giovedì 4 marzo 2010

I "sindonologi", difensori della fede (I)

Si avvicina l'ostensione della Sindone di Torino e i "sindonologi" iniziano a fremere, dato che saranno loro a finire sotto la luce dei riflettori, loro e i loro libri.

Naturalmente l'autenticità della Sindone è al centro delle discussioni e dei libri, più che altro perché se si accettassero le conclusioni delle datazioni al carbonio 14, che fanno risalire la tessitura della Sindone al XIV secolo, si dovrebbe rinunciare alle interviste, ai libri, e ovviamente alla stessa ostensione (che, non dimentichiamolo, mette in moto un giro di denaro non indifferente).

Alcuni sindonologi incappano in svarioni, in questi momenti di eccitata attività, e, manco a farlo apposta, questi svarioni puntano sempre in direzione dell'autenticità della Sindone di Torino. In uno di questi è incappato Pier Luigi Baima Bollone.

Baima Bollone è un professore universitario di medicina, noto sindonologo e autore di opere quali Psicologia di Gesù e Psicologia di Mussolini. Ha contribuito alla ricerca sull'autenticità della Sindone con studi sulla presenza di resti di sangue umano sul telo, ed è stato nominato Direttore onorario del Centro Internazionale di Sindonologia, una costola della Confraternita del Santissimo Sudario della Diocesi di Torino.

Come segnalato da Antonio Lombatti nel suo post "Sindonologia disonesta", Baima Bollone ha affermato in un'intervista alla Radio Vaticana che le prove radiometriche del carbonio 14 «sono state sconfessate pubblicamente dallo stesso laboratorio di Oxford che eseguì le analisi». Eppure lo stesso Lombatti aveva in passato ricostruito l'origine di questa diceria, giungendo a trovare l'originale della dichiarazione del direttore del laboratorio ossoniense, che, però, dice l'esatto contrario di quanto affermato da Baima Bollone.

Certo, potrebbe trattarsi di un lapsus, ma nella stessa intervista Baima Bollone spiega le ragioni dello studio della Sindone, le sue ragioni: secondo Baima Bollone, gli studi non ricercano «la verità ultima sull’immagine piuttosto, come lo definì Giovanni Paolo II, “il volto eloquente e silenzioso della Sindone” evidenzia “la fragilità della ragione nel cogliere la storia di quell’Uomo rimasto impresso sul telo per restare per sempre sotto gli occhi del mondo”».

Se si parte da questi presupposti, se l'oggetto della ricerca è così "alto", tutto il resto perde di importanza, e non si bada agli "effetti collaterali", a costo di far vittime come la verità.

11 commenti:

  1. Buongiorno.
    Ero intervenuto tempo fa sul post precedente riguardante la sindone. Ho visto, tra l'altro, che non ha commentato la mia risposta alla sua domanda.

    Rimando a quei commenti riguardo alla mia posizione circa la Sindone: in sintesi mi ritengo un neutrale, con speranze di autenticità.

    Qualche osservazione circa questo post.

    1. Certamente i cosiddetti sindonologi venderanno più libri grazie all'ostensione prossima. Mi spiace però che il Censore faccia anche il moralista, perché penso sia abbastanza ovvio che chi scrive libri voglia poi venderli per guadagnarci, per poi mangiare: si chiama lavoro. Sarebbe come biasimare il salumiere perché partecipa con una sua bancarella alla fiera nazionale annuale degli insaccati. Il vegetariano potà pure parlarne male ma non ci fa bella figura... Tra l'altro il ragionamento vale anche per gli altri, ovvero gli anti-sindonologi: mi pare infatti che Garlaschelli&UAAR abbiano già anticipato i tempi facendosi buona pubblicità, sempre sfruttando l'onda lunga dell'ostensione.

    2. Gli svariono sono sempre brutti, da tutte le parti, neanche a me piacciono. Ad esempio non so se ha notato che Andrea Tornielli nel suo ultimo post "pubblicitario", che ho incrociato per caso (non sono frequentatore regolare del suo blog), in un commento, oltre a sbagliare il nome "Gardaschelli" cita la Sindone UAAR con imprecisione: Garlaschelli non l'ha prodotta con un bassorilievo riscaldato! Prenda questa segnalazione come un gentile omaggio :).

