martedì 18 gennaio 2011

Il Salmo del giorno

Salmo 58 (57 nell'edizione CEI qui riportata).

1 Al maestro del coro. Su «Non distruggere».
Di Davide. Miktam
.
2 Rendete veramente giustizia o potenti,
giudicate con rettitudine gli uomini?
3 Voi tramate iniquità con il cuore,
sulla terra le vostre mani preparano violenze.
4 Sono traviati gli empi fin dal seno materno,
si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.
5 Sono velenosi come il serpente,
come vipera sorda che si tura le orecchie
6 per non udire la voce dell'incantatore,
del mago che incanta abilmente.
7 Spezzagli, o Dio, i denti nella bocca,
rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.
8 Si dissolvano come acqua che si disperde,
come erba calpestata inaridiscano.
9 Passino come lumaca che si discioglie,
come aborto di donna che non vede il sole.
10 Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,
vivi li travolga il turbine.
11 Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
laverà i piedi nel sangue degli empi.
12 Gli uomini diranno: «C'è un premio per il giusto,
c'è Dio che fa giustizia sulla terra!».

Testo da laparola.net.

12 commenti:

  1. Perché hai scelto proprio questo? Cosa dice a te?

    PS: il 57 non è “CEI”. Si veda: http://it.wikipedia.org/wiki/Salmi#Numerazione_dei_salmi

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  2. Mi interessa cosa dice ai miei lettori, cosa pensano di questa preghiera..

    (Grazie per la precisazione)

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  3. Si, ma perché hai scelto proprio questo?

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  4. Perché è uno dei salmi che non sono inseriti nella liturgia, in quanto si ritiene che possa non essere capito dall'assemblea.

    Mi incuriosisce sapere cosa dica ad una persona che lo legge senza la nessuna intermediazione.

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  5. @IlCensore

    Mi incuriosisce sapere cosa dica ad una persona che lo legge senza la nessuna intermediazione.

    questo è davvero un ottimo argomento. Quando l’ho letto mi sono subito reso conto che si trattava appunto di quel gruppetto di salmi nei quali il senso letterario è in estremo contrasto con il significato evangelico (il loro genere letterario è prorpio una maledizione - in questo caso dell’empio). Per questa ragione sono esclusi dalla liturgia.

    Ma il senso letterale non è l’unico che possiamo attribuire al Testo Sacro: tuttavia è quello più immediato e proprio per questo sono esclusi.

    Ti dico cosa ha detto a me, rileggendolo più volte, prima ancora di andare a cercare in internet qualche esegesi: provo a darti solo brevi pensieri, senza pretesa di chissà quasi completezze o grandi profondità (spero quindi con questo di soddisfare la tua curiosità): il numero a fianco si riferisce al versetto.

    (bada che non si tiene conto del senso letterale)
    1. (è solo notazionale, in realtà non fa parte del testo del salmo)
    2. domanda retorica. La risposta è evidentemente No. Come a dire.... tutto quello che dirò dopo è perchè i potenti non fanno la giustizia (basta vedere le pagine dei giornali di questi giorni!)
    3. si descrive semplicmente che gli empi fanno atti malvagi (cosa in realtà pleonastica, ma pertinente)
    4. le virtù così come le iniquità possono essere trasmesse di generazione in generazione. Oggi diremo che il figlio del ladro diventa facilmente ladro etc... mi è tornato in mente una osservazione di una psicoterapeuta che mi spiegava come i figli spesso tendono a ricommettere gli stessi errori dei genitori, anche se li riconoscono come tali. E’ come si ci sia un “marker” nell imprinting.....
    5. come il 3.
    6. il mago che incanta sarebbe la coscienza e la giustizia: l’empio e l’ingiusto non ascolta la propria coscienza
    7. per chiedere giustizia disperata del povero oppresso l’ultima speranza è chiedere a Dio che rompa i mezzi con cui l’empio compie le sue iniquità ovvero denti e mascelle del leone (di disarmarlo, insomma). Interessante che non si chiede la sua conversione (concetto evangelico) ma si chiede comunque giustizia a Dio.
    8, 9, 10. che la giustizia trionfi. [Nota: nella mentalità antica l’eliminazine dell’empio (stiamo parlando di peccati gravi) è l’unico modo per fare giustizia. Vuol dire anzi il trionfo della giustizia: non c'è ancora Cristo con il suo sacrificio.]
    11 e 12. Solo Dio fa vera giustizia.

