lunedì 26 aprile 2010

Ipazia e il diabolico Cammilleri

Rino Cammilleri è un apologeta. La sua missione è dunque quella di difendere la fede cristiana dimostrandone la razionalità, l'effettiva origine "rivelata" e divina. Per raggiungere il proprio scopo, un apologeta deve trovare argomentazioni razionali, non può ricorrere soltanto ad argomenti morali o religiosi.

Cammilleri è dunque un apologeta, e la sua apologetica non disdegna di assestare colpi decisi a quelli che considera nemici del Cristianesimo, con articoli pubblicati su Il Giornale, sul periodico di apologetica Il Timone e sul suo blog personale, «Antidoti contro i veleni della cultura contemporanea». Sono sempre articoli sapidi e decisi, ma spesso Cammilleri incappa di errori, tanto più irritanti quanta maggiore è l'intransigenza e la protervia dell'autore.

Ma, come dice l'adagio, "errare è umano". Solo che l'adagio completa saggiamente "perseverare è diabolico". La saggezza antica, del resto, vorrebbe che si imparasse dai propri errori, quantomeno adottando una maggiore prudenza nel trattare temi coi quali ci si è già scottati.

Umano errare

Il 18 ottobre 2009, Cammilleri pubblica il post «Ipazia» sul suo blog. Siamo all'epoca della petizione per far uscire nelle sale italiane il film Agora, che narra della morte della scienziata e filosofa alessandrina Ipazia. Cammilleri si dimostra fedele al titolo del suo blog, "Antidoti contro i veleni della cultura contemporanea" — dove per veleni si intendono tutte le argomentazioni che possono dar fastidio al Cristianesimo.


Il post inizia con la dichiarazione di intenti.
Poiché non pochi lettori mi avvisano dell’appello in circolazione circa un film su Ipazia, l’intellettuale pagana trucidata da un gruppo di cristiani verso il 415, ecco come andò la cosa
Cammilleri ha scoperto che alcune persone (schegge impazzite di "cultura contemporanea"?) hanno fatto circolare un appello riguardo la scienziata alessandrina uccisa dai cristiani nel 415, e vuole spiegare ai suoi lettori che le cose andarono diversamente. Del resto come potrebbe un apologeta ammettere le colpe della Chiesa? E questa questione di Ipazia sembra essere dannatamente seria, tanto che Cammilleri precisa:
(mi sono consultato, per vostra sicurezza, con Vittorio Messori).
Cammilleri sa bene com'è andata la storia di Ipazia, ma per la sicurezza dei suoi lettori, ha pensato bene di consultare un esperto in materia. Uno storico? No, un altro apologeta, anzi il capo degli apologeti, Vittorio Messori (a chi fosse interessato alle disavventure apologetiche di Messori, consiglio la serie di post su Zola).

Cammilleri spiega che la morte di Ipazia non fu dovuta alla intolleranza religiosa, all'azione del "santo" e "dottore della Chiesa" Cirillo, vescovo di Alessandria, ma a motivi politici: alcuni cristiani fanatici ed eretici, i parabolani, sarebbero sfuggiti al controllo di Cirillo che cercava di tenerli a bada, e avrebbero ucciso barbaramente Ipazia, che era la favorita del prefetto Oreste. Per giustificare il vergognoso atto, Cammilleri butta nel calderone l'astio anti-bizantino degli egiziani con conseguente invasione araba. L'apologeta chiosa: «Cirillo seppe del linciaggio a cose fatte». E il caso è chiuso.

Ma è chiuso davvero? Il problema, come al solito, è costituito dalle fonti. Conta poco quello che pensa lo storico moderno, se non è sostenuto dalle fonti. Ancor meno conta quello che pensa un apologeta, che per definizione deve dimostrare l'innocenza dei cristiani e del Cristianesimo, non ricostruire la realtà dei fatti.

Quindi Cammilleri deve basarsi su fonti antiche. Probabilmente quelle suggeritegli da Messori, ma sempre fonti antiche devono essere. E quale sarebbe la fonte di Messori? Ce lo dice lui stesso all'inizio del post:
Racconta Eusebio di Cesarea che Ipazia non fu uccisa per ordine di s. Cirillo di Alessandria né per motivi religiosi bensì politici.
Eusebio di Cesarea? Eusebio di Cesarea, storico della Chiesa, morì nel 340. Vale a dire 75 anni prima della morte di Ipazia. Sarebbero queste le fonti di Cammilleri e Messori?

Ma l'errore di Cammilleri non si riduce a questo. Non ripeto tutto quello che ho scritto altrove, ma i parabolani non erano eretici (erano la guardia personale di Cirillo), non erano sfuggiti al suo controllo (egli li utilizzava come gruppo di pressione fisica sui suoi nemici, cristiani novaziani ed Ebrei), Ipazia non era la favorita di Oreste (ma una sua consigliera), infine, la popolazione di Alessandria non era ostile a Oreste (furono gli alessandrini a salvarlo quando i parabolani cercarono di ucciderlo).

Quattro giorni dopo il primo post, Cammilleri ne scrive un secondo, «Ipazia-bis», in cui ammette l'errore di Eusebio, causato dall'aver scritto il testo "frettolosamente" e a "memoria", ma senza spiegare quale sarebbe la fonte della sua ricostruzione. Come fanno gli apologeti, Cammilleri ammette solo l'inevitabile, ma non si degna di fornire le fonti né ammette di aver sbagliato in toto, anzi, attacca anche quelli che si sono permessi di fargli notare lo strafalcione.

Strafalcione che, come l'erba maligna, si è propagato tra altri apologeti (come nel caso del post di Roberto Manfredini), mentre l'ammissione di errore di Cammilleri è rimasto limitato al suo blog.

Diabolico perseverare

Sei mesi dopo l'infelice post, Cammilleri si trova a scrivere sullo stesso tema per Il Giornale. Si spererebbe che abbia imparato dai suoi errori, ma già il titolo dell'articolo «Ipazia la "martire" usata come clava contro i cristiani. In barba alla storia», non fa sperare in nulla di buono.

Cammilleri ricorda che sia Alejandro Amenábar, regista di Agora, che Ridley Scott, regista di Le crociate, abbiano voluto girare due film di denuncia del fanatismo e dell'intolleranza religiosa, ma si lamenta del fatto che i due registi abbiano scelto due episodi della storia "nera" del Cristianesimo (la morte di Ipazia e le crociate). Per Cammilleri non avrebbero dovuto rivangare «cose avvenute mille e rotti anni fa»; per l'apologeta, infatti non sono i musulmani e la scienza ad essere minacciati oggi, ma il Cristianesimo stesso. E per questa ragione Amenábar e Scott hanno fatto scelto male il loro obiettivo: i cattivi oggi sono i musulmani.

Il ragionamento di Cammilleri è però sbagliato. Se Scott e Amenábar avessero fatto due film sulla condizione femminile nell'Islam o sul terrorismo islamico, questi sarebbero stati inevitabilmente letti come critiche al fondamentalismo islamico e alla visione oscurantista dell'Islam.

