giovedì 9 settembre 2010

Perché Dio non guarisce gli amputati?

Se Dio esaudisce le preghiere dei fedeli, o almeno alcune di esse; se compie miracoli, come apparizioni mariane, statue che lacrimano sangue, guarigioni inspiegabili; se compie tutto questo, perché non sceglie mai di far ricrescere arti amputati? Cos'hanno gli amputati di differente dai ciechi o dai malati di tumore, che le loro preghiere di guarigione non sono mai esaudite?

Questa domanda, posta egregiamente dall'autore del sito «Why Won't God Heal Amputees?» mi è tornata in mente vedendo questo oggetto:


Si tratta di un oggetto conservato allo Science Museum e datato 1850-1910:
Realizzato in acciaio e ottone, questo insolito braccio prostetico si articola in molti modi. Il giunto del gomito può essere mosso rilasciando una molla, mentre l'articolazione superiore del polso permette un certo grado di rotazione e un movimento in su e in giù. Le dita possono anche richiudersi e raddrizzarsi. Il pezzo di cuoio del braccio superiore è usato per fissare la protesi alla parte restante del braccio superiore. L'aspetto piuttosto sinistro della mano suggerisce che chi lo indossava potrebbe averlo mascherato con un guanto. Tra le più comuni cause di amputazione in tutto l'Ottocento vi furono i danni subiti a causa della guerra.
Gli esseri umani, nella loro limitatezza fisica e morale, cercano di aiutare come possono le persone che hanno perso un braccio restituendone, per quanto possibile, la funzionalità; mentre Dio questo non lo fa mai, sebbene sia immaginato come infinitamente potente e infinitamente buono. Quali conclusioni bisognerebbe tirare da questa riflessione?

L'immagine del braccio è di proprietà intellettuale dello Science Museum.

36 commenti:

  1. Potrei sottoporti molte osservazioni in risposta a questa domanda.

    Ma prima di farlo voglio farti io una domanda: se tu vedessi ricrescere veramente i bracci in seguito a preghiere, che conclusione ne trarresti?

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  2. Se avvenisse a seguito delle preghiere? Credo di aver risposto qui: «Quale prova ti convincerebbe dell'esistenza di un dio?», punto primo dell'elenco alla fine.

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  3. Bene. Poichè usi l'espressione una [condizione che la] suggerisca fortemente [l'esistenza di Dio] mi pare di capire che la tua posizione è sintentizzabile più o meno così:

    "niente attualmente mi fa minimamente pensare o semplicemente sospettare circa l'esistenza di Dio. Tuttavia se proprio dovesse succedere una di quelle cose (per esempio ricrescono gli arti in seguito a preghiere) allora potrei iniziare a prendere in considerazione questa possibilità e iniziare a pensarci su."

    Ho interpretato correttamente?

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  4. Tempo fa ho posto la stessa domanda in Answers, e mi hanno risposto citandomi "l'incredibile miracolo di Calanda"..

    Ne parlano anche sul sito del Cicap, se vuole darci un'occhiata.

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  5. Lo conosco, Messori ha scritto un libro a riguardo. E, davvero, trovo improponibile usarlo come dimostrazione: tanto vale appellarsi alle leggende agiografiche, in cui si hanno persino santi cinocefali!

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  6. @fab
    è una domanda chiara e diretta, perché non dai una risposta chiara e diretta?

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  7. @Salazar: perchè me la sto tenendo per dopo: prima voglio capire se ho capito bene il pensiero del Censore, altrimenti rischio di dare una risposta sbagliata o poco utile. Ora il censore ha risposto "si", e faccio la seguente altra domanda, per capire ulteriormente. Poi darò la mia risposta: non bisogna solo dare risposte, bisogna anche capire cosa c'è nel cuore di chi fa quella domanda e quali sono le motivazioni profonde che ci stanno dietro, per poter veramente rispondere. Non bisogna aver fretta, sennò stiamo giocando al "quizzettone", non un vero dialogo: per me dialogo vuol dire "entrare nell'altro", cioè nel suo cuore. Capisco che su un blog è difficile, ma intanto ci provo.
    Gesù Cristo non dava mai risposte chiare e dirette, cerca di deviare per altre vie: le vie della conoscenza del cuore; certo lui essendo Dio aveva (cono)scienza diretta del cuore delle persone e quindi aveva bisogno di ulteriori domande; se ne faceva era per far prendere coscienza all'altro dei sui stessi pensieri più profondi o dei suoi pregiudizi. Ma io invece ho bisogno di quelle risposte per capire davvero :)

    @Il Censore: bene, ora che questo mi è chiaro consentimi l'ultima domanda, prima di darti tentare di dare una risposta: che cosa dunque potrebbe convincerti definivitamente?

