La colpa degli Amaleciti sarebbe stata quella di attaccare la carovana degli Ebrei mentre attraversava il deserto, colpendo la retroguardia dove si trovavano i più deboli (Deuteronomio 25,17-19). Per punire questa razzia, Yahweh ordina a Saul di colpire Amalek e di sterminare tutto ciò che gli appartiene, specificando che intende «uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini». Presumibilmente molti di quegli uomini e di quelle donne erano innocenti, certamente lo erano i bambini, i lattanti e gli animali; ma Yahweh è spietato e vuole che anche Saul sia spietato, che non si lasci «prendere da compassione».

E Saul è spietato: fa prigioniero il re amalecita Agag e risparmia il bestiame migliore per sacrificarlo a Yahweh, ma passa «a fil di spada tutto il popolo»; uomini e donne, bambini e lattanti, trovano la morte violenta, come aveva chiesto Yahweh (alla fine anche Agag sarà squartato dinanzi a Yahweh, per placarne l'ira).



Il pio Saul e Bin Laden il cattivo

Come giudicare il comportamento di Saul? Certamente un comandante militare che stermina l'intera popolazione nemica, lattanti inclusi, non può riscuotere la nostra approvazione, e questa sensazione non è dovuta solo alla mentalità moderna, dato che il problema della moralità di questo gesto fu sentito sin dall'antichità. Ad esempio, lo storico ebraico Giuseppe Flavio giustificò Saul dicendo che lo fece «perché aveva avuto un comando da parte di Dio, che era pericoloso disattendere» (Antichità giudaiche, VI.7.2).

Però né gli ebrei né i cristiani sembrano condannare Saul per aver ucciso gli Amaleciti, né tanto meno Yahweh per aver dato quell'ordine. Dunque sembra che sterminare una popolazione inerme sia moralmente lecito, se ad ordinarlo è Dio.


La cosa mi ha rammentato un articolo di John Loftus, «Osama Bin Laden Was Probably a Good Man» («Osama Bin Laden probabilmente era un uomo buono», Debunking Christianity, 5 maggio 2011), in cui l'ex-predicatore afferma che «Osama Bin Laden probabilmente un uomo buono; sincero, devoto e timoroso di Dio».

La provocazione di Loftus è evidente. Come Saul, infatti, Bin Laden era convinto che Dio volesse che fosse spietato e che colpisse i suoi nemici senza riguardo a «uomini e donne, bambini e lattanti». E Bin Laden, come Saul, ha scelto di uccidere indiscriminatamente colpevoli e innocenti, perché questo era il volere di Dio. E infatti molti musulmani, a partire da quelli che sono morti in attacchi suicidi ispirati o comandati da Bin Laden, considerano il suo operato giusto e meritevole.


Allora mi chiedo dove sia, per i credenti, il confine morale tra Saul e Bin Laden. Moralmente sembrerebbero infatti sullo stesso piano, quello composto da persone disposte a fare tutto in nome della pietas, della corrispondenza al volere di Dio. Eppure i cristiani, per esempio, lodano Saul, o, quanto meno, non lo criticano; mentre Bin Laden è visto come il male assoluto, o qualcosa del genere.

Inaccettabili massacri in nome di Dio

La mia opinione è che sia Bin Laden che Saul siano da biasimare, e con loro tutti coloro che sono disposti a compiere un atto comandato da Dio quale che esso sia.

Il presunto ordine divino non giustifica l'assassinio di persone innocenti, né rende giusto un atto ingiusto. L'obbedienza perinde ac cadaver non è un valore, ma un difetto, una debolezza. Lo spirito critico di una persona dovrebbe portarla alla ribellione agli ordini di una divinità (o, in generale, di qualunque autorità) mostruosa che pretende di imporre alle sue creature atti immorali e violenti.

L'immagine dello sterminio degli Amaleciti proviene da The Brick Testament, del Rev. Brendan Powell Smith.

14 commenti:

  1. Che pazienza, e che delusione!

    tutto ciò che lei afferma a proposito della Bibbia, le rivisitazioni delle malefatte di Dio nei confronti dell'umanità si iinquadra nel suo modo negativo di vedere due concetti basilari: il concetto di rivelazione e quello di autore sacro La rivelazione è l'intervento di Dio nella storia dell'uomo attrverso la parola comunicata e affidata ai cosiddetti autori sacri che si ritiene abbiano messo per iscritto quanto aloro rivelato da Dio. E' fin troppo ovvio che costoro scelti tra semplici uomini hanno agito in prospettiva del loro tempo e cultura ,i loro scritti non sfuggono alle problematiche comuni a qualsiasi opera antica. La filologia classica insegna che anche gli scritti di poeti greci come Omero o Esiodo o i romani Ennio o Plauto sono stati oggetto di di complesse discussioni da parte di studiosi di tutti i secoli alla ricerca di possibili archetipi delle loro opere.Questo vale anche per la ricerca scientifica della filologia biblica. Nel caso specifico il libro di Samuele è stato scritto da più mani nel corso dei secoli ,e non è da considerarsi come un libro di storia come lo si intende oggi