    3. Sono andato a leggere l'articolo di Lombatti per il CICAP, critico sullo studio di Rogers, che lei citava nel post precedente sulla Sindone. Oppone senz'altro buoni argomenti, tuttavia mi sembra che scivoli a volte nell'uso di argomenti ad hominem (Rogers). A tal proposito le segnalo che i Laboratori di Los Alamos hanno confermato la necessità di ripetizione della radiodatazione a causa della non rappresentatività del campione del 1988.

    4. A dire il vero Ramsey è comunque per la continua verifica dei risultati dell'esame C14, e ammette ad esempio in teoria la possibile contaminazione con monossido di carbonio, ritenendola però difficile. Non ignora/minimizza tra l'altro le risultanze delle altre indagini. Sempre ad onore della verità.

    5. Personalmente rimango dell'opinione che:
    - vi siano molti aspetti controversi nell'esame del C14 (calcoli errati, procedura anomala, non rappresentatività del campione), non però ancora chiaramente "sbugiardato";
    - vi siano aspetti enfatizzati dai cosiddetti sindonologi che sono scientificamente dei "vicoli ciechi" (monetine sugli occhi, analisi della probabilità, ecc.);
    - non si sa ancora come si sia formata l'immagine, ed è un affascinante mistero scientifico. Senz'altro non come ha cercato di fare Garlaschelli, a causa essenzialmente del sangue pre-impresso e della doppia superficialità.

    Cordialmente,

    Saluti

    PS: le faccio sommessamente notare una possibile imprecisione nel blog. Secondo Wikipedia si indica convenzionalmente con Uticense o "il giovane" il Marco Porcio Catone nipote dell'omonimo, soprannominato Censore o "il vecchio". Dunque Uticense e Censore non sarebbero la stessa persona.

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  2. Buongiorno a lei, e grazie per il suo commento.

    Non ho risposto al suo altro commento perché credo che quando si giunge su posizioni irriducibilmente diverse sia inutile continuare a confrontarsi. Ciò non toglie che apprezzi un confronto anche duro, ma sereno e onesto.

    "Mi spiace però che il Censore faccia anche il moralista, perché penso sia abbastanza ovvio che chi scrive libri voglia poi venderli per guadagnarci, per poi mangiare: si chiama lavoro. Sarebbe come biasimare il salumiere perché partecipa con una sua bancarella alla fiera nazionale annuale degli insaccati."

    Io la vedo differentemente. L'esempio più calzante mi pare quello delle industrie del tabacco per anni hanno nascosto i risultati delle indagini sui danni del tabagismo per vendere più sigarette, finanziando studi scientifici che dicessero il contrario. Lei ritiene che ciò sia un comportamento moralmente accettabile?

    "mi pare infatti che Garlaschelli&UAAR abbiano già anticipato i tempi facendosi buona pubblicità"

    Non mi pare la stessa cosa. Certo all'ostensione non inviteranno Garlaschelli...

    "i Laboratori di Los Alamos hanno confermato la necessità di ripetizione della radiodatazione a causa della non rappresentatività del campione del 1988."

    Ben venga la ripetizione, allora. Anche se mi pare strano che solo un laboratorio su tre si sia accorto venti anni dopo di aver esaminato del cotone e non del lino...

    "A dire il vero Ramsey è comunque per la continua verifica dei risultati dell'esame C14, e ammette ad esempio in teoria la possibile contaminazione con monossido di carbonio, ritenendola però difficile."

    Non intendevo dire il contrario, dicevo solo che l'affermazione di Baima Bollone è falsa, o quantomeno senza fondamento.

    "non si sa ancora come si sia formata l'immagine, ed è un affascinante mistero scientifico."

    Vero.

    "Dunque Uticense e Censore non sarebbero la stessa persona."

    Purtroppo http://censore.blogspot.com era occupato, dunque ho dovuto prendere un indirizzo ad esso collegato.

    Saluti

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  3. @ Il Censore

    Noto solo ora che il mio primo commento nel vecchio post è stato cancellato. Come mai?

    Purtroppo non ricordo nemmeno cosa avevo scritto...


