domenica 23 dicembre 2012

Misurare l'influsso dell'appartenenza religiosa sul sostegno alla democrazia

In psicologia è noto il fenomeno del priming: quando siamo sottoposti a un particolare stimolo, questo avrà un effetto su una nostra reazione successiva anche quando lo stimolo sarà dimenticato a livello conscio.

Ad esempio, come dice l'articolo di Wikipedia, leggere una lista di parole che include "tavola" farà sì che se successivamente ci chiedono di scegliere una parola che inizia per "tav" sarà estremamente probabile scegliere "tavola", anche dopo che la lista iniziale sarà dimenticata. L'effetto vale anche quando lo stimolo era incorrelato alla reazione; si è visto che se alle persone si mostra un numero casuale prima di chiedere loro domande del tipo "quanti stati africani fanno parte dell'ONU", la risposta sarà fortemente correlata al numero visto anche se lo sperimentatore chiarisce che quel numero non ha alcuna attinenza con la risposta.

Il priming è un fenomeno di cui si deve tenere considerazione quando si conducono indagini demoscopiche. Allo stesso tempo è un interessante oggetto di indagine; Patiz Ben-Nun Bloom e Gizem Arikan, studiose di scienze politiche rispettivamente della The Hebrew University di Gerusalemme e della Yasar Universitesi di Izmir, hanno scelto di studiare l'influenza delle credenze religiose sul sostegno alla democrazia proprio attraverso il priming (Pazit Ben-Nun Bloom e Gizem Arikan, "Priming Religious Belief and Religious Social Behavior Affects Support for Democracy", International Journal of Public Opinion Research, prima pubblicazione in linea 18 novembre 2012 doi:10.1093/ijpor/eds030).

Le studiose hanno preso due gruppi di studenti, uno composto da studenti israeliani ebrei e uno di studenti turchi musulmani, e hanno sottoposto a ciascuno di essi lo stesso insieme di domande, estratto da un test internazionale noto come World Values Survey, per misurarne il sostegno alla democrazia. La particolarità del loro studio consiste nell'aver suddiviso ciascun gruppo in tre sotto-gruppi: uno cui erano state somministrate preventivamente somande sul loro comportamento religioso sociale (se partecipavano alle cerimonie di culto, se avevano amici della loro stessa religione, eccetera); uno cui erano state prima somministrate domande sulla loro credenza religiosa (credenza in Dio, nel paradiso, nella vita dopo la morte, eccetera); infine un terzo sotto-gruppo, di controllo, cui non erano state somministrate domande precedenti.

Il risultato dello studio è stato che, indipendentemente dalla religione professata e dal livello di religiosità dichiarato, coloro che appartenevano al primo gruppo (quello soggetto a priming relativo al proprio comportamento religioso sociale) mostravano un incremento nel loro sostegno alla democrazia.

Sempre indipendentemente dalla religione professata e dal livello di religiosità dichiarato, coloro che appartenevano al secondo gruppo (quello soggetto a priming relativo alla propria credenza religiosa) mostravano un decremento nel loro sostegno alla democrazia.

Le studiose concludono che la continua esposizione a idee e messaggi religiosi costituisce una sorta di priming che dura tutta la vita. La socializzazione religiosa incoraggia la coesione di gruppo, cosa che potrebbe influenzare il sostegno per la democrazia. Le credenze religiose stimolano pensieri legati al tradizionalismo, alla sicurezza, alla conformità, che potrebbero agire nella direzione della riduzione del sostegno alla democrazia.

L'articolo è basato sul seguente post, rilasciato sotto licenza Creative Commons by-sa 2.0: Tomas Rees, "Religious belief and religious involvement have opposite effects on support for democracy", Epiphenomenom, 22 dicembre 2012.

2 commenti:

  1. Spero che i miei Auguri in questa forma

    http://forgetomori.com/wp-content/uploads/2007/12/newtonmas.jpg

    incontrino il tuo sentire !

    Davide

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