    Questo dato evidentemente le sfugge.Caro amico -se mi permette- legga meno Odifreddi e legga Dante,nel suo “Convivio” al libro II: faccia uno sforzo dal punto 1 almeno al 6
    Evidentemente ,ignorando o trascurando il senso allegorico,il senso morale e il senso anagogico, si è bloccato solo sul senso letterale della Bibbia.
    E poi :"Il presunto ordine divino non giustifica l'assassinio di persone innocenti, né rende giusto un atto ingiusto. L'obbedienza perinde ac cadaver non è un valore, ma un difetto, una debolezza. Lo spirito critico di una persona dovrebbe portarla alla ribellione agli ordini di una divinità (o, in generale, di qualunque autorità) mostruosa che pretende di imporre alle sue creature atti immorali e violenti."
    certo,come L'aborto e l'eutanasia

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  2. La sua difesa fa acqua da tutte le parti.

    Il punto non è se Dio abbia realmente ordinato il massacro o no: è ovvio che non l'abbia fatto, dato che la storia narrata dalla Bibbia è falsa, almeno fino alle cronache incluse!

    Lo scandalo, lampante e clamoroso, di un Dio buono che ordina di commettere il male è ineludibile quando si crede che questo ordine corrisponda ad un evento vero. È per questo che i credenti più smaliziati, come lei e in generale i cattolici, sono costretti a ricorrere a concetti arzigogolati e infalsificabili come la rivelazione, almeno come la intende lei. È una sorta di corazza che serve a proteggerla dall'evidente rozzezza (a dir poco) morale del Dio dell'AT, permettendole di far dire al testo ciò che lei vorrebbe fargli dire, e non ciò che dice.

    Il problema di questo approccio, però, è che lo scandalo di un Dio buono che ordina il male è altrettanto lampante e clamoroso anche quando si tratta di un'allegoria! I valori di obbedienza e annientamento dello spirito critico, a favore di una fede cieca e assolutamente a-critica, sono il cuore del messaggio di questo e di altri, tragici e immorali episodi dell'AT.

    L'unico modo che lei ha per conservare l'AT è ignorare ciò che dice. E questo dà la misura dell'elevatissimo costo della fede. Certo, l'alternativa è credere che si debba obbedire a Dio fino alle estreme conseguenze, fino a schiantarsi sulle Torri Gemelle o a sterminare bambini e lattanti; ma si tratta, semplicemente, di un'illusione differente.

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  3. Sig. Censore, sia comprensivo.
    Quando siamo innamorati (stato che io considero una sorta di infermità mentale), siamo portati a non vedere i difetti, persino i più eclatanti, dell'oggetto del nostro amore.

    Un saluto

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  4. @ Roberto:

    UAAR et similia sono non-credenti che considerano i credenti come i non-fumatori considerano i fumatori ... e_ a puro titolo informativo_ così come nessuno odia i fumatori più degli ex fumatori, nessuno odia i credenti più degli ex-credenti.

    Chiedere loro di contestualizzare testi antichissimi passati da migliaia di anni di traduzioni, interpretazioni ecc non serve assolutamente a nulla:

    per loro qualsiasi cosa è da interpretare alla lettera, pure "i serpenti che parlano", e sarà sempre come se fosse stata scritta la sera prima della loro lettura ... direttamente nella lingua moderna in cui leggono la traduzione !

    Davide

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  5. «nessuno odia i credenti più degli ex-credenti.»

    Di norma perderei tempo a dimostrarti che non è così; ma dato che so per esperienza che sei qui a provocare, non lo farò.

    «Chiedere loro di contestualizzare testi antichissimi passati da migliaia di anni di traduzioni, interpretazioni ecc non serve assolutamente a nulla»

    No, Davide, sarebbe troppo facile: in base alla tua morale corrente, sceglieresti ciò che ti pare giusto, definendolo "parola di Dio", e getteresti ciò che non ti aggrada, affermando che si tratta di "allegoria", "errore di traduzione" o cose del genere.

    O quello è un testo ispirato da Dio, il quale intendeva trasmettere il suo messaggio agli uomini, o non lo è. Nel primo caso deve avere requisiti di veridicità e moralità, che però non ha; la conseguenza è chiara e lampante.