    Non ho risposto al suo altro commento perché credo che quando si giunge su posizioni irriducibilmente diverse sia inutile continuare a confrontarsi.


    Mi riferivo in particolare alla "considerazione più personale" che mi chiedeva, e della quale mi piacerebbe conoscere il suo commento, anche adesso.

    Non mi pareva però che stessimo agli antipodi: lei nega chiaramente l'autenticità, ma io non sono autenticista ad oltranza.

    Anche l'esempio che ha riportato, quello delle industrie del tabacco, che mi pare comunque meno calzante del mio - tra l'altro mi sembra che nessun sindonologo a sua volta sia stato invitato alla "ostensione" della sindone di Garlaschelli -, rivela questo: lei dà per scontato che ci sia una verità evidente, la falsità della sindone, volutamente nascosta o alterata. Io penso invece che la verità sulla sindone non sia per niente evidente, ci sono innumerevoli aspetti contraddittori, e che ci siano persone in buona fede da entrambe le parti, così come ci sono anche persone che partono dall'assunto autenticista o non e in questo modo dirigono più o meno inconsciamente le loro indagini.

    NB: Los Alamos non è uno dei tre laboratori che hanno fatto il test. Per quel che ne so essi non hanno altri campioni disponibili, quindi anche volendo non potrebbero accorgersi di niente su quel che hanno bruciato vent'anni fa. Comunque la posizione di Ramsey mi pare condivisibile.

    Circa Baima Bollone, confermo la bruttezza degli scivoloni. Così come è anche brutto che altri sindonologi sorvolino sulla questione Kouznetsov (Barberis). D'altra parte solo Lombatti tra i "debunkers", per quel che ne so, si è occupato della questione di Benford-Marino-Rogers (ricordo che quest'ultimo era pro C14 e scettico sulle tesi di Benford-Marino, che non sono scienziati, per poi ricredersi nel tentativo di sconfessarli, prima di morire), e nessuno si è occupato degli importanti sviluppi successivi, vale a dire i citati esperimenti dei nove scienziati di Los Alamos, ma hanno preferito per esempio dedicarsi alla semplice confutazione del libro della Frale sui Templari (Rinaldi). Della serie "Ti piace vincere facile?" :).

    Mi pare che, tra gli autenticisti (ma non lo definirei sindonologo tout court), lavori bene Giulio Fanti. Si sta occupando di aspetti scientificamente interessanti come doppia superficialità, anamorfismo, meccanismi microscopici di formazione dell'immagine. Peccato che quando si presenta in TV appaia non poco impacciato.

    Saluti

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  4. "Noto solo ora che il mio primo commento nel vecchio post è stato cancellato. Come mai?"

    Non lo so, mi pare strano che sia stato cancellato.

    "Anche l'esempio che ha riportato, quello delle industrie del tabacco, che mi pare comunque meno calzante del mio, rivela questo: lei dà per scontato che ci sia una verità evidente, la falsità della sindone, volutamente nascosta o alterata."

    No, io dico che alcuni personaggi continuano a riportare evidenti falsità. E che, guarda caso, queste evidenti falsità sono convenienti economicamente per qualcuno.

    "tra l'altro mi sembra che nessun sindonologo a sua volta sia stato invitato alla "ostensione" della sindone di Garlaschelli"

    Non mi pare che l'"ostensione" di Garlaschelli abbia ricevuto sovvenzionamenti milionari (in euro)

    La saluto, a presto.

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  5. Gentile Censore,

    Non lo so, mi pare strano che sia stato cancellato.

    Anche a me pare davvero strano. In quel post il primo commento che visualizzo adesso è la sua risposta ("Proprio perché mi ritiene "allineato" [...])ad un mio precedente, che ora non si vede più.

    No, io dico che alcuni personaggi continuano a riportare evidenti falsità.