Non che ci sia nulla di male in questo, sia chiaro. Anzi, dovremmo ricordarci più spesso che l'Islam e tutte le altre religioni possono e devono essere criticate per le loro posizioni oscurantiste e prevaricatrici. Spesso tendiamo a concedere alla religione un'intoccabilità cui non ha diritto.

Ma Scott e Amenábar non intendevano criticare solo il fondamentalismo islamico, bensì tutti i fondamentalismi, di ogni epoca e religione. Compreso il fondamentalismo cristiano, che infatti scelgono come esempio (anche se in Agora né i pagani né gli Ebrei fanno una bella figura, anzi, si mostrano tutti intolleranti). E questo non perché i cristiani siano più antipatici dei musulmani, ma perché il Cristianesimo fa parte della cultura occidentale, della nostra cultura.

Se Amenábar e Scott avessero scelto di girare film sul fondamentalismo islamico, avrebbero dato allo spettatore l'impressione di essere scagionato, a pensare che l'intolleranza e il fondamentalismo non siano problemi di noi tutti, ma solo di una parte. Se i cattivi sono i musulmani e i buoni i cristiani, noi che ci immedesimiamo nei secondi siamo scagionati dalle accuse.

Invece il film di Amenábar è riuscito nel suo intento. Alla fine della proiezione, le persone sono uscite dalla sala sentendosi in disagio rispetto a quello che avevano visto sullo schermo. Da una parte la riprovazione per la violenza e l'ingiustizia, dall'altra la sensazione di essere in qualche modo colpevoli per quella violenza e quell'ingiustizia, in quanto i violenti e gli ingiusti, nella storia raccontata dal film, sono anche i cristiani.

Ma torniamo all'articolo di Cammilleri, che prosegue con un pistolotto sul fatto che la storia di Ipazia è stata rivangata solo dall'Illuminismo in poi. Il pistolotto merita solo l'annotazione di passaggio che prima dell'Illuminismo la cultura era controllata da argomentazioni religiose, e che merito dell'Illuminismo è stato quello di usare un nuovo metro per vedere il mondo: il lume della ragione, appunto. Quindi, che prima dell'Illuminismo Ipazia non fosse ricordata dai discendenti culturali dei suoi carnefici non pare una rivelazione sconvolgente.

Cammilleri deve poi smontare la fama di scienziata di Ipazia:
Scienziata? Suo padre, Teone, si dava da fare coi misteri ermetici e orfici. Lei era neoplatonica e la sua «scuola» era in realtà un cenacolo ristretto in cui si insegnavano «misteri» da non divulgare ai «profani» (infatti, non rimane alcuna sua opera, quel poco che si sa lo si deve ai discepoli). Come neoplatonica era molto vicina al cristianesimo di cui apprezzava le virtù stoiche, tant’è che Sinesio di Cirene, suo alunno e ammiratore, finì vescovo.
Qui Cammilleri ricade diabolicamente nei soliti errori. Deve denigrare Ipazia, perché solo così può sminuire la tragicità della sua sorte.

Teone di Alessandria, padre di Ipazia, non fu solo un filosofo, ma anche un matematico, collegato alla gestione della Biblioteca di Alessandria. Fu autore di commenti all'Almagesto e alle Tavole manuali di Tolomeo e alle poesie scientifiche di Arato; produsse anche un'edizione commentata degli Elementi di Euclide che è la versione che si è conservata fino ad oggi.

Per quanto riguarda Ipazia, lo scrittore cristiano Socrate Scolastico afferma che «era giunta a tanta cultura da superare di molto tutti i filosofi del suo tempo, a succedere nella scuola platonica riportata in vita da Plotino e a spiegare a chi lo desiderava tutte le scienze filosofiche. Per questo motivo accorrevano da lei da ogni parte tutti coloro che desideravano pensare in modo filosofico». Damascio aggiunge che «la donna [Ipazia], gettandosi addosso il mantello e uscendo in mezzo alla città, spiegava pubblicamente a chiunque volesse ascoltarla Platone o Aristotele o le opere di qualsiasi altro filosofo». Dunque niente «"misteri" da non divulgare ai "profani"», come dice Cammilleri, ma una disponibilità a diffondere il sapere esemplificata da quella Biblioteca che furono i cristiani a distruggere, non Ipazia.

Oltre che filosofa, però, Ipazia fu scienziata, e Cammilleri dimentica questo aspetto. Ipaza, infatti, scrisse un commento all'Aritmetica di Diofanto, uno alle Coniche di Apollonio e curò l'edizione paterna degli Elementi oltre a produrne una propria dell'Almagesto. Inventò anche il densimetro e un modello di astrolabio. Non male per la scienza ellenistica dell'epoca.

Sulla simpatia di Ipazia verso il Cristianesimo Cammilleri non fornisce alcuna fonte (come del resto fa per tutto l'articolo), dunque non ho potuto verificare questa notizia. Resta il fatto che l'esistenza di un suo discepolo cristiano dimostra l'interesse dei cristiani verso la filosofia insegnata da Ipazia, non il contrario.

Cammilleri ripete poi il solito discorso: Ipazia morì a causa di un contrasto politico.
Suo [di Cirillo] antagonista politico era il governatore (cristiano) Oreste, il quale, da buon funzionario bizantino e, dunque, cesaropapista, riteneva che la Chiesa dovesse essere sottomessa alla Stato. Il contrasto (ripetiamo: politico) tra i due aveva creato in città partiti contrapposti, fazioni politiche che nell’età bizantina erano la regola.
Ancora una volta Cammilleri mescola le carte per poter giustificare il comportamento di Cirillo; questa volta l'odio degli Egiziani per i Bizantini non c'entra, la colpa è proprio di Oreste che era cesaropapista e voleva sottomettere la Chiesa.

Peccato che il cesaropapismo nasca circa un secolo dopo questi fatti. All'epoca della morte di Ipazia era Imperatore romano d'Oriente Teodosio II, il quale però era minorenne e sotto la tutela della sorella Pulcheria, una cristiana tanto devota da essere stata proclamata santa.

Peccato che fosse Cirillo ad avocare a sé i poteri che spettavano alle cariche civili, come detto dal cristiano Socrate Scolastico. Dunque neppure questa scusa è valida.

Infine, Cammilleri insiste a presentare i parabolani come un gruppo di cristiani fuori dal controllo di Cirillo:
Nel partito favorevole a Cirillo c’era un gruppo che il santo a stento riusciva a tenere a bada, i famigerati «parabolani»
Certo, almeno questa volta il nostro apologeta non afferma che erano eretici, e questo è un passo avanti. Ma raccontare che i parabolani erano una sorta di guardia personale del vescovo di Alessandria sarebbe stato problematico per la linea eretta da Cammilleri in difesa di Cirillo, e infatti si è scordato di informare i suoi lettori di questo fatto.