    «per loro qualsiasi cosa è da interpretare alla lettera, pure "i serpenti che parlano", e sarà sempre come se fosse stata scritta la sera prima della loro lettura ... direttamente nella lingua moderna in cui leggono la traduzione !»

    Veramente queste sono idiozie cui credono i credenti (vedi la famosa frase di Bush sulla Bibbia in inglese).

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  6. Il punto è che, piaccia o no, le masse non sopportano il Vuoto di Simboli: togli la religione "classica" iniziano subito a idolatrare squadre di calcio, ideologie politiche, personaggi dello spettacolo ecc ... spesso con inaudita ferocia messa in pratica, non semplicemente letta o udita.

    Davide

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  7. Per riprendere sinteticamente la questione ideologica delle maiuscole chi scrive "dio" spesso scrive poi "Milan", "Inter", "Juve" ecc ... e in nome di questi Idoli (maiuscolo appunto)l le orde barbariche di ultrà non esitano a mettere a ferro e fuoco le città !


    Davide

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  8. «Juve» è un nome proprio, dunque va con la maiuscola. «Dio» può essere un nome proprio o un nome comune, dunque può prendere la maiuscola o la minuscola.

    Le regole dell'italiano sono chiare.

    Quanto al discorso sul "Vuoto dei Simboli" (da dove vengono queste maiuscole?) delle masse (che lei sembra disprezzare), se anche fosse vero non giustificherebbe il sostenere che la religione è vera.

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  9. Forse sarà inutile spiegarlr la differenza tra “ispirazione “ e “Dettatura”. Il concetto d’ispirazione permette di affermare che è Dio è l’autore della Bibbia, ma non esclude l’uomo, come vero autore egli stesso,Dio non le toglie la libertà e le capacità personali ma le illumina e le ispira, a differenza di una pura dettatura (vedi Corano) dove vi è solamente Dio e non “ Dio e l’uomo” manca quel fondamentale et-et discrimine di ogni eresia. La Parola di Dio è un canto a più voci, in quanto le pronuncia in molte forme, in diversi modi ,lungo la storia e con diversità di annunciatori, per raggiungere tutti gli uomini per “accomodarsi alI'incapacità del vulgo”come scrisse GALILEO GALILEI a Benedetto Castelli.La legga quella lettera.
    @Grazie Davide per l’appoggio,in fondo,insegnare agli “ignoranti” è UN ATTO DI MISERICORDIA a noi è chiesto di combattere la” buona battaglia” non di vincerla a quello ci pensa Nostro Signore.
    Buona Notte.

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  10. Il presunto ordine divino non giustifica l'assassinio di persone innocenti, né rende giusto un atto ingiusto.

    Giusto. Ma puoi dire questo solo perchè (pro)vieni da un civiità cristiana, in cui il valore dell'innocente è riconosciuto nella storia solo a partire dall'evento Cristo. E' molto facile, banale e senza alcuno sforzo fare letture strumentali come queste; piu diffile è chiedersi tante domande sul quel testo; fare una esegesi seria; una lettura canonica alla luce di tutto il resto della Bibbia; cosa vuol dire veramente il testo, da chi lo ha scritto; cosa significa alla luce i Cristo; a quale tradizone appartiene etc... ma forse tutto questo è un lavoro troppo impegnativo.

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  11. @roberto.

    Quanto lei dice non va a toccare minimamente il problema da me sollevato:

    «lo scandalo di un Dio buono che ordina il male è altrettanto lampante e clamoroso anche quando si tratta di un'allegoria! I valori di obbedienza e annientamento dello spirito critico, a favore di una fede cieca e assolutamente a-critica, sono il cuore del messaggio di questo e di altri, tragici e immorali episodi dell'AT.»

    Sorvolo sulla superbia mostrata dalla sua definizione di "ignorante" appioppatami: evidentemente da quando mi sono de-convertito è stata rimossa dai sette peccati capitali...

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  12. @fabrizio:

    «Ma puoi dire questo solo perchè (pro)vieni da un civiità cristiana»

    Hai ragione, perché fino all'arrivo di Gesù sterminare il prossimo era considerata una cosa positiva. Fino all'arrivo di Gesù e per un paio di millenni dopo...

    «E' molto facile, banale e senza alcuno sforzo fare letture strumentali come queste; piu diffile è chiedersi tante domande sul quel testo; fare una esegesi seria; una lettura canonica alla luce di tutto il resto della Bibbia; cosa vuol dire veramente il testo, da chi lo ha scritto; cosa significa alla luce i Cristo; a quale tradizone appartiene etc... ma forse tutto questo è un lavoro troppo impegnativo.»

    Forse è troppo impegnativo, proprio perché è difficile far dire a un testo qualcosa di diverso da ciò che dice.