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  8. Ho scritto un intero post a riguardo, la mia posizione è descritta lì.

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  9. ERRATA CORRIGE:

    ...certo lui essendo Dio aveva (cono)scienza diretta del cuore delle persone e quindi NON aveva bisogno di ulteriori domande....

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  10. Dunque, se capisco bene, al momento ci sono solo cose che, se si realizzassero potrebbero farti iniziare a sospettare, circa l'esistenza di Dio. Ma al momento non c'è niente, ma proprio niente (neanche ipotizzabile con la più libera fantasia della mente) che possa davvero convincerti circa l'esistenza di Dio. Giusto?

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  11. Quegli eventi che ti ho descritto, se accadessero consistentemente, sarebbero una prova fortissima della sua esistenza.

    Il dubbio resterebbe in quanto la mia limitatezza sensoriale e intellettiva non mi permette di distinguere un essere infinitamente potente da uno molto potente ma in modo finito.

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  12. Bene. Siamo arrivati a una conclusione molto importante: che attualmente non c'è niente di ipotizzabile che possa convincerti della esistenza di Dio. Lo ritieni infatti un tuo limite insuperabile (parli di "limitatezza"). Mi chiedo a cosa servirebbero quelle condizioni che descrivi nell'altro post: al massimo solo a farti passare dallo stato attuale di "certezza che Egli non è" a uno stato di "bubbio che forse sia", ma non raggiungeresti mai lo stato di "certezza che Egli è".
    Dunque sei d'accordo con me che la conoscenza di Dio non passa attraverso "convinzioni sensoriale o intellettive", ma appunto passa per altre vie. Manca cioè qualcosa in te, come tu stesso confermi dalle tue parole.

    Darò presto una vera risposta, partendo però da questa conclusione cui siamo giunti.

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  13. Fabrizio, io non ho la certezza di nulla, neppure del fatto che Dio non esista... Per me è tutta una questione di probabilità: tanto più è alta la probabilità di un evento tanto più quell'evento è... probabilmente vero.

    Dunque credo che il tuo giudizio sulla mia posizione non sia corretto, che contenga un pre-giudizio (nel senso proprio del termine) pericoloso per la comprensione della mia posizione.

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  14. Con tutto il rispetto, Fab, ma penso che quello da te scritto finora sull’argomento sia soltanto fuffa, e non credo che mai risponderai in maniera chiara, diretta e logica alla domanda. Tipo due linee di testo e stop.

    In compenso scrivo la mia linea di testo: Dio non guarisce gli amputati semplicemente perché non può farlo. Punto.

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  15. @Salazar: con tutto il rispetto, Salazar, penso di avere anche altri diritti e doveri nella vita oltre che stare qui a rispondere su questo blog (per esempio passare tempo con mia moglie e con la mia famiglia, incontrare gli amici, fratelli di fede, e fare vita sociale) e non sta a te giudicare come io debba rendere conto di quando e come mantenere la mia parola data qui. Le "due linee di testo" seguono qui sotto. Saluti.

