lunedì 25 ottobre 2010

L'evoluzione di Yahweh nella Bibbia ebraica

Ecco un estratto dell'intervista di Thom Stark, intitolata «Polytheism and Human Sacrifice in Early Israelite Religion». Thom Stark è autore del libro The Human Faces of God, sul politeismo e il sacrificio umano nella religione israelitica delle origini.

D. Chi è lo Yahweh degli Israeliti?
R. Come studiosi del livello di Frank Cross, Chris Rollston, Mark Smith e altri hanno dimostrato e sanno da qualche tempo, i testi più primitivi della Bibbia ebraica forniscono indizi decisivi che la concezione iniziale di Yahweh fosse quella di una divinità tribale dell'antico Vicino Oriente. Come sostengo nel mio libro, in accordo con Rollston, la «Canzone di Mosè» di Deuteronomio 32 indica che Yahweh era considerato uno dei figli della divinità cananea El Elyon (Dio l'Altissimo). La canzone descrive come le nazioni furono formate in origine, e ciò che dice è che i popoli della Terra furono divisi in accordo al numero dei figli di El Elyon (i membri minori del pantheon divino). Yahweh, la divinità patrona di Israele, era uno dei figli di Elyon.

Gli indizi migliori suggeriscono che Yahweh non ebbe inizio come l'"unico vero Dio" del più tardo monoteismo ebraico; non ebbe inizio come il creatore del mondo. Yahweh iniziò come una giovane divinità tribale in ascesa la cui forza eccezionale tra gli altri dèi rispecchiava le aspirazioni di Israele a fronte delle tribù e delle nazioni circostanti.

D. Sta dicendo che Dio evolve nell'Antico Testamento?

R. Esattamente. Sorpresa delle sorprese, mentre Israele aspirava alla grandezza e cercava di farsi un nome, circondata da vasti imperi, Yahweh divenne sempre più grande, finché non divenne così grande nelle loro teologie che non ebbe più senso riferirsi alle altre divinità nazionali come dèi — tanto più largamente superiore era Yahweh agli dèi delle altre nazioni, secondo la letteratura propagandistica giudea.

D. Ci dica qualcosa di più a riguardo di questa evoluzione da divinità tribale a monoteismo.

R.  Come sostiene Chris Rollston, ci sono varie fasi nella progressione di Israele dal politeismo al monoteismo. Yahweh inizia come membro minore del pantheon divino. Questa è la visione durante il periodo della storia di Israele caratterizzato dalla confederazione tribale. Dopo che Israele divenne una monarchia, Yahweh ottenne una promozione a capo del pantheon, prendendo il posto di suo padre Elyon (si tratta di un parallelo con idee simili presenti nella letteratura babilonese, in cui l'ascesa di Marduk a re degli dèi rispecchia il sorgere dell'impero babilonese).

Col tempo, Yahweh ed Elyon furono uniti, in un certo senso si fusero in un solo dio. In questa fase Yahweh inizia ad essere visto come un dio creatore. Ma in questo periodo, Israele crede ancora in altre divinità; è solo che non devono venerare altri dèi perché devono la loro lealtà a Yahweh, il loro patrono. Naturalmente, si credeva che Yahweh avesse una moglie, Asherah, ed è chiaro che gli Israeliti la veneravano come la consorte di Yahweh.

Pare che questa sia stata l'ortodossia accettata fino al VII secolo a.e.v. circa. A quel punto, profeti come Geremia iniziarono a entrare in polemica contro altri dèi, mettendo in dubbio la loro stessa esistenza. Questa idea che Yahweh solo è Dio si solidificò durante l'esilio babilonese nel VI secolo, per un insieme complesso di ragioni. Questo è il momento in cui la religione israelitica ufficiale divenne finalmente monoteistica.

Per un approfondimento sulle tesi di Christopher Rollston, si veda l'articolo «"Il sorgere del monoteismo nell'Antico Israele: prove bibliche ed epigrafiche"».

Articolo ripreso da «Thom Stark Interviewed About  His New Book», Debunking Christianity, di John Loftus.

29 commenti:

  1. "Sorpresa delle sorprese" ? E dove sarebbe la sorpresa?
    A me, in una ottica di fede, mi sembra una prospettiva affascinante....

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  2. Significa che il monoteismo di Israele, almeno fino a Geremia, è mito.

    Che poi questo ti lasci indifferente è un altro discorso (e davvero mi piacerebbe sapere cosa ti stupirebbe scoprire).

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  3. E' chiaro che non conoscete Zacharia Sitchin ... cmq vi dò una piccola anticipazione : teoria del paleocontatto, ovvero gli antichi dèi come alieni civilizzatori, nonché modificatori di DNA "nostro".

    Contrariamente alle apparenze, Sitchin è un uomo coltissimo, conosce addirittura lingue mesopotamiche molto più antiche dell' ebraico ... presunta "koiné degli schiavi del Faraone"

    by
    Davide

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  4. cosa vuol dire secondo te, mito?

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  5. Favola. O meglio, in questo contesto, propaganda.