    E' vero, ed è senz'altro indice di faziosità. Anche guardando dall'altra parte direi però che ci sono evidenze sistematicamente trascurate. Ad esempio perché Garlaschelli, per sua stessa ammissione, nella riproduzione della sua sindone ha volutamente trascurato la questione del sangue pre-impresso rispetto all'immagine, la cui presenza è assodata? Basta solo questo argomento per rigettare come non scientificamente plausibile la procedura da lui utilizzata. Nel medioevo non avrebbero potuto fare la sindone così com'è, col suo metodo. Nonostante ciò la "pubblicità" all'esperimento si è diffusa con titoli del tipo "Svelato il mistero della Sindone". Per questo dico che si tratta sostanzialmente di una trovata pubblicitaria per l'UAAR, finanziatrice, e per il CICAP ospitante al suo convegno (d'altra parte Garlaschelli giocava in casa). Vede, gentile Censore, io ritengo utili per la ricerca della verità entrambe le "fazioni" anche se esse muovono dagli assunti aprioristisci "io penso che sia falsa, cerco di dimostrarlo" e viceversa, perché ormai la fase dello "studiare la sindone com'è raccogliendo dati" si è ormai quasi esaurita. Tuttavia in quei tentativi, spero sempre che si applichi un certo rigore, dal quale si misurerebbe l'onestà intellettuale di cercare la verità nonostante la pur legittima opinione iniziale (Rogers ad esempio accettò da scienziato il responso del C14 ma nel tentativo di smontare le tesi di Benford-Marino, non scienziati, si ricredette), mentre invece sempre più spesso da entrambe le parti si cerca di aver ragione a tutti i costi e per questo si tralascia volutamente ciò che a tal fine non serve o è addirittura dannoso.

    Non mi pare che l'"ostensione" di Garlaschelli abbia ricevuto sovvenzionamenti milionari (in euro).

    Qui noto ancora il Censore-moralista.
    Non sono al corrente di quanto e come venga sovvenzionata l'ostensione della sindone. Immagino che il richiamo di più di un milione di persone per un qualsiasi evento sia un bene per le attività economiche di una città (alberghi, ristoranti, trasporti...), e che per tale motivo siano utili aiuti organizzativi, per agevolare la manifestazione e aumentare così gli effetti del richiamo. Penso che i contributi siano andati in questo senso, ma come ho detto non sono informato: attendo eventuali smentite.

    Saluti e buona giornata

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  6. Grazie per la segnalazione, Censore.

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  7. "Anche a me pare davvero strano. In quel post il primo commento che visualizzo adesso è la sua risposta ("Proprio perché mi ritiene "allineato" [...])ad un mio precedente, che ora non si vede più."

    Lo so, e, come le ho detto, mi pare strano, ma non so come sia potuto accadere.

    "Anche guardando dall'altra parte direi però che ci sono evidenze sistematicamente trascurate. Ad esempio perché Garlaschelli, per sua stessa ammissione, nella riproduzione della sua sindone ha volutamente trascurato la questione del sangue pre-impresso rispetto all'immagine, la cui presenza è assodata? Basta solo questo argomento per rigettare come non scientificamente plausibile la procedura da lui utilizzata."

    Non vedo la relazione tra i due casi. Garlaschelli dice di aver riprodotto talune caratteristiche del reperto e non altre (lei stesso dice che Garlaschelli ha volutamente trascurato la questione del sangue); Baima Bollone mente dicendo che Ramsey ha affermato una cosa, mentre Ramsey ha detto l'esatto contrario.

    "Nonostante ciò la "pubblicità" all'esperimento si è diffusa con titoli del tipo "Svelato il mistero della Sindone"."

    Tutti i politici dicono di aver ragione, ma questo non li rende tutti dei bugiardi. Di contro, quando un giornalista presenta una sentenza di prescrizione come un'assoluzione sta mentendo.

    "Per questo dico che si tratta sostanzialmente di una trovata pubblicitaria per l'UAAR, finanziatrice, e per il CICAP ospitante al suo convegno (d'altra parte Garlaschelli giocava in casa)."

    E' la sua opinione, che io trovo infondata.

    "Qui noto ancora il Censore-moralista.
    [...] Immagino che il richiamo di più di un milione di persone per un qualsiasi evento sia un bene per le attività economiche di una città (alberghi, ristoranti, trasporti...), e che per tale motivo siano utili aiuti organizzativi, per agevolare la manifestazione e aumentare così gli effetti del richiamo.
    "

    Ah, il denaro... Ma non era lo sterco del demonio?