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  16. @tutti (risposta breve)

    Ho provato a fare qualche ricerca e meditazione sul perchè Dio non fa crescere i bracci. Mi sono meravigliato di quanto siano numerosi i passaggi utili a questo scopo, e forse ce ne sono altri. Accontentativi di questi: è solo Vangelo, ma anche in AT ce ne saranno altre:
    - Il segno di Giona: Mt 12,38-40;
    - Gesù rimprovera i farisei / Segno di Giona: Mt 16,1-4; Mc 8,10-13;
    - «scenda ora giù dalla croce»: Mt 27,42; Mc 15,32; Lc 23:35-39;
    - Nessun profeta è amato in patria: Mt 13,57-58; Mc 6,4-5; Lc 4,23-24;
    - Il ricco e Lazzaro: Lc 16,19-31 (in particolare v. 31)
    - I veri adoratori: Gv 4,23;
    - I segni miracolosi: Gv 6,26;
    Conclusione: un dio che fra crescere i bracci non sarebbe il Padre di Gesù Cristo, ma un’altra entità; un artefatto delle nostre aspettative umane, proiezione della nostra mente; un dio che non esiste.
    Se qualcuno sentisse la necessità di condividere qualcuno di questi brani, sono disposto ben volentieri a partecipare.

    PS: ci sono, invero, altri brani che lascierebbero intendere il contrario, come ad esempio Mt 11,20-26 e Mt 18,19-20. Il punto è che ogni cosa va interpretata alla luce di tutto il resto, evitando la tecnica del Cherry picking e facendo proprio Gv 4,23.

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  17. Beh, però, a prescindere dal cosa c'è nel "cuore" di chi pone la domanda, il quesito rimane: perché Dio guarisce il cancro o la cecità e non gli amputati?
    A me, con tutto il rispetto parlando, cosa può convincere il sig. Censore dell'esistenza di un creatore, interessa relativamente poco.

    Saluti

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  18. No, non va bene Fab. Hai inviato cinque o sei post in tre giorni e poi quando lo spazio di manovra diventa troppo stretto arrivano la famiglia e i fratelli di fede. Troppo comodo, e di nuovo rifletto sul perché le discussioni con i credenti finiscano sempre con il silenzio, con l’invito a cercare Dio e a redimersi, o con variegati anatemi.

    In più io giudico, sempre. Sta proprio a me farlo (come a tutti quelli che qui scrivono e leggono), e sono orgoglioso di poterlo fare. Non giudico te come persona - me ne guarderei bene - ma giudico i tuoi scritti e le idee che con essi comunichi come tu hai la facoltà di giudicare i miei scritti e le mie idee.

    PS: probabilmente le due linee di testo sono finite nello spam. Potresti ripostare per favore?

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  19. (provo a ripostare la mia risposta:)

    @tutti (risposta breve)
    Ho provato a fare qualche ricerca e meditazione sul perchè Dio non fa crescere i bracci. Mi sono meravigliato di quanto siano numerosi i passaggi utili a questo scopo, e forse ce ne sono altri. Accontentativi di questi: è solo Vangelo, ma anche in AT ce ne saranno altre:
    - Il segno di Giona: Mt 12,38-40;
    - Gesù rimprovera i farisei / Segno di Giona: Mt 16,1-4; Mc 8,10-13;
    - «scenda ora giù dalla croce»: Mt 27,42; Mc 15,32; Lc 23:35-39;
    - Nessun profeta è amato in patria: Mt 13,57-58; Mc 6,4-5; Lc 4,23-24;
    - Il ricco e Lazzaro: Lc 16,19-31 (in particolare v. 31)
    - I veri adoratori: Gv 4,23;
    - I segni miracolosi: Gv 6,26;
    Conclusione: un dio che fra crescere i bracci non sarebbe il Padre di Gesù Cristo, ma un’altra entità; un artefatto delle nostre aspettative umane, proiezione della nostra mente; un dio che non esiste.
    Se qualcuno sentisse la necessità di condividere qualcuno di questi brani, sono disposto ben volentieri a partecipare.

    PS: ci sono, invero, altri brani che lascierebbero intendere il contrario, come ad esempio Mt 11,20-26 e Mt 18,19-20. Il punto è che ogni cosa va interpretata alla luce di tutto il resto e non solo con la tecnica del Cherry picking)

    RispondiElimina
  20. Ma povere persone amputate, Dio gioca a nascondino e loro ci vanno di mezzo!