Forse perché un santo e dottore della Chiesa intollerante e violento è una brutta bestia per un apologeta?

Per altri post sull'argomento Ipazia, si veda il relativo tag.

23 commenti:

  1. Ti ho linkato il post da me, perché questa tua campagna contro gli apologeti un tanto al chilo merita ogni possibile appoggio. Ciao!

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  2. Non sono previste altre reazioni all'infuori delle tre che mi è dato leggere, sig. Censore?
    Eventualmente chieda a Galatea, che ne sa qualcosa di più.

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  3. Mi scusi, ma non ho capito di cosa sta parlando. Può essere più chiaro?

    Saluti

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  4. @Il Censore: Non ti preoccupare, è un troll. Non si capisce mai nulla di quello che scrive. :-)

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  5. "Se Scott e Amenábar avessero fatto due film sulla condizione femminile nell'Islam o sul terrorismo islamico, questi sarebbero stati inevitabilmente letti come critiche al fondamentalismo islamico e alla visione oscurantista dell'Islam."

    Che tradotto senza tanti giri di parole significa: Guai a criticare l'Islam.

    Se scott e Amenábar avessero avuto il fegato di fare due film sulla condizione femminile nell'Islam, o sul terrorismo islamico, adesso sarebbero sepolti in cimitero come Theo Van Gogh.

    "Non che ci sia nulla di male in questo, sia chiaro. Anzi, dovremmo ricordarci più spesso che l'Islam e tutte le altre religioni possono e devono essere criticate per le loro posizioni oscurantiste e prevaricatrici."

    Non posso fare altro che complimentarmi con te per il post sulla censura di South Park. Non sapevo di questa censura. Grazie! Siamo messi male se si arriva a censurare un cartone. Occhio, però, Censore. Finchè critichi il Cristianesimo non può succederti niente di male. Se inizi a criticare l'Islam però... stai attento, perchè non è "politicamente corretto".

    "Ma Scott e Amenábar non intendevano criticare solo il fondamentalismo islamico, bensì tutti i fondamentalismi, di ogni epoca e religione."

    Attendiamo il prossimo film sugli altri fondamentalismi? Ho l'impressione che sarà un'attesa infinita.

    "Se Amenábar e Scott avessero scelto di girare film sul fondamentalismo islamico, avrebbero dato allo spettatore l'impressione di essere scagionato, a pensare che l'intolleranza e il fondamentalismo non siano problemi di noi tutti, ma solo di una parte. Se i cattivi sono i musulmani e i buoni i cristiani, noi che ci immedesimiamo nei secondi siamo scagionati dalle accuse."

    Suvvia, Censore! Amenábar e Scott sono due conigli senza spina dorsale, al servizio del pensiero unico politically correct.

    "(anche se in Agora né i pagani né gli Ebrei fanno una bella figura, anzi, si mostrano tutti intolleranti)

    Non ho visto il film. L'intolleranza dei pagani e degli ebrei viene raccontata nel film?

    "Invece il film di Amenábar è riuscito nel suo intento."

    Che era quello di creare un altro Giordano Bruno in versione femminile per le femministe.

    A me sembra che l'operazione mediatica Ipazia sia riuscita benissimo. il film aveva l'intento di creare l'ennesimo falso scontro mediatico Chiesa vs resto del mondo. Prima la favoletta della censura del Vaticano per sollevare l'indignazione tra la gente e attirare l'attenzione sul film. Poi, i vari convegni e le discussioni internettiane e non, per strumentalizzare la figura di Ipazia in modo da far apparire la Chiesa intollerante, maschilista, contro la scienza, brutta e cattiva... etc..etc...

    Secondo me, senza le polemiche il film non se lo sarebbe filato nessuno. Polemiche a parte, se hai visto il film, com'è?, è un bel film, o è una ciofecca?

    Francesco

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  6. "Forse perché un santo e dottore della Chiesa intollerante e violento è una brutta bestia per un apologeta?"

    Per quanto riguarda gli antagonismi e le tensioni tra San Cirillo e Oreste, ti invito a leggere questo studio completo di fonti su Ipazia:

    http://www.scribd.com/doc/2881926/hypatia

    Definire intollerante e violento Cirillo è abusivo e falso.
    Hai qualche fonte attendibile che dimostra che Cirillo ha ordinato l'assassinio di Ipazia?

    Oltre a invitarti caldamente alla lettura dello studio che ho già postato sopra, ti invito a leggere il saggio disinteressato di Jean Rougé (che non è certamente un apologeta cristiano): "La politica di Cirillo d'Alessandria e l'uccisione di Ipazia".

    Jean Rougé arriva alle stesse conclusioni di Camilleri: Ipazia morì a causa di un contrasto politico. Cirillo non ha alcuna responsabilità diretta dell'assassinio di Ipazia. Secondo Jean Rougé, Cirillo non ha ordinato l'uccisione di Ipazia. L'unica responsabilità di Cirillo, sarebbe il conflitto con Oreste, il prefetto d'Alessandria che perseguitava i cristiani con torture e uccisioni. E' certo che Ipazia aveva molta influenza su Oreste e sul governo della città di Alessandria. Il conflitto tra Cirillo e Oreste sarebbe sfociato in un clima quasi da sommossa popolare che poi non si riuscì più a controllare. Gli alessandrini pagani, al servizio di Oreste, uccidevano barbaramente i cristiani, compivano sacrifici umani, ed erano propensi alle rivolte. In breve, la situazione sarebbe degenerata e sfuggita di mano a Cirillo. I suoi sostenitori fanatici, tra i quali i parabolani, hanno così potuto assassinare Ipazia la pagana.

    Dato che secondo te Amenábar "non intendeva criticare solo il fondamentalismo islamico, bensì tutti i fondamentalismi, di ogni epoca e religione" spero che al più presto se la senta di fare un film che racconta dei sacrifici umani fatti con i cristiani torturati e poi uccisi da Oreste e i suoi seguaci pagani. Consiglio due nomi, tra i tanti cristiani torturati e uccisi da Oreste e i suoi sostenitori, che potrebbero essere i protagonisti del nuovo film di Amenábar sui fondamentalismi: il vescovo Giorgio e il monaco Ammonius, quest'ultimo, torturato fino alla morte, solamente per aver lanciato un sasso contro Oreste.

    Saluti
    Francesco

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  7. "Che tradotto senza tanti giri di parole significa: Guai a criticare l'Islam."

    No, tradotto significa quello che ho scritto io: che se vengo da te cristiano e ti faccio vedere l'intolleranza musulmana, tu penserai che i musulmani sono intolleranti. Se invece ti faccio vedere l'intolleranza cristiana forse - e ripeto: forse - ti verrà il dubbio che l'intolleranza sia un tratto comune a tutte le religioni, ogni qual volta assurgono a ideologia.

    "Se scott e Amenábar avessero avuto il fegato di fare due film sulla condizione femminile nell'Islam, o sul terrorismo islamico, adesso sarebbero sepolti in cimitero come Theo Van Gogh."