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  6. Comunque il sig. Tom Stark ha nel suo curriculum ha un unico libro (quello!) e un solo "Book review" che conta zero perchè in genere il review lo si chiede agli amici (!). Oltrettuto il libro mi pare abbia un taglio divultativo e non una pubblicazione scientifica. Ha qualche medaglia, premi, partecipazioni, iscrizioni a varie associazioni e a varie società accademiche (tutte cose in USA molto trendy, praticamente tutti ne hanno una decina) ma nessuna vera pubblicazione. Un semi-accademico agli inizi della carrira che non mi pare abbia ancora consensi. Non è neanche professore, l'unica esprerienza universitaria mi pare sia "assistente volontario". Insomma uno sfigato. Forse non aveva niente di meglio che scrivere un libro così. Mi pare un po' poco per prenderlo sul serio. Non so... magari un giorno piglierà il Nobel sulla religione che inventeranno apposta per lui, ma ora non mi pare da prendere in considerazione. Gli studiosi che dicono cose davvero importanti non hanno bisogno del profilo Facebook per pubblicizzare una loro intervista su “exchristian.net” e far parlare di se....

    Censore, prima di discutere seriamente troviamo qualcosa di autorevole, e poi, magari, se ne può parlare.

    Non voglio dilettarmi a screditare i tuoi post, per cinico gusto, ma penso concorderai con me che per qualunque disciplina, oggi le librerie abbondano di libracci che fra pochi mesi serviranno solo per accendere il fuoco. Dunque come fare discernimento? Penso concorderai che noi, non essendo biblisti o studiosi veramente in grado di autentico spirito critico nel confronti di libri del genere, per umiltà dobbiamo selezionare autori con un certo consenso accademico; altrimenti è come attribuire al noto medico "Di Bella" - a proposito ma che fine ha fatto? - qualità da esperto oncologo. Non so se mi segui....

    Una persona accorta e razionale come te non dovrebbe prendere sul serio un "Di Bella"... no? E allora come mai prende sul serio un Tom Stark? Ah... già,... dimenticavo il tuo vecchio post (geniale!) "Crediamo solo a quello che ci da ragione". Quanto è vero!

    (cherrypicking again....)

    :)

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. Hai ragione, Stark è uno che si è solo laureato nelle materie di cui discetta, ma è altrettanto vero che la sua pubblicazione non è "peer-reviewed" proprio perché non è originale: si limita a riproporre ciò che gli studiosi sanno già.

    I nomi che Stark cita sono quelli di Frank Cross, Christopher Rollston, Mark Smith... mi pare che bastino come fonti per un libro divulgativo.

    Anche a me piacerebbe discutere discutere seriamente di ciò che Stark, correttamente o scorrettamente dice, senza stare a discutere della sua autorevolezza; cosa che in genere è opportuno fare, se non fosse che per le parti citate, questo è un libro divulgativo. Mi piacerebbe avere un tuo commento sulle argomentazioni di Stark (dico sul serio, non sono ironico), ma, appunto, che sia un commento pertinente; l'ennesima provocazione sullo cherry picking (pratica che non credo di seguire) non sarebbe tanto simpatica.

    Ciao.

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  9. Mah. Per la verità io farei meno fatica a credere che antichi astronauti siano atterrati in Mesopotamia (vista l’abbondanza di stelle e pianeti), lasciando esterrefatti i sumeri, invece che credere ad un tipo arrivato sulla Terra via nascita da madre vergine, che era uno solo ma allo stesso tempo anche tre entità distinte, padre, figlio e colombo, e che uno dei tre è morto ammazzato, per poi risorgere dopo qualche giorno e ritornarsene tranquillamente in cielo senza astronave.

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    1. ...sicuro senza astronave? leggi bene i dettagli sulla sua (o quella di altri) ascensione....
      tony

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  10. Se Stark rende in linguaggio divultativo ciò che quei studiosi hanno pubblicato, allora il discorso cambia (scusa ma non ho trovato la bibiografia, oppure mi è sfuggita, sorry).

    Che Israele possa aver scoperto il monoteismo, in modo progressivo magari a partire da un iniziale monolatrismo non mi pare affatto scandaloso, anzi in linea con il concetto di "Piano della Salvezza" o "Storia della Salvezza". Vediamo troppi film alla televisione e siamo purtroppo abituati a concepire la Rivelazione cone Dio che parla dal Cielo ad un tratto, dona la legge al popolo e da quel momento tutti sono monoteisti.... ovviamente è una visione riduttiva. La realtà, attraversando i secoli, è più complessa evidentemente.

    Dio si Rivela attraverso le vicende umane, anche attraverso conoscenze parziali e progressive.

    Spero basti come riflessione.
    ciao.

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  11. aggiungo anche che l'originalità di israele non sta nell'aver "inventato" il monotesimo (questo l'hanno fatti i zoroastriani molto prima) ma nella Rivelazione e nella concezione di Dio che c'è dietro, assolutametne diversa da tutte le altre. Contraria alla logica umana.

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  12. Questo significa, però, che Adamo, Noè, Abramo, Mosè, eccetera, sono figure inventate. Le fondamenta della religione giudaico-cristiana diventano sempre più aleatorie, in questo modo.