    - Mio signore, posso riavere la mano che la sega circolare mi ha dilaniato?
    - Figliolo, vuoi farmi scoprire?!?
    - C-come dice, Signore?
    - Eh, se ti faccio ricrescere l'arto poi è chiaro che esisto e la gente non avrebbe più Fede ma saprebbe che ci sono. In pratica, smetterebbe di credere.
    - Non vedo il problema, mio Signore.
    - Il gioco è bello proprio perché c'è incertezza sul risultato: che gusto avresti a vedere una finale dei mondiali di calcio se sai già come andrà a finire?
    - Quindi, mio Signore, se avessi avuto un cancro al fegato, avrei avuto qualche speranza, perché un'inaspettata guarigione di questo tipo è sempre ambigua?
    - Esattamente.
    - Ma, allora, perché non ha fatto in modo che non perdessi la mano e mi venisse, invece, un male al fegato, visto che sapeva che avrei chiesto una Sua grazia?
    - Ho bisogno di persone come te per creare incertezza, suspance.
    - Tutto chiaro adesso: faccio parte del divertimento.
    - Tu sì che sai comprendere il Signore Dio tuo.

    Note a margine:

    1) Cercare di portare un credente sul piano logico, soprattutto su temi come questi, è fallimentare; egli non cerca di dare risposte che il senso comune approverebbe, ma si impegna esclusivamente a trovare giustificazioni a qualcosa che ha già deciso che è. Quindi, dato l'argomento "fantastico", qualsiasi idea è valida, come quando da bambini, per replicare a uno sgarbo verbale, si diceva "specchio riflesso!", e l'altro "specchio riflesso infinito!", "specchio riflesso infinito magico!" e via dicendo.
    Il limite sta solo nell'immaginazione o, nel caso della religione, per alcuni sta nel numero di citazioni adeguate del libro sacro.

    2) Nella mia posizione di scettico totale, vale il concetto che "qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia", perciò vedere un arto restituito non mi farebbe pensare giocoforza a Dio ma, più probabilmente, a extraterrestri molto più avanti di noi.

    3) Data la nota 2, nel porre domande come quella di cui sopra, sto al "gioco" e dò per scontato che Dio esiste (il dio personale dipinto dalle principali religioni monoteiste, intendo). E perché lo faccio? Non certo per cercare di mettere in scacco il credente (vedere nota 1), ma perché il commento di un fedele potrebbe finalmente sciogliere il dubbio che mi assilla da tempo sulla figura di Dio: si tratta di un gran burlone o di uno stronzo?

    (nella remota eventualità che tale dio esista davvero, spero che sia un burlone, perché nessuna entità che non abbia in sé una buona dose di senso dell'umorismo potrebbe avere alcun ascendente nei miei confronti)

    RispondiElimina
  21. Ma povere persone amputate, Dio gioca a nascondino e loro ci vanno di mezzo!

    - Mio signore, posso riavere la mano che la sega circolare mi ha dilaniato?
    - Figliolo, vuoi farmi scoprire?!?
    - C-come dice, Signore?
    - Eh, se ti faccio ricrescere l'arto poi è chiaro che esisto e la gente non avrebbe più Fede ma saprebbe che ci sono. In pratica, smetterebbe di credere.
    - Non vedo il problema, mio Signore.
    - Il gioco è bello proprio perché c'è incertezza sul risultato: che gusto avresti a vedere una finale dei mondiali di calcio se sai già come andrà a finire?
    - Quindi, mio Signore, se avessi avuto un cancro al fegato, avrei avuto qualche speranza, perché un'inaspettata guarigione di questo tipo è sempre ambigua?
    - Esattamente.
    - Ma, allora, perché non ha fatto in modo che non perdessi la mano e mi venisse, invece, un male al fegato, visto che sapeva che avrei chiesto una Sua grazia?
    - Ho bisogno di persone come te per creare incertezza, suspance.
    - Tutto chiaro adesso: faccio parte del divertimento.
    - Tu sì che sai comprendere il Signore Dio tuo.

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  22. Note a margine:

    1) Cercare di portare un credente sul piano logico, soprattutto su temi come questi, è fallimentare; egli non cerca di dare risposte che il senso comune approverebbe, ma si impegna esclusivamente a trovare giustificazioni a qualcosa che ha già deciso che è. Quindi, dato l'argomento "fantastico", qualsiasi idea è valida, come quando da bambini, per replicare a uno sgarbo verbale, si diceva "specchio riflesso!", e l'altro "specchio riflesso infinito!", "specchio riflesso infinito magico!" e via dicendo.
    Il limite sta solo nell'immaginazione o, nel caso della religione, per alcuni sta nel numero di citazioni adeguate del libro sacro.