    E la gente come te, cosa penserebbe? Saresti contento?

    "Finchè critichi il Cristianesimo non può succederti niente di male. Se inizi a criticare l'Islam però... stai attento, perchè non è "politicamente corretto"."

    Che c'entra il "politicamente corretto"? Io critico ciò che non condivido del mondo intorno a me, con una naturale preferenza per ciò che mi è vicino rispetto a ciò che mi sta lontano.

    "Attendiamo il prossimo film sugli altri fondamentalismi? Ho l'impressione che sarà un'attesa infinita."

    Ma hai letto quello che ho scritto? Ho scritto: "Scott e Amenábar non intendevano criticare solo il fondamentalismo islamico, bensì tutti i fondamentalismi, di ogni epoca e religione". E l'hanno già fatto, sebbene tu faccia finta di non vederlo.

    In tutto questo, infatti, non ti ho visto spendere una parola per deplorare la violenza dei cristiani contro Ipazia. Certo, è una violenza avvenuta secoli fa, ma non credi che se vuoi criticare qualcuno devi metterti in discussione?

    "Suvvia, Censore! Amenábar e Scott sono due conigli senza spina dorsale, al servizio del pensiero unico politically correct."

    Facile criticare gli altri quando non si mette in gioco nulla di proprio, vero?

    "Non ho visto il film. L'intolleranza dei pagani e degli ebrei viene raccontata nel film?"

    Si.

    "il film aveva l'intento di creare l'ennesimo falso scontro mediatico Chiesa vs resto del mondo. Prima la favoletta della censura del Vaticano per sollevare l'indignazione tra la gente e attirare l'attenzione sul film. Poi, i vari convegni e le discussioni internettiane e non, per strumentalizzare la figura di Ipazia in modo da far apparire la Chiesa intollerante, maschilista, contro la scienza, brutta e cattiva..."

    Mi spiace per le tue teorie complottiste, ma i fatti narrati nel film sono sostanzialmente veri.

    Di fronte a questa rivelazione, tu che hai da dire a proposito di quell'evento?

    RispondiElimina
  8. "Definire intollerante e violento Cirillo è abusivo e falso. Hai qualche fonte attendibile che dimostra che Cirillo ha ordinato l'assassinio di Ipazia?"

    Il fatto che ad ucciderla siano stati cristiani da lui utilizzati come milizia e che l'omicidio sia stato compiuto per facilitargli il compito conta qualcosa?

    "Jean Rougé arriva alle stesse conclusioni di Camilleri: Ipazia morì a causa di un contrasto politico."

    E una di quelle parti era composta esclusivamente da cristiani, il cui capo perseguitava novaziani ed ebrei.

    Rigira la frittata come ti pare, sempre delle uova hai dovuto rompere.

    "spero che al più presto se la senta di fare un film che racconta dei sacrifici umani fatti con i cristiani torturati e poi uccisi da Oreste e i suoi seguaci pagani."

    Bum.

    "il monaco Ammonius, quest'ultimo, torturato fino alla morte, solamente per aver lanciato un sasso contro Oreste"

    Poverino, aveva "solamente" lanciato un sasso contro Oreste!

    Peccato che Ammonio e i suoi compagni stessero cercando di linciare Oreste. Peccato che fossero così aggressivi che le guardie di Oreste fuggirono lasciandolo solo. Peccato che furono gli alessandrini a salvarlo. Peccato che quando Cirillo dichiarò Ammonio santo e martire, i cristiani capirono che era morto per la sua aggressione e non per la sua fede e Cirillo dovette "dimenticare" il santo Ammonio.

    RispondiElimina
  9. "No, tradotto significa quello che ho scritto io: che se vengo da te cristiano e ti faccio vedere l'intolleranza musulmana, tu penserai che i musulmani sono intolleranti. Se invece ti faccio vedere l'intolleranza cristiana forse - e ripeto: forse - ti verrà il dubbio che l'intolleranza sia un tratto comune a tutte le religioni, ogni qual volta assurgono a ideologia."

    Nel caso della morte di Ipazia non c'entra l'intolleranza, ma la politica del prefetto Oreste che lasciava trucidare i cristiani dagli ebrei; Egli stesso perseguitava i cristiani con torture e li sacrificava come dei maiali. Scott e Amenábar volevano farci vedere l'intolleranza cristiana? Bene! adesso ci mostrino un film su Induismo o Islam; sui delitti della rivoluzione francese, sui cristeros messicani, sui lager comunisti in Russia e in Cina, etc..

    Intanto potrebbero cominciare facendo un film sul genocidio di cristiani avvenuto in India nel 2008 (ne eri a conoscenza?). oppure, la persecuzione e la repressione spietata dei cristiani che avviene ancora adesso nella Cina ateo-comunista.

    giusto per par condicio...

    "E la gente come te, cosa penserebbe? Saresti contento?"

    Mi fa piacere leggere che sei d'accordo con me. Che oggi, nel 2010 (noi viviamo nel 2010), chi osa criticare l'Islam come ha fatto Theo Van Gogh, finisce sotto terra.

    "Ma hai letto quello che ho scritto? Ho scritto: "Scott e Amenábar non intendevano criticare solo il fondamentalismo islamico, bensì tutti i fondamentalismi, di ogni epoca e religione". E l'hanno già fatto, sebbene tu faccia finta di non vederlo."

    L'hanno già fatto? e quando esce questo film? Quando criticheranno i veri fondamentalismi, specie quelli più recenti, allora ti crederò sulla parola.

    "In tutto questo, infatti, non ti ho visto spendere una parola per deplorare la violenza dei cristiani contro Ipazia. Certo, è una violenza avvenuta secoli fa, ma non credi che se vuoi criticare qualcuno devi metterti in discussione?"

    Ti confesso che, quando i mass-media e i blog come il tuo, spenderanno più di una parola per le torture e i sacrifici umani che venivano fatti ai cristiani, da Oreste, con Ipazia sua consigliera, allora anch'io spenderò una parola per l'uccisione di Ipazia. Sarà una lunga attesa...

    "Facile criticare gli altri quando non si mette in gioco nulla di proprio, vero?"

    E' facile fare i registi politically correct che attaccano sempre ed unicamente la religione cristiana. Se davvero volevano criticare i fondamentalismi, non c'era bisogno di andare a cercare quelli di 1600 anni fa. Theo Van Gogh lo aveva capito molto bene. Spero che lo capirai anche tu, prima o poi.

    "Mi spiace per le tue teorie complottiste, ma i fatti narrati nel film sono sostanzialmente veri."

    Bravo, sostanzialmente veri! Poi, ci sono le solite strumentalizzazioni di chi dando tanta importanza al film (che non si sarebbe filato nessuno) vuole far apparire la Chiesa intollerante. Esattamente come stai facendo tu con questa frase che hai scritto:

    "Di fronte a questa rivelazione, tu che hai da dire a proposito di quell'evento?"

