Il terremoto di Haiti. Quello dell'Aquila. Lo tsunami di fine anno nel Sud-Est asiatico. Il terremoto di San Giuliano di Puglia, con un'intera generazione di bambini cancellata.
Sono eventi che impongono di fermarsi a riflettere del mondo che ci circonda. Sembra banale, ma siamo costretti a pensare che cosa ci facciamo in questo mondo, da dove viene il male.
Alcuni lo sanno già. Se "padre" Livio Franzaga aveva affermato che il terremoto dell'Aquila, avvenuto a ridosso della Pasqua cristiana, fu voluto da Dio per far partecipare le popolazioni abruzzesi alla "sofferenza della sua passione" e che in questo va letto "qualcosa di positivo", il "reverendo" Pat Roberson ha affermato che Dio ha inviato il terremoto per punire gli haitiani del patto col demonio stipulato per liberarsi dai colonialisti. Altri affermano che l'intervento di Dio consiste nel dare la possibilità alle "persone volenterose e buone di aiutare il prossimo", come a dire che se il buon Dio non avesse mandato un terremoto ad uccidere 500.000 persone e a distruggere la vita di una nazione intera, le associazioni benefiche non avrebbero avuto nulla da fare.
La teodicea, la giustificazione dell'esistenza del male in un mondo creato da un dio onnipotente e buono, è un problema noto da lungo tempo, ma che non è stato ancora risolto in maniera soddisfacente (basta vedere come ogni credente formuli una risposta differente).
A tal proposito vorrei segnalare un testo, in inglese, intitolato "The Tale of the Twelve Officers (2002)" e scritto da Mark I. Vuletic. Si tratta dell'esposizione di dodici argomenti della teodicea sotto forma narrativa: l'autore immagina che dodici ufficiali di polizia (Dio, l'essere onnipotente, onnisciente e buono) assistano senza intervenire allo stupro di una donna (l'evento negativo, il male nel mondo) e forniscano poi le dodici argomentazioni per il loro mancato intervento. Il racconto merita di essere letto per intero; ne traduco qui un breve estratto, quello in cui il secondo poliziotto spiega la ragione per la quale non è intervenuto a salvare la signora K.:
«Beh», disse il secondo poliziotto, «la mia motivazione è un po' differente. Stavo per puntare la mia pistola sull'assassino, quando ho pensato tra me e me, "Aspetta un attimo, non è questa un'opportunità perfetta per un passante disarmato per esercitare un po' di eroismo altruista, nel caso passasse da qui? Se intervenissi tutte le volte come stavo per fare ora, nessuno potrebbe mai esercitare questa virtù. Anzi, tutti diventerebbero probabilmente viziati ed egoisti, se prevenissi ogni stupro e assassinio". E così mi sono fatto indietro. E' un peccato che nessuno si sia fatto avanti per intervenire eroicamente, ma questo è il prezzo di un universo in cui la gente può dimostrare virtù e maturità. O preferiresti piuttosto che il mondo fosse tutto amore, pace e rose?»
L'immagine è un omaggio ad Epicuro, un pensatore che nell'Atene di ventitré secoli fa si chiedeva «Se Dio vuole prevenire il male e non può, allora non è onnipotente; se può prevenire il male e non vuole farlo, allora è cattivo; se può e vuole, allora da dove viene il male?».
Piccola annotazione: cliccando su uno dei collegamenti del post («dare la possibilità alle "persone volenterose e buone di aiutare il prossimo"») probabilmente si sarà riportati sul sito di questo blog o su quello del Vaticano. La ragione di questo strano comportamento è che l'autore del blog Seraphim, allergico a qualunque critica, verifica o confutazione della sua ideologia "cattolicista", ha inserito nella sua homepage un javascript che impedisce a coloro che giungono al suo sito dal mio di leggere i suoi articoli! Provo una grande tristezza per questo auto-proclamato "Soldato di Dio" cercatore di verità.
Grazie a Dio le hanno già risposto abbondantemente
RispondiEliminahttp://berlicche.splinder.com/post/22042471/Il+paradiso+sono+gli+altri/comment/60525934#cid-60525934
Conosci l'inglese? Se si ti invito a leggere il testo da me indicato nel post, in particolare la testimonianza del terzo poliziotto.
RispondiEliminaHa già letto tutto il thread? Non ci credo. Tutto sommato non posso pretendere che lei analizzi lucidamente concetti che non sono alla sua portata.
RispondiEliminaBuona notte.
Se ritiene che non siano alla mia portata dovrebbe evitare di sottomettermeli.
RispondiEliminaSig. Avvocato del Diavolo, lei soffre di allucinazioni, invece: vede risposte dove non ci sono.
RispondiEliminaSaluti
@Marcoz
RispondiEliminaÈ venuto a difendere il bambino dal bullo?
Anche al Galilei fu dato del "visionario".
Questo post cambia in continuazione, l'autore deve avere delle schizofrenie. Per non parlare delle peripezie informatiche che bisogna fare per giungere ai siti che egli collega.
Ho voluto controllare questi collegamenti: in uno o due casi il censore ha messo in bocca ad altri cose che non hanno detto. Lo ha fatto anche con me.
A parte dimostrare grettezza, non è anche ridicolo scrivere la telecronaca di ciò che fanno o non fanno gli altri gestori di blog?
Probabilmente lei non ha argomenti "propri" e suppongo che sia questo il motivo dello scarso successo di questo suo blog.
O lei è un provocatore, o sta vaneggiando.
RispondiEliminaPer sua norma e regola:
1- io aggiorno i miei post scrivendo chiaramente quali sono le parti nuove; i suoi "amici", invece, cancellano le parti che scrivono senza avvertire il lettore
2- nel mio blog nessun commento è mai stato cancellato, neppure quelli senza senso o al limite dell'insolenza, come spesso sono i suoi; non si può dire lo stesso del suo e di quello di un suo "amico"
3- lei fa fatica a comprendere quanto scrivo e non si accorge neppure di cosa realmente scrive lei; senza parlare della limitata ampiezza delle sue vedute
4- se questo blog non le piace, non venga più qui: non sentirò la sua mancanza.
Saluti, "avvocato"
Il sig. Censore non ha bisogno di essere difeso dal sottoscritto, mi sembra evidente.
RispondiEliminaSaluti
beato l uomo che confida nel signore ,
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