D'Alpa parla dell'atteggiamento assunto dalle gerarchie vaticane, che, coadiuvate da una classe politica di scarso livello, dipingono il Papa come un bersaglio dei laici e degli atei, quando è Benedetto XVI che ha iniziato una offensiva per riportare in auge il principio fideistico, il dominio della fede (la sua, ovviamente) nella vita pubblica e il disprezzo della ragione che ha caratterizzato la Chiesa prima del Concilio Vaticano II. I casi sono numerosi: la sua “lezione” da tenersi alla Sapienza di Roma; la pericolosa opposizione all'uso dei metodi contraccettivi; l'imposizione del principio della “santità” della vita a discapito dell'autodeterminazione di ciascuno e tanti altri.
Dal caso degli autobus con lo slogan ateo, alla summenzionata legge sul testamento biologico, al coretto di Bagnasco e Gelmini sull'insegnamento della religione cattolica nelle scuole che “promuoverebbe una mentalità accogliente” è evidente che in Italia tira un'aria pesante per chiunque non voglia genuflettersi davanti ad un uomo che afferma di essere il vicario di Dio in terra. E, paradossalmente, questo è un pericolo maggiore di quello costituito dall'incompetente e criminogeno Presidente del Consiglio dei Ministri che ci viene imposto dalle televisioni: anche chi dovrebbe difendere le posizioni della laicità e dell'aconfessionalità dello Stato si affretta a genuflettersi, per piaggeria, dinanzi al pronunciamento papale.
Stamattina stavo leggendo il primo post del blog Daylight Atheism che si intitola “Welcome to Daylight Atheism”. L'autore spiega i motivi per i quali ha deciso di aprire un blog sull'ateismo. Uno è la crescita all'interno della società civile delle forze fondamentaliste religiose, che giustamente descrive come “acerrime nemiche di tutto il progresso” avvenuto negli ultimi secoli e intente a minacciare “la libertà e la felicità delle persone ovunque”. L'altro motivo che ha spinto l'autore (che si firma Ebon Musings) è l'assenza, o meglio la sottorappresentazione dei blog sull'ateismo, con il relativo deficit di disseminazione delle ragioni dietro la scelta di liberarsi dalle catene del credo religioso. Ebon Musings termina il post dicendo:
Ora più che mai, mentre il potere della destra religiosa si ingrossa, la società ha bisogno della nostra presenza, ha bisogno del nostro messaggio. Dobbiamo presentare la forte e chiara luce dell'ateismo come un'alternativa positiva e desiderabile all'oscurità fangosa dell'intolleranza religiosa e della superstizione. So che ci sono molte persone coscienziose che sarebbero nostre alleate se capissero chi siamo davvero e cosa vogliamo; so anche che ci sono molti altri che lottano contro il dubbio, senza sapere che ci sono altri che si sentono allo stesso modo e che non sono soli.
La 'A' rossa è il simbolo del movimento ateo. Spero sia un simbolo di rinascita della società civile, finalmente liberata dalla secolare oscurità in cui l'hanno gettata le gerarchie religiose.
Nessun commento:
Posta un commento