    Ti rispondo: Poveri cristiani massacrati, torturati e sacrificati come maiali, da dei talebani giudei e pagani con a capo Oreste che aveva come sua consigliera Ipazia... che poi fu uccisa in una maniera terribile.

    Francesco

    RispondiElimina
  10. "Il fatto che ad ucciderla siano stati cristiani da lui utilizzati come milizia e che l'omicidio sia stato compiuto per facilitargli il compito conta qualcosa?"

    Per schiarirti meglio le idee sulle responsabilità di Cirillo, ti invito di nuovo a leggere il saggio di Jean Rougé.

    "E una di quelle parti era composta esclusivamente da cristiani, il cui capo perseguitava novaziani ed ebrei."

    Erano gli ebrei che massacravano i cristiani e Oreste lasciava fare. Lo stesso Oreste aveva fatto torturare Gerace un maestro innocente, colpevole agli occhi dei giudei di essere un seguace di Cirillo. Dopo questo, durante una notte, i giudei incendiarono una Chiesa per trucidare i cristiani che accorrevano a spegnere l'incendio. Fu un massacro di cristiani. Fatto giorno, apparve tutta la grandezza del misfatto con i cadaveri che giacevano per le strade. Per questo motivo gli ebrei poi furono cacciati da Alessandria. Ti invito a leggere lo studio che ho già citato: http://www.scribd.com/doc/2881926/hypatia

    "Poverino, aveva "solamente" lanciato un sasso contro Oreste!..
    Peccato che Ammonio e i suoi compagni stessero cercando di linciare Oreste. Peccato che fossero così aggressivi che le guardie di Oreste fuggirono lasciandolo solo. Peccato che furono gli alessandrini a salvarlo. Peccato che quando Cirillo dichiarò Ammonio santo e martire, i cristiani capirono che era morto per la sua aggressione e non per la sua fede e Cirillo dovette "dimenticare" il santo Ammonio.
    "

    Se i monaci della Nitria cercavano di linciare Oreste rimasto solo, come mai l'unico a lanciare un sasso è stato Ammonio? Forse perchè i monaci non avevano intenzione di linciare Oreste, ma volevano insultarlo accusandolo per quello che era veramente: un crudele sanguinario torturatore di cristiani che faceva sacrifici umani.

    Devo dedurre che secondo te, ha fatto bene Oreste a torturare fino alla morte un monaco per avergli tirato un sasso?

    Adesso bisogna che Amenábar si impegni a fare un film con protagonisti Ammonio e il vescovo Giorgio torturati e trucidati... lo esige la par condicio

    Saluti
    Francesco

    RispondiElimina
  11. "Nel caso della morte di Ipazia non c'entra l'intolleranza, ma la politica del prefetto Oreste che lasciava trucidare i cristiani dagli ebrei; Egli stesso perseguitava i cristiani con torture e li sacrificava come dei maiali."

    Più che dirlo e spiegarlo non posso. Se si vuole affermare che Oreste, cristiano, fosse un persecutore di cristiani, vuol dire che si è interessati a fare apologetica, non storia.

    "Scott e Amenábar volevano farci vedere l'intolleranza cristiana? Bene! adesso ci mostrino un film su Induismo o Islam; sui delitti della rivoluzione francese, sui cristeros messicani, sui lager comunisti in Russia e in Cina, etc.."

    Senti, non pretendo di convincerti, ma pretendo che tu legga quanto scrivo, se vuoi dialogare con me.

    Dove hai letto che "Scott e Amenábar volevano farci vedere l'intolleranza cristiana"? Citami il passaggio, altrimenti dimostri di non aver capito quanto ho scritto o, peggio, di essere venuto qui solo a provocare.

    ""E la gente come te, cosa penserebbe? Saresti contento?" Mi fa piacere leggere che sei d'accordo con me."

    Non mi hai risposto. Saresti contento se ci fossero altri morti ammazzati come van Gogh?

    "L'hanno già fatto? e quando esce questo film? Quando criticheranno i veri fondamentalismi, specie quelli più recenti, allora ti crederò sulla parola."

    Il film si trova nelle sale, si chiama Agora. Tu l'hai visto?

    "Ti confesso che, quando i mass-media e i blog come il tuo, spenderanno più di una parola per le torture e i sacrifici umani che venivano fatti ai cristiani, da Oreste, con Ipazia sua consigliera, allora anch'io spenderò una parola per l'uccisione di Ipazia. Sarà una lunga attesa..."

    Certo che depreco le torture e le uccisioni ingiustificate e le persecuzioni, ma depreco tutte le violenze. Io non ho eletto Oreste a "santo" e "dottore della Chiesa", mentre voi cristiani avete fatto lo stesso con Cirillo, e Cirillo ha dichiarato "santo" e "martire" un monaco che tentò di uccidere Oreste.

    "E' facile fare i registi politically correct che attaccano sempre ed unicamente la religione cristiana. Se davvero volevano criticare i fondamentalismi, non c'era bisogno di andare a cercare quelli di 1600 anni fa."

    Ti ho già spiegato due volte per quale motivo hanno scelto di andare a trattare i fondamentalismi religiosi del passato. Se non vuoi comprenderlo, è inutile continuare questa discussione.

    RispondiElimina
  12. "Poi, ci sono le solite strumentalizzazioni di chi dando tanta importanza al film (che non si sarebbe filato nessuno) vuole far apparire la Chiesa intollerante."

    Con "sostanzialmente veri" mi riferivo a dettagli narrativi quali l'età di Ipazia, la sua partecipazione alla difesa del Serapeo, alla storia d'amore e alla morte della filosofa.

    "Poveri cristiani massacrati, torturati e sacrificati come maiali, da dei talebani giudei e pagani con a capo Oreste che aveva come sua consigliera Ipazia... che poi fu uccisa in una maniera terribile."

    Apologetica.

    "Per schiarirti meglio le idee sulle responsabilità di Cirillo, ti invito di nuovo a leggere il saggio di Jean Rougé."

    No, grazie, non mi interessa, voglio sapere da te cosa ne pensi. Il fatto che ad ucciderla siano stati cristiani da lui utilizzati come milizia e che l'omicidio sia stato compiuto per facilitargli il compito conta qualcosa?

    "Per questo motivo gli ebrei poi furono cacciati da Alessandria."

    Ti fermi sul più bello. Da chi furono scacciati, da Oreste, che secondo te li proteggeva?

    "Forse perchè i monaci non avevano intenzione di linciare Oreste, ma volevano insultarlo accusandolo per quello che era veramente: un crudele sanguinario torturatore di cristiani che faceva sacrifici umani."

    Se avessero voluto solo protestare, perché le guardie fuggirono? Perché fu necessario l'intervento degli alessandrini? Perché i cristiani di
    Alessandria non credettero alla bufala di Cirillo che Ammonio era un santo?

    "Devo dedurre che secondo te, ha fatto bene Oreste a torturare fino alla morte un monaco per avergli tirato un sasso?"