    2) Nella mia posizione di scettico totale, vale il concetto che "qualsiasi tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia", perciò vedere un arto restituito non mi farebbe pensare giocoforza a Dio ma, più probabilmente, a extraterrestri molto più avanti di noi.

    3) Data la nota 2, nel porre domande come quella di cui sopra, sto al "gioco" e dò per scontato che Dio esiste (il dio personale dipinto dalle principali religioni monoteiste, intendo). E perché lo faccio? Non certo per cercare di mettere in scacco il credente (vedere nota 1), ma perché il commento di un fedele potrebbe finalmente sciogliere il dubbio che mi assilla da tempo sulla figura di Dio: si tratta di un gran burlone o di uno stronzo?

    (nella remota eventualità che tale dio esista davvero, spero che sia un burlone, perché nessuna entità che non abbia in sé una buona dose di senso dell'umorismo potrebbe avere alcun ascendente nei miei confronti)

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  23. Mettiamo che, in un post prossimo venturo, il Censore scrivesse che ha appena comperato una Ferrari color rosa shocking.
    Io nei commenti rispondo che non ci credo, che lui i soldi per una Ferrari mica li ha, e che il rosa shocking non mi sembra un colore adatto, ne a lui ne alla Ferrari.
    Il Censore risponde con uno scritto in cui descrive minuziosamente l’interno dell’automobile: il colore dei sedili, il materiale del volante, la forma delle maniglie ecc.
    Ma tutto quello scrivere è improbabile e illogico e non mi convincerà di certo perché lo trovo quasi offensivo: una irriverente valutazione della mia intelligenza: se dubito dell’esistenza della vettura dovrebbe essere altrettanto chiaro che dubito anche di tutto quello che dovrebbe trovarsi all’interno.
    Per convincermi – nell’impossibilità di mostrare una fotografia, che rimane la prova più semplice ed efficace - il Censore dovrebbe scrivere qualcosa di logico, di verosimile ed attuale, esterno alla Ferrari, che ne dimostrasse l’esistenza.

    Allora Fab, perché ti sei chiuso dentro alla tua impalpabile Ferrari rosa shocking e hai elencato una sfilza di oggetti senza nessuna importanza per chi dubita dell’intero insieme?
    Così facendo non hai assolutamente risposto alla domanda, anzi, hai addirittura negato l’esistenza della domanda stessa scansandone la presenza, svilendo nello stesso tempo la tua intelligenza e la tua logica. Per non parlare di quelle dei presenti.

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  24. @Salazar @Marcoz :

    Carissimi, non devo proprio convincere nessuno. Non devo "dimostrare" niente. Semplicemente espongo il mio punto di vista, come fanno tutti.

    Se non avete voglia di andarvi a vedere quei brani potete almeno accettare la mia personale conclusione, data veramente in due righe e che ripeto, qualora vi fosse sfuggita: un dio che fra crescere i bracci non sarebbe il Padre di Gesù Cristo, ma un’altra entità; un artefatto delle nostre aspettative umane, proiezione della nostra mente; un dio che non esiste.

    Non vedo perchè dovrei entrare in una discussione per dover giustificare una vostra immagine di dio che è completamente diversa da quella che ho io.

    Saluti.

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  25. Ok, dio non fa ricrescere le braccia perché è fatto così. Conclusione che, da un lato, è insoddisfacente, dall'altro, si dimostra un altro esempio di sospensione del ragionare.
    Anche guarire da una paralisi è un'aspettativa umana, così pure la regressione di un tumore. Non mi è chiara la differenza ontologica tra questi due tipi di guarigione e uno che riguardi un'amputazione.
    Ma forse la posizione di Fab, in realtà, è epicurea: né la ipotetica ricrescita di arti né le guarigioni a Lourdes sono nei piani di Dio. In questo caso sì che tutto avrebbe senso.

