sabato 25 dicembre 2010

Fulminata e fulminati: il cattivo rapporto di un apologeta con la storia

Di Rino Cammilleri ho già parlato diverse volte: scrive articoli taglienti e diretti per Il Giornale, per la rivista di apologetica Il Timone e su di un blog intitolato «Antidoti contro i veleni della cultura contemporanea». Purtroppo, però, si tratta di un apologeta con un pessimo rapporto con le fonti storiche, che distorce malamente per piegarle alle sue esigenze, ignorando che le fonti "si ribellano" sbugiardando il loro manipolatore.

Gli infortuni in cui è incappato e di cui mi sono accorto sono molteplici. Per denigrare Ipazia si appella ad uno storico morto 75 anni prima dei fatti («Ipazia e il diabolico Cammilleri»); per attaccare Galileo, lo accusa di non conoscere la teoria delle maree e di sostenerne una sbagliata, quando questa fu formulata correttamente solo da Newton diversi anni dopo («Galileo e le maree, ovvero Cammilleri colpisce ancora »); anche quando se la prende con l'ultimo imperatore romano pagano, Giuliano, Cammilleri sciorina la sua zoppicante conoscenza della storia - o, meglio, la sua pessima scelta delle fonti - sbagliando la cronologia degli eventi («Cammilleri fallisce ancora»).

L'ultimo strafalcione di Cammilleri, anche in questo caso imputabile alla sua pessima scelta di fonti, dovuta più alla loro corrispondenza con quanto il nostro sostiene che alla loro competenza, riguarda un episodio di storia romana, noto come il "miracolo della pioggia", descritto dal nostro apologeta nel suo post «Fulminata». Nel 172, durante la guerra di Marco Aurelio contro i Quadi, un distaccamento della legione XII Fulminata è circondato dal nemico e sta per capitolare per mancanza d'acqua, quando un'improvvisa tempesta sopperisce alle esigenze idriche dei legionari, che riescono poi a rompere l'accerchiamento. Secondo lo storico romano Cassio Dione, l'evento miracoloso fu causato dall'intervento di Mercurio, invocato da un mago egiziano di nome Harnuphis; secondo lo scrittore cristiano Tertulliano, invece, fu merito delle preghiere dei soldati cristiani che erano arruolati nella legione; secondo la Colonna antonina a Roma, che raffigura l'episodio, fu l'intervento di una divinità sconosciuta.


Cammilleri riprende l'episodio da un libro di Alberto Leoni, di cui cita un brano:
Nel 174, durante un’offensiva contro i Marcomanni, l’imperatore era andato a cacciarsi in quella che appariva essere una trappola senza scampo. Rinchiusi in un valle, con le alture presidiate da una moltitudine di barbari, torturati dal caldo e dalla sete, i soldati romani stavano per essere annientati, quando si scatenò sulla zona un uragano di prima grandezza. I legionari si dissetarono con l’acqua piovana mentre le folgori abbrustolivano i barbari. Storia o leggenda? Pagani e cristiani che, senza dubbio, avevano pregato con fervore i propri dèi per uscire da quella brutta situazione, si contesero il merito di tale prodigio e tal fatto induce a pensare che l’avvenimento sia autentico, oltre ad accertare la presenza di numerosi cristiani nella XII legione “Fulminata”, protagonista dell’episodio.
Cammilleri termina il post chiosando:
La legione in questione prese quel nome proprio a ricordo dell’evento.

Vediamo gli errori contenuti in questo breve passo:
  1. l'episodio ebbe luogo nel 172, non nel 174;
  2. gli avversari dei Romani erano i Quadi, anzi Cassio Dione pone questo episodio subito dopo la sconfitta dei Marcomanni;
  3. non vi furono folgori che abbrustolivano, semplicemente pioggia che rifornì i Romani di acqua;
  4. e, infine, la legione XII Fulminata non prese il proprio nome da questo episodio, dato aveva questo nome da almeno un paio di secoli.
Insomma, al povero Cammilleri non ne va bene una...
Miracolo della Pioggia
Il miracolo della pioggia raffigurato sulla Colonna antonina

Il riassunto della testimonianza di Cassio Dione, ad opera dello storico cristiano Xifilino, è tratta dal sito Livius.org; per quanto riguarda una discussione degli eventi e delle relazioni tra le fonti, si veda María Laura Astarita, Avidio Cassio, Ed. di Storia e Letteratura, 1983, pp. 68-72.