    No. Ma se tento di uccidere il presidente degli Stati Uniti non posso aspettarmi un'assoluzione, no?

    "Adesso bisogna che Amenábar si impegni a fare un film con protagonisti Ammonio e il vescovo Giorgio torturati e trucidati... lo esige la par condicio"

    Adesso bisogna che tu legga e capisca cosa dice il tuo interlocutore... lo esige l'onestà intellettuale.

    RispondiElimina
  13. "Più che dirlo e spiegarlo non posso. Se si vuole affermare che Oreste, cristiano, fosse un persecutore di cristiani, vuol dire che si è interessati a fare apologetica, non storia."

    http://www.scribd.com/doc/2881926/hypatia

    "Senti, non pretendo di convincerti, ma pretendo che tu legga quanto scrivo, se vuoi dialogare con me."

    Senti, Censore, proprio da quello che hai scritto: "Scott e Amenábar non intendevano criticare solo il fondamentalismo islamico, bensì tutti i fondamentalismi, di ogni epoca e religione...
    Si comprende la tua interpretazione capziosa del film. Hai voluto interpretare il film come pareva meglio a te, uno stravagante brodetto diluito di sincretismo religioso, secondo il tuo personale e soggettivo punto di vista. Non c'è niente di male ad avere un punto di vista, basta avere l'onestà intellettuale per riconoscerlo.

    "Dove hai letto che "Scott e Amenábar volevano farci vedere l'intolleranza cristiana"? Citami il passaggio, altrimenti dimostri di non aver capito quanto ho scritto o, peggio, di essere venuto qui solo a provocare."

    Per difendere la faziosità del film hai scritto: "Se invece ti faccio vedere l'intolleranza cristiana forse - e ripeto: forse - ti verrà il dubbio che l'intolleranza sia un tratto comune a tutte le religioni, ogni qual volta assurgono a ideologia."

    Non in maniera diretta, ma lo dici tu stesso. Comunque, non c'era bisogno che lo dicessi, si era capito l'intento del film.

    "Non mi hai risposto. Saresti contento se ci fossero altri morti ammazzati come van Gogh?"

    No. Sarei contento se alcuni registi come Scott e Amenábar, la finissero di fare i forti con chi porge l'altra guancia, e la finissero di fare i deboli con chi usa la violenza. Secondo te, Censore, cosa bisogna fare perchè non venga più ucciso un altro regista che abbia il coraggio di denunciare le atrocità che vengono commesse nell'Islam; dato che c'è un timore quasi reverenziale da parte dei mass-media politically correct che, etichettano come islamofobo chiunque osi criticare l'Islam?

    "Il film si trova nelle sale, si chiama Agora. Tu l'hai visto?"

    Magari lo guardo in streaming

    "Ti ho già spiegato due volte per quale motivo hanno scelto di andare a trattare i fondamentalismi religiosi del passato. Se non vuoi comprenderlo, è inutile continuare questa discussione."

    Io comprendo quanto scrivi, capisco benissimo il tuo punto di vista. Solo da un punto di vista anticlericale si può accettare la tua tesi faziosa sul film di Amenábar. Sai, anch'io sono stato un mangiapreti.

    Hai scritto che faccio "Apologetica."

    Forse dovresti leggere lo studio:

    http://www.scribd.com/doc/2881926/hypatia

    Francesco

    RispondiElimina
  14. "No, grazie, non mi interessa, voglio sapere da te cosa ne pensi. Il fatto che ad ucciderla siano stati cristiani da lui utilizzati come milizia e che l'omicidio sia stato compiuto per facilitargli il compito conta qualcosa?"

    Io leggo i documenti scritti dai principali storici dell'epoca come Niceforo Callisto e Socrate scolastico. Più tardi c'è anche Giovanni di Nikiu, anch'esso una fonte autorevole. Dunque, mi attengo ai fatti. I fatti scagionano Cirillo dall'essere il mandante dell'uccisione di Ipazia. Censore, L'unica cosa che conta sono i fatti, non quello che penso io o quello che pensi tu o quello che viene raccontato nel film (che prima o poi vedrò).

    "Ti fermi sul più bello. Da chi furono scacciati, da Oreste, che secondo te li proteggeva?"

    No. Furono cacciati giustamente da Cirillo, perchè Oreste, che doveva garantire l'amministrazione della giustizia, non fece niente dopo che i giudei massacrarono i cristiani, anzi, accondiscendeva a quel massacro e proteggeva i giudei responsabili di quella strage.

    "Se avessero voluto solo protestare, perché le guardie fuggirono? Perché fu necessario l'intervento degli alessandrini? Perché i cristiani di
    Alessandria non credettero alla bufala di Cirillo che Ammonio era un santo?
    "

    Se i monaci avevano intenzione di linciare Oreste, posso solo immaginare quanti sassi gli sarebbero stati lanciati, certamente non uno solo, quello lanciato con temerarietà da Ammonio.

    "No. Ma se tento di uccidere il presidente degli Stati Uniti non posso aspettarmi un'assoluzione, no?"

    Stai facendo apologia di reato.

    Il presidente degli Stati Uniti?
    Se volevi fare un paragone calzante per Oreste dovevi nominare Saddam Hussein. Sicuramente Ammonio non si aspettava l'assoluzione, ma si aspettava di sottoporsi ad un processo giusto, dove venissero rispettate tutte le garanzie dell'imputato secondo le leggi che vigevano all'epoca. Oreste, torturando fino alla morte Ammonio, operò contro le leggi dell'epoca, in maniera assolutamente spietata.

    "Adesso bisogna che tu legga e capisca cosa dice il tuo interlocutore... lo esige l'onestà intellettuale."

    E' la terza volta che mi dici che non leggo quello che scrivi e non capisco. Non hai bisogno di rispondermi come se non capissi un caz.o. Non cercare di farmi passare per uno stupido. Lo esige l'onestà intellettuale e soprattutto il rispetto. Spero di essere stato chiaro... Se vuoi tolgo il disturbo.

    Tornando al contenuto del tuo post, grazie ai documenti delle principali fonti storiche, "il diabolico Camilleri" aveva ragione: Ipazia morì a causa di un contrasto politico tra Cirillo e Oreste.

    Saluti
    Francesco

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  15. "Senti, Censore, proprio da quello che hai scritto [...] Si comprende la tua interpretazione capziosa del film. Hai voluto interpretare il film come pareva meglio a te"

    Fammi capire una cosa. Amenabar dice di aver voluto denunciare i tutti i fondamentalismi, non solo quello cristiano, e infatti mostra anche quelli pagano ed ebraico. Io, nel mio piccolo, ripeto che questo è quello che emerge dalla mia visione del film.

    Tu, che a quanto ho capito non hai visto il film, dici il contrario. E l'interpretazione capziosa sarebbe la mia? Il dubbio che l'interpretazione capziosa sia la tua non ti passa neppure per la mente? Non è richiesta onestà intellettuale per sostenere la tua posizione?