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  26. «Ho provato a fare qualche ricerca e meditazione sul perchè Dio non fa crescere i bracci. Mi sono meravigliato di quanto siano numerosi i passaggi utili a questo scopo, e forse ce ne sono altri.

    [...]

    Conclusione: un dio che fra crescere i bracci non sarebbe il Padre di Gesù Cristo, ma un’altra entità; un artefatto delle nostre aspettative umane, proiezione della nostra mente; un dio che non esiste.
    »

    Ho letto i brani da te citati e tutti hanno un tratto in comune: persone non credenti che chiedono un segno, o persone già incredule per le quali il segno non avrebbe effetto, o comunque una lode per la fede non legata ai segni.

    Ma credo che questa tua risposta non sia compatibile con la domanda. Qui non sto dicendo «voglio un segno per credere, se mi dai un segno credo». Sto chiedendo per quale motivo i miracoli concessa a tutti, credenti o meno, non siano mai completamente incompatibili con le nostre conoscenze.

    In altre parole, qui non parlo di miracoli come confermazione della fede o come motivo di conversione, ma come pura scelta di Dio di aiutare alcune persone si sua scelta. Perché non sceglie mai di aiutare gli amputati? Perché gli amputati dovrebbero essere differenti da, che ne so, gli ammalati di tumore?

    Nota, poi, che anche la guarigione inspiegabile da tumore è un segno, ma questo tipo di segno è concesso (o almeno così sostengono le commissioni vaticane preposte a fornire questo giudizio).

    Riassumendo: o Gesù non intende fornire segni, ma allora devi spiegare perché credi all'esistenza dei miracoli, allora come oggi; o Gesù intende compiere miracoli, e allora devi spiegare per quale motivo esiste una distinzione tra guarigioni da cecità e mancate ricrescite di arto.

    Ciao.

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  27. Solo una curiosità, visto che le risposte a Fab sono già abbondanti: se un dio che fra crescere i bracci non sarebbe il Padre di Gesù Cristo, ma un’altra entità; un artefatto delle nostre aspettative umane, chi allora ha fatto ricrescere la gamba al povero Miguel Pellicer a Calanda?

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  28. @Salazar
    non mi stanchero mai di ripetere che non bisogna interpretare i concetti alla lettera. Per te "far crescere i bracci" vuol dire prendere alla lettera quello che dice. Per me "far crescere i bracci" vuol dire nel profondo del proprio cuore "fammi il miracolo che dico io sennò non ti credo" (era questo il senso dei vari passi evangelici da me segnalati, e ilCensore mi pare ne abbia colto il senso).

    Sulla vicenda di Miguel Pellicer a Calanda non so che dirti: non ne avevo mai sentito parlare e non so darti un giudizio così su due piedi. Certo è singolare.

    Non escludo che sia possibile che Cristo possa far miracoli di ogni tipo, anche far crescere i bracci, ma di certo non fa quel tipo di miracolo "su richiesta" quando il "far crescere i bracci" ha lo stesso sapore (dal profondo del proprio cuore) di quelle richieste fatte a Gesù: "facci un segno dal cielo", oppure "scenda dalla Croce e gli crederemo". E' il linguaggio del cuore che veramente ci mette in relazione autentica con Gesù Cristo. Chi ha oregghi intenda.

    Grazie per avermi dato l'opportunità di precisare.

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  29. @IlCensore (13 settembre 2010 13:44)

    beh...guarda non mi era proprio chiaro che la intendevi in quel modo la. Allora anche la risposta si fa diversa. Dammi del tempo per formularla.

    Intanto ti butto qualche provocazione: con la stessa logica si possono formulare altre domande del tipo: "Perchè Dio ha scelto proprio Israele, popolo piccolo e insignificante per rivelarsi?" Non era piu facile scegliere i Romani, così faceva prima a diffondere il messaggio di Dio? Oppure: perchè non si è rivelato anche ad Oriente e Asia? Non è ingiusto che loro sia stato preclusa la rivelazione, visto che li vive pure la maggior parte della gente? E ancora: quando l'Angelo appare a Giuseppe e gli dice di fuggire in Egitto, per salvare Gesù e la Famiglia, non poteva mandare un angelo anche ai genitori degli altri bimbi che sarebbero poi uccisi nella strage degli innocenti? Che razza di Dio misericordioso è questo se per salvare il suo Figlio, lascia morire trucidati tutti gli altri bimbi innocenti... e via discorrendo in questo modo.

