sabato 13 marzo 2010

Complessità e creatore

Una delle prove a favore dell'esistenza di un creatore è la complessità dell'universo. I creazionisti, e coloro che sostengono quantomeno di un progettista delle leggi fisiche, affermano che non sia possibile spiegare la complessità dell'universo senza postulare l'esistenza di un essere pensante che l'abbia progettato.

Sul sito Common Sense Atheism sono stati pubblicati due spettacolari filmati che dimostrano come meccanismi semplici ma potentissimi, come quelli alla base dell'evoluzione per selezione naturale, possano portare all'emersione della complessità senza la presenza di un progettista.

Riporto qui i due filmati pubblicati su Common Sense Atheism.

Nei documentari naturalistici si dice sempre che i formicai sono strutture complesse e gigantesche, ma non è sempre facile capire quanto siano complesse e gigantesche queste opere di esserini non intelligenti.



Richard Dawkins racconta della coltivazione dei funghi e della lotta antiparassitaria attraverso la diffusione di antibiotici. Nei formicai.

15 commenti:

  1. censore non capisco perchè non vi va giù l idea di DIO ,neanche un demiurgo o un disegno intelligente vi va bene perchè siamo frutto caso?le cose si son fatte cosi da sole?http://it.wikipedia.org/wiki/Big_Bang

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  2. Quando Laplace presentò a Napoleone un trattato in cui risolveva il problema delle perturbazioni planetarie causate da Giove e dal Sole, Napoleone gli disse:

    "Ma come, avete realizzato un modello del mondo, spiegate le leggi di tutto il creato, ma in tutto il vostro libro non parlate mai dell'esistenza di Dio!"

    Al che Laplace rispose:

    "Sire, non ho avuto bisogno di questa ipotesi".

    La mia opinione è proprio questa, Dio è un'ipotesi inutile, dato che non serve a spiegare nulla. Ma questo non significa che io "ce l'abbia" con questa idea; ce l'ho con coloro che pretendono che l'ipotesi-Dio sia accettata per vera solo perché così sta scritto in un libro di miti semitici risalente a qualche millennio fa.

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  3. censore ma tu non risolvi il problema ,lo elimini ,forse perchè voi atei non lo sapete spiegare

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  4. Non dico che non vi sia una domanda, dico che fino ad ora "Dio" non è mai stata la risposta giusta.

    Quanto al "voi atei non lo sapete spiegare", potrei dirti che il mondo è comparso all'improvviso come Atena dalla testa di Zeus, e sarebbe una risposta non più illogica di quella proposta dai teisti.

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  5. Senza considerare che poi si sposterebbe solo il problema: accettato che l'universo ha ragione d'essere perché l'ha creato dio, come si spiega Dio?

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  6. il creazionismo inteso come intelligent design è una stupidaggine scientifica e teologica;

    scientitica perchè non è scienza;

    teologica perchè non è teologia;

    cattiva scienza e cattiva teologia insieme.

    il creazionismo come modello filosofico invece è perfettamente compatibile con tutte le teorie scientifiche, proprio perchè non è una teoria scientifica. Già i tomisti distinguevano "cause prime" e "cause seconde". Le cause seconde sono quelle che oggi chiamiamo teorie scientifiche.

    Hai ragionissimo sulla citazione di Laplace: Dio non serve a spiegare nulla; tanto è vero che tutta la bibbia è un racconto che mette il luce proprio questo: che l'uomo è fatto libero e che è chiamato a credere in libertà. Un razionalismo che "obbligasse" a credere in Dio come un fosse un "dato" negherebbe la libertà dell'uomo; negheremme la volontà di Dio stesso che ama in libertà e che vuole essere amato in pura libertà.
    Da questo punto di vista, si, Dio è proprio inutile. Infatti serve ad altro.

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  7. Sono contento di condividere con te questo punto di vista. Purtroppo, esso non è così diffuso tra i cristiani, molti dei quali ritengono che l'universo dimostri l'esistenza di un creatore.

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  8. Quando i cristiani affermano che l'universo "dimostri" l'esistenza di un Creatore, non va inteso come un "dimostrare" in senso scientifico ossia come un "vedere le prove". Le "prove" della fede infatti vengono chiamate meglio "segni". Le "dimostrazioni" di cui i cristiani parlano (mi pare anche il Papa recentemente abbia fatto diversi discorsi di questo tipo) sono quel legame fra "cause prime" e "cause seconde" di cui parlavo sopra.

    E' chiaro che se una persona ha già deciso che vuole credere solo a quello che osserva vuol dire che per lui esistono solo le "cause seconde" e non vuole discutere sull'esistenza di "cause prime": allora per queste persone non c'è alcuna discussione da fare: a cosa infatti serve discutere sulla relazione fra cause prime e cause seconde se per loro non esistono cause prime, ma solo seconde? Come vedi non è un problema scientifico o razionalista: è un problema filosofico. E meno male, dico io: solo così è veramente preservata la libertà di tutti nel credere o non credere: ricchi e poveri, ignoranti e istruiti.

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  9. "Quando i cristiani affermano che l'universo "dimostri" l'esistenza di un Creatore, non va inteso come un "dimostrare" in senso scientifico ossia come un "vedere le prove"."

    Dillo a Zichichi e agli altri come lui

    "a cosa infatti serve discutere sulla relazione fra cause prime e cause seconde se per loro non esistono cause prime, ma solo seconde?"

    Concordo: perché mischiare filosofia e fisica? Vuoi credere? Bene (più o meno), ma non andare in giro a dire che il mondo è stato creato in sei giorni, che la donna è stata creata dalla costola dell'uomo, o che la complessità dell'universo è giustificabile solamente attraverso l'esistenza di un progettista.