    Ti ho spiegato, rispiegato e spiegato ancora quali sono le ragioni per le quali il film ha scelto quell'episodio.

    Mi sono stancato di continuare una discussione con qualcuno che non è aperto al confronto, ma viene qui a ripetere la pappa preparata da qualcun altro.

    Grazie per il tempo che mi hai dedicato.

    IlCensore

    RispondiElimina
  16. "Tu, che a quanto ho capito non hai visto il film, dici il contrario. E l'interpretazione capziosa sarebbe la mia? Il dubbio che l'interpretazione capziosa sia la tua non ti passa neppure per la mente? Non è richiesta onestà intellettuale per sostenere la tua posizione?"

    Censore, ho visto il film!

    Camilleri è stato anche troppo indulgente. Il post dovrebbe intitolarsi: "le favole del diabolico Amenábar contro i cristiani". Ipazia sarebbe diventata una suora santa delle Ancelle della Carità di S.Maria Crocifissa, ed ora è a tutti gli effetti il nuovo Galileo Galilei in versione femminile, da usare contro la Chiesa come martire del progresso scientifico e del libero pensiero. I cristiani sarebbero gli intolleranti e oscurantisti, con a capo San Cirillo.

    Amenábar ha distorto completamente la storia incolpando i cristiani per la distruzione della biblioteca d'Alessandria. Quel gran paraculo politically correct di Amenábar, non ha raccontato la verità secondo la critica storica, filologica e archeologica, ovvero i responsabili della distruzione della biblioteca d'Alessandria sono stati prima Giulio Cesare nel 48-47 a.C. e poi i musulmani nel 642 d.C. Amenábar non sapeva, o ha fatto finta di non sapere e, ha confuso la distruzione della biblioteca d'Alessandria con il Serapeo: il tempio dedicato alla divinità sincretica Serapide; come ha sottolineato Luciano Canfora.

    Amenábar è un gran paraculo. Sono i musulmani ad aver distrutto la biblioteca d'Alessandria, vedi il libro di Luciano Canfora "La biblioteca scomparsa" o il libro del direttore della nuova Bibliotheca Alexandrina, Ismail Serageldin: "What happened to the Ancient Library of Alexandria?".

    Per la fantasmagorica rappresentazione di Ammonio e i parabolani, Amenábar dovrebbe essere denunciato per plagio. Ammonio è la copia sputata del protagonista del videogame 3D del 2006, Assassin's creed. Vedere per credere:

    http://www.youtube.com/watch?v=cc-ClutaN_I

    Oreste sarebbe stato un giovanotto per bene in odore di santità. A parte queste balle, Vedendo il film, si deducono principalmente quattro cose false:

    1 - Ipazia è una via di mezzo tra Santa Maria Goretti e Santa Edith Stein

    2 - Ipazia avrebbe scoperto le orbite ellittiche

    3 - I cristiani sono rappresentati come dei barbari microcefali nemici della scienza

    4 - I cristiani sarebbero i responsabili fanatici della distruzione del centro della cultura e della scienza: La biblioteca d'Alessandria.

    Il tentativo di Amenábar è chiaro. Creare con Ipazia un nuovo Galileo Galilei e rappresentare i cristiani, con a capo San Cirllo, dei barbari intolleranti e nemici del progresso. Solo una gran faccia di culo come Amenábar poteva affermare di aver fatto un film contro tutti i fondamentalismi. Se a te non viene il dubbio che registi come Scott e Amenábar siano faziosi, non posso farci niente. Rispetto la tua soggettiva interpretazione del film.

    "Mi sono stancato di continuare una discussione con qualcuno che non è aperto al confronto"

    Terrò bene a mente questo inciso che hai scritto.

    Grazie a te per l'ospitalità

    Saluti
    Francesco

    RispondiElimina
  17. "Tu, che a quanto ho capito non hai visto il film, dici il contrario. E l'interpretazione capziosa sarebbe la mia? Il dubbio che l'interpretazione capziosa sia la tua non ti passa neppure per la mente? Non è richiesta onestà intellettuale per sostenere la tua posizione?"

    Censore, ho visto il film!

    Camilleri è stato anche troppo indulgente. Il post dovrebbe intitolarsi: "le favole del diabolico Amenábar contro i cristiani". Ipazia sarebbe diventata una suora santa delle Ancelle della Carità di S.Maria Crocifissa, ed ora è a tutti gli effetti il nuovo Galileo Galilei in versione femminile, da usare contro la Chiesa come martire del progresso scientifico e del libero pensiero. I cristiani sarebbero gli intolleranti e oscurantisti, con a capo San Cirillo.

    Amenábar ha distorto completamente la storia incolpando i cristiani per la distruzione della biblioteca d'Alessandria. Quel gran paraculo politically correct di Amenábar, non ha raccontato la verità secondo la critica storica, filologica e archeologica, ovvero i responsabili della distruzione della biblioteca d'Alessandria sono stati prima Giulio Cesare nel 48-47 a.C. e poi i musulmani nel 642 d.C. Amenábar non sapeva, o ha fatto finta di non sapere e, ha confuso la distruzione della biblioteca d'Alessandria con il Serapeo: il tempio dedicato alla divinità sincretica Serapide; come ha sottolineato Luciano Canfora.

    Amenábar è un gran paraculo. Sono i musulmani ad aver distrutto la biblioteca d'Alessandria, vedi il libro di Luciano Canfora "La biblioteca scomparsa" o il libro del direttore della nuova Bibliotheca Alexandrina, Ismail Serageldin: "What happened to the Ancient Library of Alexandria?".

    Per la fantasmagorica rappresentazione di Ammonio e i parabolani, Amenábar dovrebbe essere denunciato per plagio. Ammonio è la copia sputata del protagonista del videogame 3D del 2006, Assassin's creed. Vedere per credere:

    http://www.youtube.com/watch?v=cc-ClutaN_I

    Oreste sarebbe stato un giovanotto per bene in odore di santità. A parte queste balle, Vedendo il film, si deducono principalmente quattro cose false:

    1 - Ipazia è una via di mezzo tra Santa Maria Goretti e Santa Edith Stein

    2 - Ipazia avrebbe scoperto le orbite ellittiche

    3 - I cristiani sono rappresentati come dei barbari microcefali nemici della scienza

    4 - I cristiani sarebbero i responsabili fanatici della distruzione del centro della cultura e della scienza: La biblioteca d'Alessandria.

    Il tentativo di Amenábar è chiaro. Creare con Ipazia un nuovo Galileo Galilei e rappresentare i cristiani, con a capo San Cirllo, dei barbari intolleranti e nemici del progresso. Solo una gran faccia di culo come Amenábar poteva affermare di aver fatto un film contro tutti i fondamentalismi. Se a te non viene il dubbio che registi come Scott e Amenábar siano faziosi, non posso farci niente. Rispetto la tua soggettiva interpretazione del film.

    "Mi sono stancato di continuare una discussione con qualcuno che non è aperto al confronto"

    Terrò bene a mente questo inciso che hai scritto.