18 commenti:

  1. Che il Cammilleri scriva gli eventi "circa" NON lo metto in dubbio, ma ... su che fonti ti documenti tu ?

    Davide

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  2. sono giunto da tempo alla conclusione che cammilleri non commettte errori perchè ignorante,ma per malafede assoluta.

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  3. Cammilleri è certamente un "intellettuale" povero.

    Chi però si accanisce contro di lui investendo tempo e fatica per apologiare le suo speudo-apologie si pone, diciamo, al suo stesso livello; il bulletto si fa forte con i deboli: ma è solo perchè è debole egli stesso. Così testimonia di non volersi/potersi confrontare davvero con contesti più seri.

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  4. @davide: faccia lo sforzo di leggere il mio articolo fino alla fine.

    @ruggero: credo che la colpa principale sia da far ricadere sulle pessime fonti che usa; certo, ogni volta che gli faccio notare gli strafalcioni non li corregge, e questo è disonesto, principalmente nei riguardi dei suoi lettori.

    @fab: però Cammilleri è letto e seguito da numerose persone, che prendono per oro colato quello che dice; se nessuno facesse notare gli strafalcioni che fa, queste persone non avrebbero nessun indizio del suo pressappochismo.

    In altre parole, non mi interessa fare il bullo con C., ma sbugiardarlo per aiutare quelli che lo leggono in buona fede.

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  5. L'esempio del Bullo vale solo se l'intento è quello del confronto e del dialogo, che non non mi pare appunto il tuo.

    Se il tuo intento è un'altro (onorare la verità) e solo quello, allora è virtuoso e ti faccio i miei auguri.

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  6. Per curiosità sono andato a leggermi con attenzione il post.

    La 1, la 2 e la 3 se anche sono errori non vanno a intaccare il senso della citazione: sono ininfluenti e marginali.

    La 3 mi pare invece una illazione perché ne Leoni ne Camilleri (che semplicemente lo cita con nessun commento personale, salvo l'ultima chiosa) affermano la storicità dell'abbrustolimento, che solo tu intendi in questo modo: anzi Leoni si chiede appunto: Storia o leggenda? Ma nelle leggende si possono scorgere fatti storici interessanti. Infatti ciò che poi afferma Leoni nella frase successiva è che il fatto che abbiano pregato i propri dei è probabilmente autentico (e non l'abbrustolimento!). Questo a causa del noto principio di storicità che se due fonti diverse sono d'accordo su fatti generali e differiscono per i dettagli, si deve concludere che il fatto generale sia storico: è uno dei criteri di scientificità dei fatti storici. Quindi questo vuol dire che il fatto che hanno pregato "insieme", può essere considerato storico, che è ciò che vuol dire Leoni. Dove è dunque la pietra di scandalo?

    Per lo stesso principio storico la morte di Gesù e il ritrovamento della tomba vuota possono essere considerati "storici" in quanto esistono fonti di origine diversa che lo testimoniano. Non così ad esempio circa le circostanze della nascita e il fatto della resurrezione. Nota che questo è solo uno dei principi di storicità: possono essere incrociati con altri, e la conclusione finale dipenderà in gran parte da quale "peso" diamo a ognuno di questi criteri: la parola "scientifico" in ambito storico ha una buona dose di soggettività.

    Conclusione: le tue obiezioni o affrontano aspetti marginali e ininfluenti della citazione, oppure fanno dire alla citazione ciò che non mi pare voglia dire.

    PS: sarebbe poi carino che documentassi anche le tue, di fonti.

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  7. volevo dire: La 1, la 2 e la 4 se anche sono errori....

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  8. Caro Censore, avresti dovuto usare un carattere di grandezza 24, neretto e sottolineato, per le ultime righe del post.