    Sono certo che esista un'interpretazione che spiega come sterminare quei bambini non sia poi "male", oppure che spiega che si tratta di un'"allegoria" per qualcos'altro, oppure che è una cattiva interpretazione da parte dell'estensore umano del testo, oppure che si tratta di un gesto voluto da Dio, sì, ma perché gli esseri umani dell'epoca erano troppo "duri di cuore" per capire il comandamento dell'amore.

    Peccato che tutte queste possibili alternative siano tranquillamente sostenute dai cristiani in giro per il mondo a partire dallo stesso testo: evidentemente manipolando e interpretando è possibile far dire qualunque cosa ad un episodio assolutamente chiaro e lampante.

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  13. Che Pazienza ,Che Pazienza!
    Abbiamo detto che Dio si è rivelato servendosi degli uomini, pertanto quando si dice bisogna conoscere la lingua, la letteratura, la cultura e i costumi attraverso i quali questi autori ci hanno trasmesso la rivelazione si intende anche, ed è molto importante, considerare il loro modo di concepire la santità di Dio e la giustizia tra gli uomini, secondo i costumi del tempo ecc .ecc. Le ho già detto che Dio si è comportato, nella sacra Scrittura e nella rivelazione, come un buon pedagogo dei popoli. La rivelazione ha carattere progressivo e il suo compimento è il nuovo testamento .Va bene? La Sacra Scrittura è un libro solo. Se ne vogliamo comprendere un fatto che vi è riferito, bisogna collegare questo fatto a una visione complessiva della Scrittura, dal primo libro dell'Antico Testamento, fino all'ultimo del Nuovo. E’ fondamentale poi distinguere fra il messaggio rivelato e i costumi dell'epoca, soprattutto con la loro concezione della giustizia e il loro modo di mantenerla tra gli uomini. Ogni trasgressione contro la santità di Dio o contro un comandamento della sua Legge era passibile di una punizione fisica che poteva arrivare fino alla morte e nel caso delle città conquistate, la legge dell'anatema manifestava l'obbligo di estirpare l'idolatria e di affermare la santità di Dio e la sua unicità. Tuttavia, non si può negare che accanto a questi fatti, troviamo anche, nell'Antico Testamento, testi che condannano e correggono la violenza.Ecco che poassiamo intravedere la pedagogia di Dio e la sua progressività. Dall'uso della vendetta come un primo passo per far regnare la giustizia tra le persone e tra i popoli che consisteva nel rispondere al male con un male maggiore, si passa in un secondo momento,alla legge del taglione, nonostante la sua durezza, costituisce un progresso rispetto a prima. Essa limita la legge della vendetta alla reciprocità; “Vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede”
    Nel libro di Tobia, si nota un altro progresso nel modo di considerare la GIUSTIZIA “Non fare a nessuno ciò che non piace a te” (Tb 4,15).
    Il progresso continua con il perfezionamento della rivelazione nel Nuovo Testamento. Che cosa ci insegna? Di dare agli altri il bene che si vorrebbe per se stessi, e non più soltanto di non fare loro il male, ed è frutto della legge dell'amore che sostituisce quella del taglione (occhio per occhio e dente per dente), e che ci spinge fino all'amore per i nemici. Ecco caro Censore, il senso del mio “insegnare agli ignoranti” che come noterà ho virgolettato, non è per offenderla capisce?
    Non ho altro da dirle.

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  14. Le affermazioni prive di prove sono da ritenersi infondate, Roberto.

    Da nessuna parte, nell'AT, sta scritto che il volere di Dio è incompleto; da nessuna parte sta scritto che episodi come quello degli Amaleciti sono falsi o fraintesi; da nessuna parte sta scritto che vi è un'evoluzione del pensiero di Dio, una rivelazione progressiva che rende cattivi comportamenti precedentemente pii.

    Quanto alla sua chiave di lettura, dovrebbe sapere che la Bibbia non è un libro, ma una collezione di libri, scritti in epoche differenti, da persone differenti, con fini differenti; se ne afferma l'unità deve dimostrarla, non semplicemente enunciarla. Altrimenti sta compiendo un'operazione ideologica: parte dall'idea che vuole sostenere e cerca interpretazioni che la sostengano, manipolando i fatti e i dati, o ignorandoli, quando non si adattano ad essa.

    Per tornare al nostro discorso, nell'episodio degli Amaleciti Yahweh ordina esplicitamente di sterminare tutti, colpevoli e innocenti. O questo ordine è buono o è cattivo: dica esplicitamente se per lei vale il primo o il secondo caso, senza nascondersi.

    Se non sa dirmi questo, allora è vero, non ha nulla da dirmi. Né, tanto meno, da insegnarmi.

    Buone cose.

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