    Inoltre quella che tu definisci come "concezione del divino contraria alla logica umana" sembra essere il risultato di una normale evoluzione del pensiero teologico ebraico, conseguente alle particolari condizioni in cui si trovarono coloro che rientrarono dall'esilio.

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  13. il discorso si presta ad altre domande interessanti. perchè allora non si dovrebbe superare anche il cristianesimo? ci saranno altre incarnazioni? perchè questo stadio del pensiero religioso dovrebbe essere il definitivo?

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  14. @ Uticense :

    che io sappia i patriarchi sarebbero da intendere non come singole persone, ma come personificazioni di clan familiari ... per questo sarebbero anche così apparentemente inverosimilmente longevi pluricentenari. Naturalmente SE escludo Sitchin con i suoi alieni ultralongevi.

    __________

    Un parallelismo con il presente :

    " la bella signora Italia, si accinge a festeggiare i suoi primi 150 anni, ma quanti fatti di sangue hanno segnato i suoi milioni di figli " ... e così via.

    Ovvio che NON puoi buttarla in termini di "donna ultracentenaria
    che ha partorito milioni di volte" !


    ciao

    by Davide

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  15. @Ruggero: questo è già avvenuto, il cristianesimo di oggi è ben diverso da quello di duemila anni fa.

    @Davide: quindi, secondo la tua interpretazione dei fatti, Mosè che conduce gli ebrei fuori dall'Egitto (un racconto senza nessuna base storica) sarebbe un'allegoria per?

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  16. in un forum dove ho linkato questo articolo un utente chiede testualmente: "non metto in dubbio quello che questo scrittore dice, ma non è per caso come molti che vanno incerca di indovinare qualcosa?

    tengo a precisare che non prendo le difese di nessuno, ma siccome di stupidaggini ne ò sentite molte non vorrei mandare giu tutto quello che si scrive.

    come facciamo a sapere che questo e vero?

    solo per fede o perchè ci sono dei reperti archeologici


    Mi sembra più che legittima questa richiesta,che si può rispondere?

    P.S: ho inserito un'omissis in quanto contiene un riferimento privato

    Claudio

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  17. @Davide
    E in che modo questo modello interpretativo spiegherebbe l'uscita degli Ebrei dall'Egitto per mano di Mosè?

    @Ruggero. Anche l'ebraismo non ammette evoluzione...

    @Claudio. «Mi sembra più che legittima questa richiesta,che si può rispondere?»

    Che quello di Stark è un libro divulgativo, ma basato su studi di spessore accademico, che può, se vuole, verificare. Ad esempio, Stark cita Christopher Rollston come fonte, e il suo interlocutore può verificare ciò che Rollston sostiene e come lo giustifica nelle sue pubblicazioni; ad esempio questa: Christopher Rollston, «The Rise of Monotheism in Ancient Israel - Biblical and Epigraphic Evidence».

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  18. Cens,tento di aprire il file ma mi dice che il file è danneggiato e non lo può aprire,non so se dipenda dal mio pc

    Claudio

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  19. A me funziona, è un pdf, prova a scaricarlo invece di aprirlo col browser: http://www.rollstonepigraphy.com/wp-content/uploads/2010/01/C-_Rollston_The_Rise_of_Monotheism_in_Ancient_Israel-_Biblical_and_Epigraphic_Evidence_2up.pdf

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  20. perfetto,adesso funziona.

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  21. Ma il problema con Mosè qual è ?

    Davide

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  22. Ma non avevi detto che era tutto un mito ?

    ... sul concetto antropologicamente profondissimo (altro che favoletta per poveri fessi !) di "mito" ti consiglio di leggerti qualsiasi cosa di Mircea Eliade

    ciao

    by Davide

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  23. «Ma non avevi detto che era tutto un mito ?»

    Appunto. Se è un mito non è esistito...

    «sul concetto antropologicamente profondissimo (altro che favoletta per poveri fessi !) di "mito"»

    Quando parlo di "mito", uso il termine nella sua accezione corrente, di "favoletta".

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  24. Da dove vengono gli Ebrei ?

    Come se ne spiega la natura multietnica se pensiamo, ad esempio, ai Falashah di pelle scura e quindi di presunta discendenza etiopica ?

    Però restano, o meglio si aprono, delle domande ...

    Un popolo "nuovo" di natura eterogenea che messe da parte le diversità trova unità di koiné linguistica e culturale nella ribellione ?

    Domande aperte, non retoriche.

    by
    Davide

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  25. «Da dove vengono gli Ebrei ?»

    Ti consiglio il libro di Mario Liverani Oltre la Bibbia - Storia antica di Israele, ma in breve, si tratta di una popolazione nomade divenuta stanziale dopo la caduta dell'impero ittita, l'indebolimento del regno egizio, consolidatosi tra la fine dell'impero assiro e l'inizio di quello babilonese, ma che deve la propria caratterizzazione nazionale e religiosa al ritorno degli esiliati da Babilonia.

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  26. Interessante, meriterebbe un post di presentazione a parte ...

    by Davide

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