    Non sono assolutamente in accordo con Fab: quando si scrive di storia non esistono errori “ininfluenti e marginali”, esistono errori e basta.
    Per cui sarebbe meglio occuparsi di altro piuttosto che divulgare delle informazioni errate. Informazioni che possono essere riprese e riscritte da altri in altri contesti, nei quali possono non essere “ininfluenti e marginali”, moltiplicando e diffondendo l’errore iniziale.

    In più approfitto per dire che un temporale non è un miracolo. Anche se molto pregato e invocato da pagani e cristiani assieme, un temporale rimane sempre un temporale, un evento atmosferico, nulla di più.
    Invece Fab, facendo attenzione a non dirlo apertamente, vuole formare nel lettore l’idea che è stato il “miracolo” ad essere storicizzato perché descritto da più fonti, e subito salta – con amabile leggerezza – ad una tomba vuota in Palestina.
    Ma un temporale rimane solo un temporale, non un miracolo, e una tomba vuota rimane solo una tomba vuota, molto lontana dal “fatto” della resurrezione.

    PS: Fab, quali sono le fonti di origine diversa che fanno considerare “storico” il ritrovamento della tomba vuota?

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  9. Insisto che a mio avviso Leone non parla della storicità del mircalo, ma della storicità dell'avvenuta preghiera "comune" dei soldati. Ogni altro intendo nelle mie parole è una illazione e mi dispiace alquanto che, nonostante lo abbia pure precisato, si continui a insistere su cose che non detto.

    Chiaro poi che gli errori sono errori (e infatti, come ebbi a dire tempo addietro a IlCensore, proprio per questo Cammilleri non rietra tra i miei lettori preferiti). Non intendo difendere ne Leone ne Cammilleri come personaggi: ho solo detto che la critica fatta qui mi pare abbastanza debole. Tutto qui. Cammilleri può essere attaccato in bel altro e più efficacie maniera: suggerisco quindi di aspettare un post migliore di quello.

    PS: sono andato a memoria sul ritrovamento della tomba vuota. mi documento meglio e ti rispondo.

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  10. @fab: no, gli errori non vanno ad intaccare il senso della citazione.

    Collocare in epoca errata gli eventi e sbagliare i nemici, però, è un forte indicatore di sciatteria nel riferire gli eventi; se si riportano episodi del genere, non costa nulla andare a verificare se corrispondono a quanto scritto nelle fonti o meno. Inoltre, il riferimento al nome della legione dimostra una pessima scelta delle fonti, dato che è riportato da una fonte ampiamente confutata dagli storici (e sarebbe bastato andare a leggere la pagina di Wikipedia per scoprire che il nome è molto più antico). Posso aspettarmi che chi scrive per professione, come Leoni e Cammilleri, dimostrino di aderire alla deontologia della loro professione? Per quanto riguarda l'abbrustolimento, se nelle fonti non c'è, perché mettercelo? A che vale dubitare di un particolare che si è inventato di sana pianta?

    Per lo stesso principio storico la morte di Gesù e il ritrovamento della tomba vuota possono essere considerati "storici" in quanto esistono fonti di origine diversa che lo testimoniano.

    Quali sarebbero queste fonti indipendenti, scusa, i vangeli? Mi stai dicendo che gli evangelisti non condividevano le loro fonti? Dubito fortemente di quanto dici.

    Insisto che a mio avviso Leone non parla della storicità del mircalo, ma della storicità dell'avvenuta preghiera "comune" dei soldati.

    Fammi capire: la preghiera sarebbe storica, mentre la pioggia no?

    Non intendo difendere ne Leone ne Cammilleri come personaggi: ho solo detto che la critica fatta qui mi pare abbastanza debole.

    La critica riguarda la sciatteria di quanto scritto da Leoni e Cammilleri, il primo addirittura in un libro. E non mi pare una critica "debole".

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  11. http://www.rinocammilleri.com/2010/12/antiochia/

    ... Cammilleri ci riprova.


    ________________


    E' vero ci sono lettori che prendono per oro colato ogni cosa che scrive e che ringraziano con "Dio la preservi" , "Dio la benedica" o simili.

