giovedì 13 gennaio 2011

Compassione, rabbia e indifferenza: Gesù, la guarigione del lebbroso e i moderni esegeti

Ho notato che il vangelo di oggi è un brano tratto dal Vangelo secondo Marco, precisamente l'episodio del lebbroso guarito da Gesù presente nel primo capitolo. Siccome si tratta di un problema di critica testuale ben noto e interessante e che stavo proprio pensando di scriverci un post, mi è sembrato che si trattasse di un segno inequivocabile!

Il brano è il seguente:
40 Allora venne a lui un lebbroso: lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!».
41 Mosso a compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!».
42 Subito la lebbra scomparve ed egli guarì.
43 E, ammonendolo severamente, lo rimandò e gli disse: 44 «Guarda di non dir niente a nessuno, ma va', presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha ordinato, a testimonianza per loro».
45 Ma quegli, allontanatosi, cominciò a proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e venivano a lui da ogni parte. (Vangelo secondo Marco, 1.40-45, edizione CEI
Casualmente stavo sfogliando proprio l'altro giorno in libreria la Bibbia TOB in versione italiana; tra le Bibbie in italiano è l'unica (a mia memoria) che faccia notare una variante molto interessante del versetto 1.41.

La traduzione CEI, infatti, utilizza un testo greco in cui al versetto 41 sta scritto che Gesù stese la mano σπλαγχνισθεὶς, splagchnistheìs, «mosso da pietà o compassione». Il lebbroso supplica in ginocchio Gesù, dicendogli «Se vuoi, puoi guarirmi!» e Gesù lo guarisce perché è mosso a compassione dalla sua richiesta.

Vi sono però alcuni manoscritti antichi, tra cui il famoso Codex Bezae, confermati dalla testimonianza di un antico commentatore come Efrem il Siro, secondo la quale Gesù stese la mano ὀργισθεὶς, orgistheìs; si tratta di un cambiamento non da poco, in quanto se questa fosse la lezione corretta, Gesù avrebbe guarito il lebbroso in quanto «arrabbiato, furioso»!

Tutte le traduzioni italiane assumono che il testo originario fosse «mosso da compassione», ma la maggioranza (sebbene non l'unanimità) dei critici testuali ritiene che l'originale fosse invece «arrabbiato».


È infatti difficile comprendere il motivo per il quale un antico copista avrebbe dovuto cambiare splagchnistheis in orgistheis (in termini tecnici si dice che orgistheis è la lezione più difficile), mentre è facile capire il motivo per il quale un Gesù arrabbiato gli possa essere sembrato più incongruente di un Gesù mosso a compassione.

A favore di questa conclusione è anche la constatazione che nei passi paralleli di Matteo (8.3: «E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii sanato". E subito la sua lebbra scomparve.»)e Luca (5.13: «Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: "Lo voglio, sii risanato!". E subito la lebbra scomparve da lui.») che riprendono il brano di Marco, le parole sono molto simili ma non viene detto se Gesù fosse stato arrabbiato o mosso da compassione: questo fatto è interpretato come conseguenza della presenza di orgistheis nel testo originale di Marco, che gli autori di Matteo e Luca avrebbero ritenuto inappropriato e dunque omesso.

Piccolo appunto sull'esegesi di questo passo. Gesù che guarisce il lebbroso splagchnistheis, «mosso da compassione», non ha bisogno di commenti: è normale che una persona che chieda in ginocchio di essere guarito da una malattia devastante, sia dal punto di vista fisico sia da quello sociale, trovi la compassione di un altro essere umano.

Un Gesù che, invece, sia arrabbiato dopo la richiesta del lebbroso è più difficile da comprendere, e infatti sono state avanzate diverse spiegazioni: che fosse arrabbiato per la contravvenzione delle norme sociali da parte del lebbroso, che gli aveva rivolto la parola; o per l'influenza demoniaca; o per la distorsione del creato; o per la richiesta di un miracolo; o per le convenzioni del Tempio; e così via.

Quello che mi ha colpito è l'indifferenza di alcuni esegeti nei confronti della difficoltà a comprendere quale sia la versione giusta di questo versetto. Mi riferisco al fatto che nella TOB italiana viene spiegato come la lezione che Gesù fosse mosso a compassione sia da preferire a quella per la quale Gesù fosse arrabbiato, ma che comunque, anche se la lezione giusta fosse quest'ultima, Gesù sarebbe stato arrabbiato per le convenzioni del Tempio.

Insomma, per i commentatori della TOB italiana, ciò che Gesù pensasse o dicesse realmente sembra quasi marginale, dato che hanno già una loro immagine da proiettargli a dosso, un Gesù «ortodosso» (nel senso etimologico della parola) al quale quello reale deve necessariamente adattarsi.

Fonti: Wieland Willker, A Textual Commentary on the Greek Gospels, Volume 2: Mark, 2001, 8th edition, pp. 53-57; William R. G. Loader, Jesus' attitude towards the law: a study of the Gospels, Mohr Siebeck, 1997, ISBN 3161465172, pp. 19-22.

1 commento:

  1. il nestle-aland,l'edizione standard del NT,pone orgistheis in apparato.in effetti la lezione è molto debolmente attestata e tipica di una sola area testuale,quella siriaca.cfr B.M.Metzger"A textual commentary on the greek New Testament"pag 85

    RispondiElimina