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  10. Zichichi va dicendo questo? A me non risulta, anche se il tipo non mi sta simpaticissimo.

    Purtroppo non dai mai dei riferimenti precisi in modo da dare forza e conferma alle tue affermazioni. C'è un libro, una intervista, un link autorevole in cui afferma queste cose? Hai un riferimento, un link? Quando si attribuisce una frase o una idea a qualcuno bisognerebbe sempre corredarla da fonti documentate, possibilemente autorevoli. Internet da la possibilità di fare tutto questo e lo ritengo per questo un media straordinario: perchè non farlo? Citare sempre con fonti e riferimenti precisi: primo evita il meccanismo del "sentito dire", secondo si da la possibilità a chi legge di andarsi a guardare la fonte, capirla, interpretarla e discuterla veramente.

    Quando poi dici "e agli altri come lui" sei, ancora, sul generico e non mi dai la possibilità di verificare queste affermazioni: o dai un nome e un cognome con fonti e riferimenti oppure ogni discussione è una chiacchiara da bar, e non vero e serio dialogo. Francamente le chiacchiere da bar non mi interessano.

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  11. "Zichichi sostiene che tutte le forme di vita presentano caratteristiche di 'complessità irriducibile', cioè elementi di complessità che devono venire all'esistenza contemporaneamente e in una forma immediatamente perfetta affinché l'organismo o una parte di esso possa esistere. Ciò lo porta ad affermare che non vi sia alcuna contraddizione fra le reali scoperte scientifiche e l'esistenza di un Creatore, o 'disegno intelligente'."

    (Wikipedia, dove ci sono le fonti per le affermazioni di Zichichi)

    "Quando poi dici "e agli altri come lui" sei, ancora, sul generico e non mi dai la possibilità di verificare queste affermazioni"

    Non so in che ambiente religioso tu viva, ma renditi conto che il tuo punto di vista non è l'unico, tra i cristiani. Prima di chiedere nomi e cognomi, dovresti, a mio modesto parere, informarti su cosa i cristiani pensano a riguardo.

    Buona serata

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  12. wikipedia non è un buona piattaforma per argomentazioni serie, anche se è un progetto che amo e stimo (vedi mio post di questi giorni "Donna-animale in Agostino e Wikiquote").

    mi pare di capire che

    * o wikipedia non riporta chiaro la differenza fra livello epistemiologico e livello filosofico (la differenza fra cause prime e seconde)
    * oppure zichichi fa confusione fra i due piani.

    mi pare di capire (ma non insisto perchè non ho letto il libro) che zichichi faccia confusione almeno fra scienze esatte e scienze biologico-evoluzionistiche: la pretesa di avere una equazione dell'evoluzione mi pare eccessiva (ma è veramente così?). Non si può ridurre tutto a equazione. Zichichi ragiona troppo da fisico. A ognuno il suo lavoro.

    In ogni caso quello che dice zichichi non è quello che dice il Magistero della Chiesa e non è un riferimento per i cristiani (che poi produca succulenti piatti per atei militanti è un'altro discorso) il che non significa che zichichi sia eretico: semplicemtne sono idee sue, che il Magistero non può ne smentire ne confermare perchè non è sua di competenza farlo. Se alcuni cristiani travisano certi discorsi scientifici saranno pure cattivi scienziati, ma non per questo sono cattivi cristiani.

    In ogni caso mi pare che tutto nasca da questo libro di "Perché io credo in Colui che ha fatto il mondo" che io non ho e non ho letto. Tu lo hai letto?

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  13. "In ogni caso quello che dice zichichi non è quello che dice il Magistero della Chiesa e non è un riferimento per i cristiani"

    Ti riporto il pensiero di un cristiano come te, che ha tutto il diritto di esprimersi come crede senza essere "zittito" con un "non è il Magistero della Chiesa". Il cristianesimo, e il cattolicesimo in questo caso particolare, sono ben più del semplice Magistero della Chiesa.

    "Se alcuni cristiani travisano certi discorsi scientifici saranno pure cattivi scienziati, ma non per questo sono cattivi cristiani."

    Anche se sostengono cose non sostenute dal Magistero della Chiesa? Oppure mi stai dicendo che questa questione non riguarda la Chiesa, ma i singoli cristiani?

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  14. Certo, anche se sostengono cose non sostenute dalla dottrina della Chiesa.

    La dottrina è in realtà diversa dal Magistero - in effetti avrei dovuto parlare meglio di dottrina e non di Magistero - chiedo ammenda per questo.

    C'è una bela differenza fra il sostenere cose "contrarie alla Dottrina" e il sostenere cose "non sostenute" dalla dottrina. Nel primo caso si è eretici; Nel secondo si è all'interno della dottrina, perchè tutto ciò che non è esplicitamente vietato, è concesso.

    Ti sei mai chiesto perchè la chiesa spesso si esprime "per condanne" dicendo solo ciò che è "sbagliato" piuttosto di ciò che è "giusto"? può apparire superficialmente illiberale, ma in realtà garantisce maggiore libertà: se infatti ci si limita a definire ciò che è sbagliato, si danno maggiori spazi di libertà per poter dire tante cose (pure diverse fra loro), ma comunque ammissibili, senza dirle in modo contrario alla dottrina; se invece si definisse ciò che è giusto e solo quello, gli spazi di libertà si ridurrebbero drasticamente: in pratica non esisterebbe il pensiero. Grazie a questo è possibile interpretare con una certa libertà, ad esempio, certe esperienze dei mistici.

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  15. Appunto per questo la posizione di Zichichi e di quelli come lui è tanto legittima (dal punto di vista della fede) quanto la tua, e dunque può essere criticata in quanto diffusa tra i cristiani.

    Che poi siano la minoranza è un fatto positivo che non sminuisce la gravità di quella posizione.

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