    Mi chiedo se 'sta gente esiste davvero o se sono fake confezionati ad hoc !




    Davide

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  12. @Il Censore
    post molto interessante, però ho qualche perplessità.

    1)
    "non vi furono folgori che abbrustolivano, semplicemente pioggia che rifornì i Romani di acqua"

    Intende dire che il particolare dei fulmini è chiaramente non storico, oppure che Cassio Dione, Tertulliano o le immagini sulla Colonna Antonina non fanno riferimento a fulmini o incenerimenti vari?

    2)"secondo la Colonna antonina a Roma, che raffigura l'episodio, fu l'intervento di una divinità sconosciuta."

    Sul profilo di Wikipedia relativo alla colonna Antonino, si dice che la divinità rappresentata è Giove Pluvio. Si tratta di una conclusione affrettata di Wikipedia (non sarebbe una novità)?

    3)
    Se la divinità è sconosciuta, questo non potrebbe dare credito alla versione di Tertulliano? Intendo dire che, per coloro che realizzarono la colonna, probabilmente pagani, il Dio cristiano poteva effettivamente essere una divinità sconosciuta. In più, sempre su Wikipedia ho letto che Melitene, la sede della "Fulminata", fu un luogo dove il Cristianesimo fece precocemente la sua comparsa, quindi il particolare dei molti soldati cristiani potrebbe avere un fondamento storico. Che ne pensa?

    Complimenti per il sito e auguri di buon anno
    Simone

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  13. Caro Simone, grazie per i complimenti, ricambio gli auguri.

    Per quanto riguarda le sue domande:

    (1) non mi risulta che le fonti antiche parlassero di fulmini che abbrustolivano i nemici. la leggenda prevede solo la pioggia.

    (2) il mago invocò diverse divinità, tra cui Mercurio, ma non vi fu una identificazione della divinità che intervenne, tanto che sulla colonna la raffigurazione è molto particolare.

    (3) il fatto che la divinità non fosse identificata permise a Tertulliano di attribuire l'intervento al dio cristiano, ovvio: se fosse stato "certo" che si trattava di Mercurio, per esempio, non vi sarebbe stato spazio per questa identificazione alternativa. ovviamente non credo che si sia trattato di un miracolo, né di Mercurio né di Cristo...

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  14. @il Censore
    "(1) non mi risulta che le fonti antiche parlassero di fulmini che abbrustolivano i nemici. la leggenda prevede solo la pioggia."


    Glielo chiedevo perchè nel link del miracolo della pioggia che lei mette al sito livius.org mi pare che Cassio Dione (o meglio Xilifino nel suo compendio)ne parli. Inoltre mi sembra di avere letto che sulla colonna Antonina vi è anche una rappresentazione dei fulmini. Appena trovo il link,lo posto.

    2) ok

    3)quindi, lei non ritiene plausibile che nella "fulminata" potesse esservi un numero più o meno alto di cristiani, che anch'essi avessero pregato, e che quindi Tertulliano potrebbe essersi basato su qualche testimonianza, anche se faziosa, e non essersi inventato tutto riguardo all'atribuzione del miracolo al suo Dio?

    Grazie per la rapidissima risposta.
    Simone

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  15. Ha ragione per quanto riguarda il fulmine, ho corretto l'articolo.

    Per quanto riguarda Tertulliano, non ho nessuna opinione a riguardo: tutto è possibile.

    La saluto.

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  16. Questo è il link di cui parlavo:
    http://www.infidels.org/library/modern/richard_carrier/indef/4a.html

    Grazie ancora e un cordiale saluto.
    Simone

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  17. Sul sito suo più noto "Antidoti",

    Il Cammilleri piccato per i suoi sfondoni riportati dagli _ Ambasciator non porta pena_ "Sciacalli del Web" come Uticense si vendica vittimisticamente (ossimoro che capirete leggendolo) sul Massone Umberto Eco ...

    Davide

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  18. Parli di «Eco»? Grazie per la segnalazione, mi era sfuggita.

    Da notare la balla vittimistica «(sulla mia immediata rettifica, naturalmente, totale silenzio)»...

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