    Grazie a te per l'ospitalità

    Saluti
    Francesco

    RispondiElimina
  18. "1 - Ipazia è una via di mezzo tra Santa Maria Goretti e Santa Edith Stein"

    la castita di ipazia si evince da alcune fonti, e l'episodio del fazzoletto insanguinato, pur non essendo probabilmente storico, non se lo e' inventato amenabar. sappiamo piu cose della castita di ipazia che delle intenzioni di martirio di maria goretti.

    "2 - Ipazia avrebbe scoperto le orbite ellittiche"

    si capisce benissimo che era una licenza artistica, e viene anche spiegato nei titoli di coda che all'epoca ipazia era semplicemente una astronoma e matematica esperta di coniche. la sua rappresentazione nel film come antesignana di galileo e keplero vuole indicare che la violenza e il fondamentalismo danneggiano il progresso scientifico (come con galileo, si).

    "3 - I cristiani sono rappresentati come dei barbari microcefali nemici della scienza"

    no, perche oreste e sinesio, anche dopo la conversione al cristianesimo, e pur dedicandosi ad altro, mantengono grande rispetto per la scienza e per ipazia. lo stesso consiglio cittadino era composto in maggioranza da cristiani, eppure stavano a sentire ipazia. ma e' indubbio che all'epoca (come oggi) c'erano molti microcefali nemici della scienza, e che molti di questi erano cristiani.

    "4 - I cristiani sarebbero i responsabili fanatici della distruzione del centro della cultura e della scienza: La biblioteca d'Alessandria."

    la biblioteca maggiore di alessandria era annessa al museo, ma al serapide era annessa la biblioteca minore. se come alcune fonti lasciano intendere il serapide venne davvero distrutto e' plausibile la perdita di parte dei libri. in ogni caso nel film viene attribuita parte della responsabilita all'insurrezione immotivata e violenta dei pagani, quando nella realta insorsero solo dopo che teodosio regalo con decreto il serapide ai cristiani!

    "rappresentare i cristiani, con a capo San Cirllo, dei barbari intolleranti e nemici del progresso"

    ma ERA intollerante! basta guardare cosa ha combinato al concilio di efeso, dove sono gli storici cristiani a parlare di intimidazioni e corruzioni!

    "Quel gran paraCULO politically correct di Amenábar"
    "Amenábar è un gran paraCULO."
    "Solo una gran faccia di CULO come Amenábar poteva..."

    nel criticare un regista gay io eviterei di insistere tanto sul suo CULO , giusto per non rischiare di passare per omofobo.

    RispondiElimina
  19. Censore, mi sembra che riguardo a Cammilleri tu abbia espresso una pregiudiziale ideologica: chi difende il Cristianesimo "deve" necessariamente mentire ...
    Quanto a Ipazia, dalle ricerche che ho fatto posso affermare che fu uccisa da un gruppo di fanatici che non meritano neppure il nome di Cristiani (a proposito, controlla: vedrai che nessuna delle fonti antiche dice che costoro erano "parabolani" o "monaci"). Emblematica a tale proposito è la netta condanna di tale assasinio espressa dallo storico cristiano Socrate Scolastico.
    L'accusa a Cirillo, fatta circa un secolo dopo che si svolsero i fatti, è storicamente infondata (non si trova nella fonte principale e più attendibile - Socrate Scolastico) e assurda dal punto di vista logico. Non si può infatti affermare l'esistenza di un conflitto tra il Cristiansimo antico, da una parte, e la geometria euclidea, il sistema tolemaico e la filosofia neoplatonica (quest'ultima quasi "cristiana"), dall'altra.
    Del resto molti allievi di Ipazia, tra cui il vescovo Sinesio, erano cristiani.
    Le controversie che attraversavano il Cristianesimo in quel periodo erano di tutt'altra natura (scisma novaziano, eresia ariana) ed è anacronistico e antistorico trasportare agli inizi del quinto secolo un conflitto tra scienza e fede nato quattordici secoli più tardi. Altrettanto anacronistica e ridicola è, per quel periodo, l'accusa di stregoneria.
    In epoca illuministica Ipazia, per dirla con Cammilleri, è stata usata come una clava contro i Cristiani ed è stata arruolata a forza tra i nemici del Cristianesimo.

    RispondiElimina
  20. Chiunque cerchi di attribuire "purezza" a una qualsiasi storica esperienza umana, deve necessariamente mentire.

    Saluti

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  21. Sono un cristiano e da quando ho visto il film Agorà ho lo stomaco annodato. Ancor di più per i commenti di tanti altri cristiani (come me?) trovati in questa discussione.
    Agorà è un film il cui tema esplora la devastante opera del fondamentalismo religioso in atto. E, in quanto metafora artistica, vale per ogni epoca. Quindi anche per oggi.
    Trovo davvero che sia così faticoso vivere la propria fede (a me piace chiamarla "fiducia") in modo autentico e aperto tra la gente quando ci si rende conto che tanti "fratelli" si preoccupano più di difendere identità e verità proprie piuttosto che quelle di Gesù Cristo, che chiedeva a chi lo voleva seguire (spontaneamente...) di seguirlo "nudi" in mezzo al mondo.
    La cosa più bella del film è la figura stessa di Ipazia, illuminata da una Grazia e da un amore per il Logos che raccontano (forse?) come lo Spirito Santo riesca a trovare strade per illuminare gli uomini stessi che gli uomini che si accapigliano vanamente attorno al nome di Dio non saprebbero neanche immaginare.
    Grazie per questo Blog, trovato per caso, che non smetterò di seguire.
    Andrea

    RispondiElimina
  22. "Agorà è un film il cui tema esplora la devastante opera del fondamentalismo religioso in atto. E, in quanto metafora artistica, vale per ogni epoca. Quindi anche per oggi."

    Credo che quello fosse lo scopo di Amenabar. Sono contento che sia riuscito allo scopo.

    "La cosa più bella del film è la figura stessa di Ipazia, illuminata da una Grazia e da un amore per il Logos che raccontano (forse?) come lo Spirito Santo riesca a trovare strade per illuminare gli uomini stessi che gli uomini che si accapigliano vanamente attorno al nome di Dio non saprebbero neanche immaginare."

    Come puoi immaginare non concordo con te su questo punto, ma va bene lo stesso.

    "Grazie per questo Blog, trovato per caso, che non smetterò di seguire."

    Mi metti in imbarazzo, ora dovrò scrivere post all'altezza delle tue aspettative...

    Ciao,
    IlCensore

    RispondiElimina
  23. >>mentre voi cristiani << Ma non continuate a chiamare CRISTIANI i cattolici, perché sono semplicemente dei PAGANI, seguaci del vecchio impero romano, che USA E ABUSA del nome delCRISTO per condurre i loro sporchi affaridi dominio sulle masse, incentivando l'ateismo (che è PEGGIO).

    Daturiano Gamifali

    RispondiElimina