    Naturalmente questa interpretazione risente del fatto che sono cristiano e leggo quel testo alla luce di Cristo, che deve sempre illuminare l’interpretazione dei due testamenti.

    comunque per una buona esegesi e note di questo salmo si veda questo link.

    grazie per questa occasione che mi hai dato.

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  6. Beh, potrebbe benissimo essere la tagline di una splatter di serie B.
    Invece a te, Fab, cosa dice?

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  7. Ci si potrebbe leggere una "vile vendetta".

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  8. «Ci si potrebbe leggere una "vile vendetta".»

    Carina questa :-D

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  9. Be', sì, modestamente.
    In più, grazie alla brevità, ha pure il pregio di non contenere errori di sintassi, che non di rado mi sfuggono, appena mi dilungo un po'.

    Saluti

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  10. «Quando l’ho letto mi sono subito reso conto che si trattava appunto di quel gruppetto di salmi nei quali il senso letterario è in estremo contrasto con il significato evangelico (il loro genere letterario è prorpio una maledizione - in questo caso dell’empio). Per questa ragione sono esclusi dalla liturgia.»

    Queste tue parole sono state il seme di una piccola riflessione:

    (1) il messaggio di Dio è di amore, e per centinaia di anni il suo popolo eletto capisce invece che deve sterminare i nemici;

    (2) di contro, il riposo del sabato non è così importante, almeno letteralmente, e invece il suo popolo eletto per secoli lo rispetta, addirittura prevedendo la pena di morte per chi lo vìola;

    (3) la Bibbia ebraica tutta è scritta per annunciare l'arrivo di un Messia con certe caratteristiche, e quando arriva quelli ai quali la Bibbia è stata data non lo riconoscono e lo mettono a morte (e tutt'oggi, a duemila anni di distanza, lo stanno ancora attendendo);

    (4) Gesù affida le proprie parole a dodici apostoli selezionati, ma già pochissimi anni dopo la sua morte ci sono versioni radicalmente differenti di come vada interpretato il suo messaggio;

    (5) esiste un corpus di documenti ispirati quasi universalmente accettato, eppure esistono circa trentamila confessioni cristiane che danno interpretazioni differenti di quei libri.

    Insomma, mi pare evidente che le possibilità siano tre:

    (a) che Dio sia un pessimo comunicatore;

    (b) che Dio si diverta a confondere gli uomini;

    (c) che non vi sia alcun Dio coinvolto in tutti questi fatti...

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  11. @IlCensore

    Infatti: se si esclude a priori la Rivelazione di un Dio buono e l'avvenimento di essa nella storia, le possibilità rimaste sono proprio (a) (b) (c)... e forse qualche altra simile.

    grazie per il tuo ascolto.

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  12. «se si esclude a priori la Rivelazione di un Dio buono e l'avvenimento di essa nella storia, le possibilità rimaste sono proprio (a) (b) (c)...»

    Perché un Dio buono sarebbe disposto a far cadere in errore decine di miliardi di persone, pur di salvaguardare la progressività della rivelazione?

    Cosa c'è di buono nella progressività della rivelazione?

    Dire molto poco ai patriarchi, un po' di più ai Giudici, un po' di più ai Re di Israele, un po' di più ai profeti, un po' di più tramite Gesù, un po' di più a Paolo, un po' di più ai vari Papi, eccetera, è meglio che dire tutto e subito?

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