mercoledì 1 giugno 2011

Dennett commenta le ragioni della fede

Daniel Dennett è un filosofo americano, famoso per «sporcarsi le mani» nel portare i temi trattati tra filosofi alla gente comune. È anche uno dei «quattro cavalieri dell'Apocalisse» del «Nuovo Ateismo» (anglosassone), assieme a Richard Dawkins, Sam Harris e Christopher Hitchens.

Ecco un piccolo estratto di una sua intervista, pubblicata dal The Irish Times nell'articolo «Bright star of the atheist universe»:
Penso che molta gente si aggrappi alla religione perché ritengono che nulla possa prenderne il posto. Non è poi così meravigliosa, ma vivere senza di essa sarebbe terribile. Bene, facciamo un respiro profondo e vediamo cosa possa prenderne il posto. Cosa la religione fa estremamente bene? Ci sono altre istituzioni che potrebbero fare altrettanto bene, se non meglio? Naturalmente lo stesso pensiero che si possa voler sostituire la religione con qualcos'altro riempie molta gente di paura, disgusto e sgomento. Ma è perché non ci hanno mai pensato.

3 commenti:

  1. No, no, ci hanno pensato eccome : Giacobinismo, Fascismo, Comunismo Nazionalsocialismo (che come per magia cambierà nome in Nazismo dopo la sconfitta) ... e tanti altri Ismi.

    ... Un guadagno ?!?!

    Dennett dovrebbe aggiornarsi un po' !


    Davide

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  2. A parte la ridicola affermazione che Fascismo e Nazionalsocialismo fossero «senza religione», Dennett non afferma che qualunque cosa sia meglio, anzi, chiede esplicitamente «Ci sono altre istituzioni che potrebbero fare altrettanto bene, se non meglio?».

    Certo, se poi uno pensa che gli atei siano tutte macchiette, allora è meglio che torni a guardarsi il bestemmiatore, beandosi della propria ignoranza.

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  3. Alla base di certi apologeti della religione c'è un principio che secondo me è mafioso, e che è riassunto mirabilmente nel famoso aforisma di Chesterton: "Chi non crede a Dio, rischia di credere a tutto".

    E' un'idea non solo discutibile, ma secondo me (per chi credesse veramente) incredibilmente blasfema. La religione sarebbe il "meno peggio" rispetto ai fenomeni parareligiosi che possono sostituirla: superstizione, fondamentalismi laici o atei.

    In un'altra accezione lo stesso ragionamento viene fatto in difesa del cattolicesimo: in mancanza dell'autorità della Chiesa Apostolica Romana, è tutto un fiorire di sette e gruppuscoli fondamentalisti.

    In entrambi i casi, sono ipotesi storiche o sociologiche legittime che vanno affrontate con serietà.
    Ma come argomentazioni in difesa della religione sono debolissime e dimostrano che il movente principale di alcuni credenti è la paura dell'ignoto.

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