    Comunque, torniamo al mio esempio: le multinazionali del tabacco che finanziano la ricerca scientifica sul tabacco; come vede un risultato tra i due possibili (autenticità/non autenticità) fa introitare milioni di euro, l'altro assolutamente nulla. Si capisce allora per quale motivo si scelga di lasciare la questione nel torbido...

    Saluti.

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  8. Non vedo la relazione tra i due casi. Garlaschelli dice di aver riprodotto talune caratteristiche del reperto e non altre (lei stesso dice che Garlaschelli ha volutamente trascurato la questione del sangue); Baima Bollone mente dicendo che Ramsey ha affermato una cosa, mentre Ramsey ha detto l'esatto contrario.

    Mi tocca di contraddirla. Garlaschelli: «La mia ricerca, resa possibile anche dal contributo economico di alcuni enti, come l’UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti) e di molti privati, aveva l’obiettivo di verificare se un artista avrebbe potuto ottenerla con metodi disponibili anche nel 1300. Il risultato ottenuto indica chiaramente che tale risultato si poteva raggiungere con l’uso di materiali poco costosi e seguendo una procedura piuttosto semplice».
    Ora spero che converrà che ho interpretato correttamente le parole di Garlaschelli: da ad intendere che la Sindone può essere stata fatta come ha fatto lui, il che non è vero. Può essere un falso, ma non fatto in quel modo: ci vuole un'altro metodo. Anche dicendo, contro le evidenze sperimentali, che quello sulla sindone non è sangue, aggiungere dopo le macchie è come minimo pressapochismo, se l'obiettivo era di tentare una metodologia scientificamente plausibile. Circa Baima Bollone, che conosco meno di Garlaschelli, ci sono due possibilità: o conosce la posizione di Ramsey, quindi mente, oppure pensa che quella sia la sua posizione, allora anche lui è pressapochista perché non ha verificato le fonti e si è basato sulle notizie dei giornali (e si sa come siamo messi in Italia in materia di giornalismo).

    Come vede la relazione tra i due casi c'è, eccome. Omettere una verità, che siano le dichiarazioni di Ramsey come anche la necessaria pre-impressione di macchie ematiche, è mentire o almeno essere molto imprecisi.

    Il suo paragone continua ad essere stiracchiato: R. Rogers, G. Fanti, quelli di Los Alamos ecc. (ovvero chi studia scienficamente la sindone e, magari, è autenticista), mica sono stati finanziati dalla Chiesa Cattolica, che tra l'altro quando fece fare gli esami del C14 prese semplicemente atto del risultato. Il Cardinal Ballestrero disse nel 1988: «Penso non sia il caso di mettere in dubbio i risultati. E nemmeno è il caso di rivedere le bucce agli scienziati se il loro responso non quadra con le ragioni del cuore». Più corretti di così, altro che multinazionale del tabacco.

    Infine sui finanziamenti: non trova niente di meglio per controbattere che citare, a me che sono cattolico, una frase di Martin Lutero? Lei sa probabilmente meglio di me quanto la Chiesa cattolica consideri il denaro uno strumento. Anzi spesso la debolezza umana glielo fa considerare troppo...

    Guardi, tento di corromperla: se lei mi dà ragione almeno sull'ammissibilità di aiuti organizzativi nel caso di una grande manifestazione, le offro volentieri un caffé, se passa dalle mie parti. :)

    Saluti

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  9. Ma come: mi lascia l'ultima parola?

    Guardi che non scherzavo: il caffé glielo offro volentieri! :)

    Buona giornata e buona settimana.

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  10. Guardi, le do ragione su tutti i punti.

    Garlaschelli è un idiota che pensava di farla franca con le macchie di sangue, Baima Bollone è solo un discolo, tutti quelli che pubblicano libri e studi a favore della Sindone lo fanno per amore della scienza, l'ostensione della Sindone è solo un evento mediatico per attirare i pellegrini.

    Le cedo l'ultima parola, se le interessa.

    Saluti

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  11. @ Il Censore.

    Da quanto leggo, a questo punto si merita il caffé che le ho promesso. :)

    Scherzi a parte, sono qui a segnalarle la mia (faticosa!) risposta.

    Buona giornata

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