    ... ora vado a ninna che ho il mal di testa :)

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  30. "Intanto ti butto qualche provocazione: con la stessa logica si possono formulare altre domande del tipo: [...] e via discorrendo in questo modo."

    Non la considero una provocazione, anzi, mi pare un'analisi corretta di una fede...

    Comunque, per ora limitiamoci agli amputati.

    Ciao

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  31. Parlando in termini processuali, è curioso vedere un avvocato cercare di corroborare la propria tesi difensiva aggiungendo, a quello a cui il suo Cliente è chiamato a rispondere, altri potenziali capi di imputazione.
    Si potrebbe dire che, in mezzo ad altre scelte dubbie, il Creatore ne abbia operate anche alcune nella scelta dei propri terreni difensori.

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  32. Un tizio si reca da un barbiere per farsi tagliare i capelli e radere la barba.
    Appena il barbiere comincia a lavorare, iniziano ad avere una buona conversazione.
    Parlano di tante cose e di vari argomenti.
    Quando alla fine toccano l'argomento Dio, il barbiere dice:
    Io non credo che Dio esista.
    Perchè dice questo? chiede il cliente.
    Beh, basta uscire per strada per rendersi conto che Dio non esiste.
    Mi dica, se Dio esistesse, ci sarebbero così tante persone malate?
    Ci sarebbero bambini abbandonati?
    Se Dio esistesse, non ci sarebbero più sofferenza nè dolore.
    Io non posso immaginare che un Dio amorevole permetta tutte queste cose.
    Il cliente pensa per un momento, ma non replica perchè non vuole iniziare una discussione.
    Il barbiere finisce il suo lavoro ed il cliente lascia il negozio.
    Appena dopo aver lasciato il negozio del barbiere, vede un uomo in strada con dei capelli lunghi, annodati e sporchi e con la barba sfatta.
    Sembrava sporco e trasandato. Il cliente torna indietro ed entra di nuovo nel negozio del barbiere e gli dice:
    La sa una cosa? I barbieri non esistono.
    Come può dire ciò? chiede il barbiere sorpreso.
    Io sono qui e sono un barbiere. Ed ho appena lavorato su di lei!
    No! esclama il cliente. I barbieri non esistono perchè se esistessero non ci sarebbero persone con lunghi capelli sporchi e barbe sfatte come quell'uomo là fuori.
    Ma i barbieri ESISTONO! Questo è ciò che succede quando la gente non viene da me.
    Esattamente! afferma il cliente. Questo è proprio il punto! Anche Dio ESISTE!
    Questo è ciò che succede quando la gente non va da Lui e cerca il Suo aiuto.
    Questo è il motivo per cui c'è tanto dolore e sofferenza nel mondo

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  33. 1) i barbieri non sono onnipotenti, né fanno barba e capelli per amore, ma per denaro

    2) un Dio che assiste immobile alle sofferenze dell'uomo non è, in nessun senso, infinitamente buono.

    RispondiElimina
  34. Cercando altro, ho trovato il commento del 28 settembre 2010 11:53, che non avevo visto.
    A parte la consistenza da insegnamento catechistico di certi racconti (davvero crede, sig. Anonimo, che possano funzionare con chi ha già un tot di anni e un approccio critico alle questioni?), se messa in relazione al merito del post, la storia non è comunque adeguata. Infatti, una corretta analogia richiederebbe che l'uomo in strada fosse descritto ordinato e pulito nella barba e trasandato nei capelli; così la domanda a cui rispondere sarebbe "Perché i barbieri - se esistono - curano le barbe ma non curano i capelli?"

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  35. http://www.ildialogo.org/parola/VangeliStoriaoTeologiaParteI.pdf

    Ciao Censore, buon proseguimento di ricerca. I tuoi dubbi sono preziosi, anche per chi crede nel Cristo.

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